ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05733

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 436 del 05/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 05/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05733
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo di
Venerdì 5 giugno 2015, seduta n. 436

   CARRESCIA e ARLOTTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 15 della legge 21 marzo 2001, n. 93, rubricato «Disposizioni in materia di attività mineraria», prevede, al comma 2, la costituzione del parco museo minerario dello zolfo delle Marche, il quale è stato poi istituito con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 20 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, n. 156 del 7 luglio 2005;
   il parco è stato istituito per ricordare e per onorare il lavoro dei minatori, con la precisa finalità di assicurare il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale, etno-antropologico, storico-culturale e tecnico-scientifico dei siti, dei beni e delle tradizioni legati alla storia e alla cultura mineraria;
   il provvedimento ministeriale istitutivo del parco museo stabiliva che la gestione dello stesso venisse affidata ad un Consorzio avente personalità giuridica di diritto pubblico e che fino all'insediamento degli organi del Consorzio operasse un Comitato di gestione provvisoria i componenti del quale, nel corso degli anni sono stati più volte oggetto di sostituzioni e dismissioni;
   della predisposizione dello statuto e del regolamento di amministrazione e contabilità del Consorzio veniva incaricata un'apposita  commissione composta da quindici componenti, nominata con decreto del 3 ottobre 2006 e successivamente prorogata di semestre in semestre dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Un'ultima richiesta di proroga non veniva però accolta dal Ministero portando alla decadenza della commissione, a decorrere dal 1o aprile 2009, rendendo così impossibile la formulazione dello statuto e del regolamento e bloccando di fatto l’iter costitutivo del parco;
   tale situazione di impasse è stata aggravata dall'approvazione della legge 3 agosto 2009, n. 117, che, portando al distacco dalla regione Marche dei comuni di Novafeltria, Sant'Agata Feltria e Talamello, componenti del parco museo, ed alla loro aggregazione alla regione Emilia Romagna, faceva venir meno il carattere monoregionale del parco museo modificandone sostanzialmente l'atto fondativo;
   per superare tale ultimo problema la regione Marche ha preso in considerazione varie ipotesi tra cui quella di modificare la perimetrazione del parco museo limitandola ai soli comuni marchigiani, operazione formalmente più semplice di altre ma che ne avrebbe snaturato le finalità stesse, in quanto il territorio e le comunità coinvolte presentano caratteristiche univoche di storia, tradizioni ed esperienze; un'altra ipotesi, più realistica, è quella di far ripartire il parco su base interregionale; a tal riguardo nel corso della presente legislatura è stata presentata una proposta di legge d'iniziativa parlamentare (n. 899) della quale però, ancora, non è stata avviata la discussione;
   nel frattempo il comitato di gestione provvisoria ha continuato a gestire il parco museo utilizzando le risorse statali pari a circa 1.500.000 euro per il primo triennio di attività e quelle annualmente assegnate (da ultimo, 170.000 euro nel 2014) con modalità che andrebbero verificate in termini di efficienza, efficacia ed economicità da parte del Ministero erogante;
   da recenti articoli di stampa (si veda il Resto del Carlino, cronaca di Pesaro, del 27 maggio 2015) emerge un quadro gestionale che imporrebbe un attento monitoraggio da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in ragione delle funzioni di vigilanza che gravano su di esso soprattutto in un contesto di «provvisorietà» che ha assunto connotati non accettabili per il suo protrarsi;
   appare quanto mai urgente che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare adotti tutte le misure per completare l’iter costitutivo del parco e che nelle more di soluzioni legislative necessarie a costituire l'interregionalità del parco museo delle miniere, adotti i provvedimenti necessari per garantire un costante monitoraggio e controllo della gestione del Consorzio –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti e se intenda assumere ogni iniziativa di competenza per la nomina di un commissario che provveda entro un termine breve all'approvazione dello statuto e del regolamento e gestisca l'Ente fino alla costituzione dei nuovi organi e nelle more di una soluzione legislativa comunque necessaria per rendere il parco museo dello zolfo di natura interregionale. (5-05733)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrimonio architettonico

museo

usi e costumi