ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05671

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 433 del 22/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/05/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/05/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 09/06/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/05/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05671
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Venerdì 22 maggio 2015, seduta n. 433

   ZACCAGNINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   in data 7 aprile 2015, l'Autorità nazionale anticorruzione, unità operativa speciale Expo 2015, ha inviato una delibera a firma del presidente Raffaele Cantone, indirizzata al d.r Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015 e amministratore delegato di Expo 2015 spa, dall'oggetto «Concessione alla Eataly Distribuzione S.r.l del pubblico servizio di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico da svolgere nel perimetro delle stecche denominate “D” ed “E”. Richiesta informazioni e documenti» nella quale si evidenziava come: «[...] Nell'ambito dei compiti di alta sorveglianza attribuiti a questa Autorità ai sensi dell'articolo 30 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito nella legge n. 114 del 2014, è stata richiesta documentazione afferente alla concessione in oggetto. Pur trattandosi di una procedura pregressa alla norma testé menzionata, l'Autorità ha ritenuto opportuno esaminare gli atti nello spirito della più ampia collaborazione, attesa la rilevanza anche mediatica della concessione. Codesta società ha pertanto inoltrato la seguente documentazione: a) estratto della delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 giugno 2013; b) contratto di concessione dicembre 2013 tra Expo 2015 spa e la Eataly Distribuzione S.r.l. [...] la delibera evidenzia i seguenti aspetti: a) la presentazione da parte dell'Amministratore Delegato della “proposta di collaborazione avanza da Eataly” b) le opportunità commerciali elencate dall'Amministratore Delegato il quale ha, peraltro, ritenuto che Eataly presenta “caratteristiche di unicità nell'ambito dei servizi di ristorazione” tra cui quelle “(i) riconoscibilità mondiale del brand come rappresentativo dei prodotti italiani (ii) dell'offerta alimentare di qualità a prezzi accessibili a tutti, coniugati con (iii) la capacità di attrazione dei visitatori sulla base della filosofia distintiva che il “buon cibo” avvicina le persone, crea comunione tra i diversi strati sociali aiuta a trovare punti di vista comuni tra gente di diverso pensiero e (iv) infine, l'offerta dei corsi di educazione alimentare e di cucina, con degustazioni e incontri con le grandi cantine e altro» [..] con riferimento al citato requisito (iv), la puntualizzazione che il «format unico ideato da Eataly» affianca, l'offerta dei prodotti italiani, una «offerta relativa alla didattica, articolata in corsi di cucina, degustazioni, incontri con grandi chef, con le grandi cantine o con gli artigiani, didattica gratuita per bambini e gli anziani»;
   nella stessa delibera venivano elencati i rilievi dell'Autorità nazionale anticorruzione: «[...] Preso atto delle scelte operative della Società e riscontrato il contenuto del contratto di concessione successivamente sottoscritto con Eataly Distribuzione S.r.l.; si invita a chiarire i seguenti ulteriori aspetti: a) Quali sono le circostanze che hanno portato alla proposta di collaborazione avanzata da Eataly; b) sulla base di quale valutazione è stata determinata l'unicità tecnica della Eataly Distribuzione S.r.l., atteso che non risulterebbe effettuata alcuna preventiva ricerca di mercato; c) qual è l'importo atteso dei ricavi – Indicato nel verbale del CdA IN 44 milioni di euro – e, di conseguenza, su quali basi sono state determinate le royalties che la concessionaria retrocederà, quantificate nel 5 per cento del fatturato, cui si somma un ulteriore 1 per cento per fatturati sopra i 40 milioni di euro (articolo 4.1) d) qual è l'ammontare stimato dei costi correlati alla concessione, essendo prevista la deduzione delle spese per la realizzazione delle celle frigorifere [...] e “risultando a carico di Expo gli oneri derivanti da consumi di elettricità ed acqua” (articolo 