ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05685

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 434 del 03/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 03/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 03/06/2015
PIEPOLI GAETANO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 03/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 03/06/2015
Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/06/2015
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 04/06/2015
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

SVOLTO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05685
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo di
Mercoledì 3 giugno 2015, seduta n. 434

   MATARRESE, D'AGOSTINO e PIEPOLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si evince dai dati pubblicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti relativi all'anagrafe delle opere incompiute, persistono in tutta Italia centinaia di investimenti, attivati dalle amministrazioni, in opere pubbliche che, per cause diverse, non sono mai arrivate all'ultimazione dei lavori e di fatto sono delle incompiute. Questo stato di fatto potrebbe determinare un elevato spreco di risorse pubbliche nonché il mancato soddisfacimento delle necessità della collettività cui sono state destinate tali opere;
   i dati, rilevati da un rapporto di sintesi pubblicato dall'Istituto per l'innovazione e per trasparenza degli appalti e compatibilità ambientale, ottenuti da segnalazioni degli enti locali interessati e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per quanto riguarda i lavori di rilevanza nazionale, evidenziano allo stato 692 opere incompiute al 31 dicembre 2013 che corrispondono ad un importo al lordo degli oneri pari a circa 3,5 miliardi di euro. I lavori eseguiti ammontano a 1,1 miliardi di euro (33 per cento), i lavori necessari al completamento ammontano a circa 1 miliardo di euro (30 per cento), gli oneri complessivi ammontano 1,3 miliardi di euro (37 per cento) e di questi ultimi non è nota la quota già spesa e quella residua. L'elenco delle opere comprende strade, impianti, sportivi, ospedali, scuole, parcheggi, aeroporti e altre strutture pubbliche iniziate e mai ultimate;
   in particolare, le opere incompiute sono così suddivise sul territorio nazionale: Veneto 25, Campania 10, Lazio 82, Calabria 64, Valle d'Aosta 1, Piemonte 25, Liguria 18, Lombardia 19, Friuli-Venezia Giulia 13, Provincia autonoma di Bolzano 14, Toscana 43, Emilia-Romagna 24, Marche 20, Umbria 17, Abruzzo 33, Molise 18, Basilicata 37, Puglia 59, Sicilia 67, Sardegna 68, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 35;
   il 44 per cento delle Opere incompiute riguardano nuove realizzazioni; se queste sommiamo quelle per recupero e restauro si arrivano a contare 368 opere (54 per cento) per le quali la conclusione dell'intervento è necessaria per la fruibilità: per completarle servirebbero 775 milioni di euro al netto degli oneri;
   la maggior parte delle opere incompiute sono relative a infrastrutture sociali (62 per cento) e necessitano di 452 milioni di euro al netto degli oneri. Le infrastrutture di trasporto (39 per cento), invece, richiedono 359 milioni di euro al netto degli oneri per il completamento. Le 101 infrastrutture ambientali necessitano di 101 milioni di euro al netto degli oneri. Le infrastrutture a rete rappresentano circa un quinto delle opere incompiute e di queste la metà (51 per cento) richiedono, per essere completate, 154 milioni di euro al netto degli oneri;
   poco più della metà (51 per cento) delle opere hanno un valore superiore al milione di euro e di queste sono 99 quelle che superano la soglia comunitaria;
   il 51 per cento delle opere sono incompiute a causa della mancanza di fondi; seguono le interruzioni per cause tecniche (208, pari al 31 per cento) e quindi per il fallimento dell'impresa esecutrice (188, pari al 28 per cento);
   il 55 per cento  delle opere non sono fruibili dalla collettività; 224 (33 per cento) sono fruibili con uso ridimensionato e appena 77 (12 per cento), invece, sono fruibili. Quanto allo stato di avanzamento ed alla previsione di utilizzo, quasi due su tre (416, pari al 63 per cento) sono state completate per una quota inferiore ai 4/5 e non lasciano prevedere un utilizzo anche ridimensionato dell'opera; 16 risultano essere state ultimate (in attesa di collaudo) e 69 con stato d'avanzamento maggiore dei 4/5;
   un dato interessante e confortante in merito alla possibilità di completamento di un rilevante numero di opere è desumibile dal dettaglio delle sette casistiche di livello di sviluppo previste dalla normativa vigente in materia, che evidenziano che per portare a termine le predette 85 opere con avanzamento superiore ai 4/5 sarebbero sufficienti «appena» 16 milioni di euro;
   i dati sono in continuo aggiornamento e secondo fonti di stampa sono destinati comunque a crescere in maniera rilevante in quanto sarebbero ancora molte le opere non censite che restano incompiute a causa di mancanza di fondi, di problematiche tecniche, a causa di sopravvenute nuove disposizioni di legge, per il fallimento dell'impresa appaltatrice o per mancato interesse al completamento da parte del gestore;
   in molti casi, il ritardo nell'ultimazione dei lavori, l'interruzione o la sospensione protratta negli anni comporta inevitabilmente il mancato rispetto dei costi preventivati per la realizzazione ed un rilevante aumento degli stessi –:
   quali provvedimenti di propria competenza intenda adottare al fine di favorire il completamento delle opere pubbliche incompiute in tempi certi e brevi onde poter scongiurare ulteriori aumenti di costi e con particolare riferimento alla possibilità di attivare un Fondo ad hoc che possa finanziare l'ultimazione dei lavori nonché una serie di agevolazioni fiscali ed urbanistiche che possano incentivare l'intervento di risorse private, anche in project financing, o in specifici accordi di partenariato pubblico/privato. (5-05685)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05685

