ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05645

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 430 del 19/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 19/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05645
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Martedì 19 maggio 2015, seduta n. 430

   DE ROSA, CARINELLI, CASO, MANLIO DI STEFANO, TRIPIEDI, PESCO, ALBERTI, COMINARDI, BASILIO, SORIAL, PETRAROLI, ZOLEZZI e TONINELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   entro maggio 2015 verrà sottoscritto un accordo di programma tra Governo e regione Lombardia con il quale verranno stanziati 100 milioni di euro per l'intero programma per la messa in sicurezza del fiume Seveso, che prevede una serie di interventi che vanno ad aggiungersi alla vasca di laminazione nel comune di Senago (MI), già finanziata per 30 milioni dalla regione e dal comune di Milano, e ai cantieri aperti per la depurazione in conclusione entro dicembre 2015;
   i cantieri per la messa in sicurezza del Seveso sono già aperti con investimenti importanti che riguardano l'adeguamento del canale scolmatore nord ovest e del deviatore Olona e la ripulitura e il consolidamento del tratto del fiume intubato sotto il territorio di Milano. A questi si aggiungeranno il cantiere per la vasca di laminazione di Senago che andrà in gara a giugno 2015, e tutti gli altri interventi finanziati nell'ambito dell'accordo di programma;
   la conferenza di servizi non si è chiusa come previsto il giorno 24 aprile 2015 per la riconosciuta necessità di valutare le molte criticità del progetto rinviando la chiusura al giorno 18 maggio 2015;
   la criticità più importante è quella legata all'innalzamento della falda, ben dimostrata anche attraverso le informazioni fornite dall'assessore del comune di Bollate, Valentini, insieme alla gestione dei fanghi che si depositeranno;
   per superare le innumerevoli carenze del progetto, sembra rendersi necessario intervenire con varianti in corso d'opera che potrebbero portare ad aumenti esponenziali, ben più ampi dei costi previsti di 110 milioni di euro relativamente agli interventi strutturali sul bacino del torrente Seveso;
   i terreni su cui dovrà essere fatta l'opera, che a tal fine verranno espropriati, sono di proprietà diverse e di utilizzo diverso. Uno dei terreni interessati, espropriato per la realizzazione della cosiddetta «vasca» nel parco nord è stato piantumato con alberi, nello scorso autunno, usufruendo di risorse elargite da un fondo della provincia; per tutti questi terreni regione Lombardia riconosce un prezzo unico di esproprio, con ciò ignorando fondi pubblici investiti o i profitti generati da piantagioni o simili;
   le vasche di laminazione sono state progettate tenendo in considerazione un evento massimo di piena, il cosiddetto «evento centennale». Limite che lo stesso autore del progetto vasche, l'ingegner Paoletti, la regione e l'AIPO hanno considerato «ormai obsoleto, superato, non più valido»;
   non sembra aver senso dare vita a un'opera complessiva da oltre 100 milioni di euro che, con mutamenti di scenario facilmente prevedibili, condannano il progetto a essere già obsoleto in partenza, a meno che non si stiano già prevedendo nuovi lavori, nuovi appalti, nuovi soldi da investire per altri futuri lavori di adeguamento;
   una delle vasche verrebbe realizzata a Senago, piccolo paese alle porte di Milano, che già accoglie il canale scolmatore di nord ovest (CSNO), il quale fu costruito per deviare parte delle acque del Seveso, ripartendole prima verso il deviatore Olona poi successivamente verso il Lambro meridionale, e verso il Ticino in località Abbiategrasso. Vasca che, tra l'altro, verrà costruita su terreni che rientrano nelle disponibilità del parco delle Groane, il grande polmone verde del nord Milano;
   il progetto di questa vasca presenta lacune molto forti, tra cui lo stato di salute delle acque del Seveso, considerate di pessima qualità e classificate come molto inquinate. A titolo esemplificativo, a pagina 5 della relazione istruttoria della procedura di valutazione impatto ambientale (la VIA) si scrive espressamente che «Le portate scaricate o scaricabili dal CSNO (canale scolmatore ndr) costituiscono una minaccia nei confronti della qualità delle acque del Ticino». Dichiarazione che contrasta con quella riportata al punto 3.2, a pagina 17, dove si afferma che «Non vi sono rilevamenti da cui risultino sintomi di tossicità né delle acque né dei sedimenti trasportati dal torrente Seveso»;
   il progetto preliminare prevede che la vasca raggiunga una profondità tale che gli ultimi metri sarebbero all'interno della falda stessa, col risultato che l'acqua di falda verrebbe a contatto con l'acqua del Seveso ospitata nelle vasche; a tal proposito, nella relazione della VIA si afferma esplicitamente come si ritenga opportuno diminuire la profondità della vasca, diminuendo conseguentemente il volume di laminazione che passerebbe da 970.000 metri cubi a 820.000 metri cubi; la scelta di scavare un paio di metri in meno appare una soluzione temporanea; la falda appare infatti in costante risalita e presto arriverà a toccare anche la nuova quota di scavo –:
   se il Ministro sia a conoscenza del fatto che, a seguito dell'obsolescenza del citato progetto, sarà necessario mettere in atto misure necessarie a prevedere tutele per l'inquinamento della falda acquifera e per i fanghi speciali che si formeranno e, a tal fine, se sia in grado di fornire una stima realistica delle quantità dei fanghi speciali che si verranno a depositare a seguito dell'utilizzo delle vasche e dei conseguenti costi per lo smaltimento degli stessi;
   se il Ministro non ritenga opportuno fornire adeguate informazioni sui costi manutentivi presunti per la tutela delle acque di falda e per i piani di emergenza in caso di contaminazione, su pratiche di trasparenza e controlli antimafia predisposti per l'appalto e su quale, realisticamente, sarà la percentuale di eventi esondativi evitati con la realizzazione di tali vasche. (5-05645)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione delle acque

inquinamento idrico

corso d'acqua