ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05624

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 429 del 18/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/05/2015
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 18/05/2015
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2015
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/05/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 18/05/2015
Stato iter:
11/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015
Resoconto ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 11/06/2015
Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/05/2015

DISCUSSIONE IL 11/06/2015

SVOLTO IL 11/06/2015

CONCLUSO IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05624
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Lunedì 18 maggio 2015, seduta n. 429

   FRUSONE, DURANTI, ARTINI, RIZZO, BASILIO, CORDA, TOFALO, PAOLO BERNINI e PIRAS. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   l'Egitto partecipa all'operazione «tempesta decisiva» lanciata dall'Arabia Saudita nella notte tra il 25 e il 26 marzo 2015 per contrastare l'avanzata in Yemen delle milizie del gruppo sciita Houti;
   alle operazioni militari contro gli Houti partecipano a vario titolo anche Marocco, Giordania, Sudan, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Stati Uniti;
   le forze aeree egiziane sono tra i principali contributori della campagna di bombardamento che in meno di due mesi ha provocato in Yemen oltre 1.400 morti, per la maggior parte civili inermi, e oltre 6.000 feriti;
   anche l'ultimo tentativo di tregua, un cessate il fuoco umanitario di cinque giorni iniziato alle 23 del 12 maggio, è durato solo poche ore, fino a quando un convoglio militare degli Houti è stato colpito nella provincia di Abyan da un caccia della coalizione guidata dall'Arabia Saudita;
   l'ong Human Rights Watch ha denunciato che velivoli impegnati nell'operazione «tempesta decisiva» hanno impiegato bombe a grappolo, un tipo di arma messa al bando sette anni fa dalla Convenzione di Dublino;
   l'Egitto è chiaramente schierato a supporto della fazione libica che fa capo all'esecutivo di Tobruk contro la fazione di Tripoli;
   le forze aeree egiziane sarebbero intervenute a più riprese nel corso del 2014 per colpire le forze della fazione di Tripoli;
   il 16 febbraio 2015 le forze aeree egiziane hanno condotto una serie di attacchi in territorio libico nelle zone di Derna e Sirte a danno di milizie islamiste, presumibilmente vicine all'ISIS;
   le azioni militari egiziane in territorio libico sono unilaterali e non sono coperte da nessuna autorizzazione da parte delle Nazioni Unite;
   il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, nel suo discorso al vertice della Lega araba a Sharm El Sheikh del 28 marzo 2015, ha ribadito la richiesta egiziana di fornire armi all'esecutivo libico di Tobruk nonostante l'embargo appena confermato dall'ONU;
   secondo quanto riportato da fonti di stampa (Defense News) il 18 maggio 2015 si terrà al Cairo un incontro dei vertici militari di Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain, Sudan e della fazione libica di Tobruk, quest'ultima rappresentata dal generale Khalifa Haftar, per discutere i piani di un intervento militare in Libia;
   le forze di Tobruk hanno iniziato a ricevere armamenti da parte di Paesi arabi, inclusi cinque elicotteri da attacco Mi-35 Hind consegnati il 26 aprile 2015 dagli Emirati Arabi Uniti;
   il Ministro della difesa, Roberta Pinotti, al termine dell'audizione sul libro bianco della difesa tenutasi il 14 maggio di fronte alle commissioni III-IV Camera e 3a-4a Senato, ha sommariamente annunciato l'intenzione del Governo di procedere alla fornitura d'urgenza all'Egitto di non meglio indicate parti per velivoli F-16 destinate alle forze aeree egiziane;
   l'F-16 è il tipo di velivolo impiegato dalle forze aeree egiziane nei recenti attacchi aerei in Libia e in Yemen;
   l'Egitto non ha aderito alla coalizione internazionale impegnata contro l'ISIS nell'operazione Inherent Resolve, nell'ambito della quale l'Italia fornisce esclusivamente attività di supporto e non di combattimento;
   il 20 dicembre 2014 il Ministro della difesa, Roberta Pinotti, e il Ministro della difesa della Repubblica Araba d'Egitto, generale Sedki Sobhi, hanno siglato una dichiarazione congiunta in materia di cooperazione tecnico-militare alla quale, tuttavia, non risulta ancora aver seguito la stipula del previsto accordo intergovernativo nel campo della difesa e dell’import-export dei sistemi d'arma –:
   quale sia il tipo, il quantitativo, la provenienza e la destinazione d'uso delle parti di aerei da combattimento di tipo F-16 che il Governo intende fornire alla Repubblica araba d'Egitto e come il Governo ritenga tale cessione compatibile con il divieto previsto dall'articolo 1, comma 6, lettera a), della legge n. 185 del 1990. (5-05624)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-05624

  Nell'ambito della cooperazione tecnico militare tra i Ministri della Difesa italiano ed egiziano, è stata sottoscritta a Roma, in data 20 dicembre 2014, una dichiarazione congiunta con cui i sottoscrittori si sono impegnati, nel pieno rispetto della Carta delle nazioni Unite, a riaffermare lo sforzo nel consolidare la cooperazione per promuovere la pace e la sicurezza negli scenari internazionali, a confermare l'importanza delle azioni della comunità internazionale finalizzate alla lotta contro il terrorismo, a riaffermare la comune determinazione ad intensificare il dialogo sulla sicurezza e la difesa a livello politico.
  A tal riguardo, il Ministero della Difesa italiano continuerà a fornire la sua cooperazione al collaterale dicastero della Repubblica araba d'Egitto, per sviluppare progetti di cooperazione in determinati settori quali, tra gli altri, la politica di sicurezza e di difesa, la lotta al terrorismo internazionale, la sorveglianza dei confini, l'addestramento delle Forze armate, l'acquisizione di prodotti e servizi per la difesa e relativo supporto logistico.
  In tale ambito, pertanto, vanno necessariamente ricondotte le dichiarazioni del Ministro della Difesa dello scorso 14 maggio, dinanzi alle Commissioni riunite 3a e 4a del Senato, relative alla cessione all'Egitto di parti di ricambio per gli F-16.
  Allo stato, il Dicastero sta espletando le previste procedure per rendere esecutiva la fornitura di tali materiali che, come comunicato dall'Ambasciata Egiziana in Italia con nota del 20 maggio 2015, è finalizzata ad attività addestrative.
  Peraltro, alla luce dei vigenti accordi in materia, l’«end user certificate» e la «letter of assurance» prodotti dal Dipartimento degli Armamenti Egiziano (documenti attraverso i quali si richiede agli Stati Uniti, paese produttore dei materiali, l'autorizzazione alla riesportazione) sottolineano i vincoli e i limiti di impiego dei pezzi di ricambio per sicurezza interna, per autodifesa o per attività o misure riconducibili alla Carta delle Nazioni Unite.
  Va sottolineato che il Governo egiziano, al fine della validità giuridica della cessione, dovrà comunicare la propria ratifica del «Memorandum d'intesa tra il Ministero della Difesa della Repubblica italiana ed il Ministero della Repubblica araba d'Egitto sulla Cooperazione nel settore della Difesa», ancora non in vigore.
  Nel merito dei quesiti posti nell'atto di sindacato ispettivo, faccio presente che è stata depositata, per una più agevole consultazione, presso gli uffici della Commissione Difesa, una scheda (riportata di seguito) contenente quantità e tipologia dei materiali oggetto della cessione in argomento e che, in aderenza alle previsioni della legge n. 185 del 1990, recante «Nuove norme sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento», è stata chiesta l'autorizzazione all'esportazione alla competente Autorità nazionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

forze aeree

gruppo religioso