  L'articolo 44-bis del decreto-legge 6 dicembre del 2011, n. 201, ha istituito presso il MIT l'elenco-anagrafe delle opere pubbliche incompiute, con la finalità di coordinare, a livello informativo e statistico, i dati su dette opere in possesso delle diverse amministrazioni statali, regionali e locali, così da attivare uno strumento conoscitivo volto ad individuare, in modo razionale ed efficiente, le soluzioni ottimali per l'utilizzo di tali opere attraverso il completamento ovvero il riutilizzo ridimensionato delle stesse, anche con diversa destinazione rispetto a quella originariamente prevista.
  In merito alle iniziative ad oggi intraprese, segnalo che il decreto Sblocca Italia (n. 133 del 2014, articolo 4, comma 1) ha stabilito che al fine di favorire la realizzazione delle opere segnalate dai Comuni alla Presidenza del Consiglio dei ministri dal 2 al 15 giugno 2014 e di quelle inserite nel predetto elenco-anagrafe, per le quali la problematica emersa attenga al mancato concerto tra Amministrazioni interessate al procedimento amministrativo, è data facoltà di riconvocare la Conferenza di Servizi per il riesame dei pareri ostativi alla realizzazione delle stesse opere.
  Inoltre, con decreto ministeriale del 24 ottobre 2014 l'elenco delle Opere incompiute è divenuto parte integrante della programmazione triennale e annuale dei lavori pubblici, prevedendo, tra l'altro, che le amministrazioni aggiudicatrici che hanno individuato le opere incompiute di rispettiva competenza, tengano conto delle stesse ai fini della redazione del programma triennale, ovvero dei suoi aggiornamenti annuali, in conformità agli obiettivi assunti come prioritari.
  Quanto alle ulteriori iniziative, è in via di elaborazione uno schema di provvedimento teso, fra l'altro, a fornire supporto agli Enti locali per il superamento delle criticità procedimentali ed economico-finanziarie determinanti l'incompiutezza delle opere, nonché misure innovative per consentire l'utile reperimento di risorse finanziarie anche attraverso l'attivazione di un fondo specifico per il completamento di quelle opere connotate da una prioritaria valenza istituzionale e strategica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fallimento

attrezzatura sociale

infrastruttura dei trasporti