10.3); e) qual è in definitiva il valore stimato del contratto di concessione da determinarsi ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 163/2006; f) le ragioni per cui l'oggetto della concessione prevede che all'interno del perimetro delle Stecche... Eataly potrà altresì, previa approvazione da parte della competente direzione di Expo, organizzare e svolgere specifiche iniziative ed eventi culturali e didattici, volti a valorizzare la propria esperienza, a promuovere e valorizzare il patrimonio enogastronomico nazionale ed a diffondere i valori connessi al tema di Expo Milano 2015 (articolo 2.2). In tal modo le vantate peculiarità di Eataly non risultano teleologicamente connesse con la prestazione dedotta in contratto, che, per come descritta, consisterebbe genericamente nella ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, ancorché di livello qualitativo elevato. Le caratteristiche attività, per contro, verrebbero eventualmente attivate dal concessionario su sua insindacabile iniziativa; g) la previsione di penali legate esclusivamente al “mancato avvio del servizio di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico a far data dalla cerimonia di apertura al pubblico di Expo Milano 2015” (articolo 14.1) Non sono indicate, invece, penali legate al livello del servizio, reso dalla concessionaria, nonostante tra le richiamate caratteristiche di unicità vi sia un'offerta alimentare di qualità a prezzi accessibili; h) la mancata previsione, tra le cause di risoluzione per inadempimento e le clausole risolutive espresse, della violazione agli obblighi derivanti dal Protocollo di Legalità (articolo 15); i) l'inserimento della clausola per cui “il presente contratto può essere modificato solo su accordo di entrambe le Parti da stipularsi per iscritto” (articolo 17) che non appare ammissibile trattandosi di contratto pubblico. [...] Da fonti aperte, infine, si apprende, come il modello di ristorazione ideato da Eataly preveda la suddivisione degli spazi concessi in 20 aree tematiche regionali con il coinvolgimento di circa 100 ristoratori[...] A tal proposito, si richiede come codesta Stazione appaltante intenda regolare i rapporti con tali operatori terzi, anche nell'ambito del Protocollo di Legalità»;
   in data 9 aprile 2015 il quotidiano Il Fatto Quotidiano ha pubblicato un articolo a firma di Davide Vecchi dal titolo: «Expo, Cantone: “Chiarimenti su Eataly. Perché a Farinetti 95 per cento ricavi ristoranti ?”» nel quale si descriveva: «Ecco la delibera dell'Autorità nazionale anticorruzione: dieci i punti caldi, a partire dalla scelta dell'azienda senza gara d'appalto e senza “una preventiva ricerca di mercato”. Dubbi anche sulla ripartizione dei ricavi, stimati in 40 milioni di euro, di cui il 5 per cento resterà alla società pubblica che organizza l'evento[...] Dedicare Expo all'alimentazione e rischiare di lasciare i visitatori senza ristoranti italiani. È lo spettro che accompagna l'amministratore delegato, Giuseppe Sala, da quando martedì ha ricevuto i rilievi dell'autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone sull'appalto diretto affidato a Eataly: ottomila metri quadrati, 20 ristoranti e circa 2,2 milioni di pasti da distribuire. Il tutto assegnato senza gara d'appalto. L'anticorruzione il 29 gennaio ha chiesto la documentazione relativa al contratto. Sala ha subito spiegato che era stato assegnato direttamente per “l'unicità” della catena di Farinetti e ha consegnato quanto chiesto. Svolti tutti gli accertamenti, Cantone il 7 aprile ha risposto, chiedendo nuova documentazione e sollevando numerosi dubbi sulla legittimità del contratto stesso» –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali azioni intenda intraprendere; se non si reputi opportuno che i rilievi evidenziati dall'Autorità anticorruzione così, come descritti in premessa, siano accolti e sanati;
   se il Governo, alla luce dell'importanza di tutelare l'immagine dell'Italia nell'ambito di Expo, dedicato al cibo e alla fame nel mondo, non reputi opportuno chiarire attraverso opportuna campagna mediatica i punti contestati dall'Autorità anticorruzione. (5-05671)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concessione di servizi

contratto di prestazione di servizi

industria della ristorazione