ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05619

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 428 del 15/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: DELLAI LORENZO
Gruppo: PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 15/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/05/2015
Stato iter:
18/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2015
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 18/06/2015
Resoconto DELLAI LORENZO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/05/2015

DISCUSSIONE IL 18/06/2015

SVOLTO IL 18/06/2015

CONCLUSO IL 18/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05619
presentato da
DELLAI Lorenzo
testo di
Venerdì 15 maggio 2015, seduta n. 428

   DELLAI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il 21 marzo 2015 si è tenuta nel comune di Prnjavor (Bosnia-Erzegovina), dove vive da oltre 130 anni una comunità italiana nella località Stivor, una assemblea pubblica con all'ordine del giorno una ridefinizione dei confini catastali che comporterebbe, tuttavia, una riduzione significativa dell'estensione territoriale in cui vive la colonia italiana, un atto le cui implicazioni non si limitano alla sola natura amministrativa;
   il sindaco ed i tecnici del comune hanno motivato la modifica dei confini della località come «un atto dovuto» ed inderogabile rispetto alle norme definite dal Governo centrale di Banja Luka;
   sotto il profilo politico, tuttavia, l'atto assume una diversa importanza in quanto tra tutte le località comprese nel territorio del comune di Prnjavor, la riduzione interesserà esclusivamente quella di Stivor;
   questo atto si inserisce in un processo da tempo avviato e volto a chiudere definitivamente le aspirazioni della colonia trentina di Stivor ad avere una propria limitata autonomia amministrativa fino a giungere ad una completa irrilevanza dell'esistenza ufficiale della località Stivor;
   a seguito di tale decisione, infatti, molte persone dovrebbero modificare i propri documenti in quanto cambierebbero denominazione i luoghi di nascita e residenza, intaccando l'identità e l'appartenenza ad una comunità;
   la comunità italiana di Stivor ha convissuto pacificamente per oltre 130 anni con quella locale, inserendosi perfettamente nel contesto civile, economico e sociale della regione, portando anche un contributo importante nelle relazioni tra Italia e Bosnia in generale, e con la Provincia autonoma di Trento in particolare;
   la provincia di Trento, attraverso l'Associazione Trentini nel mondo, ha realizzato importanti interventi di cooperazione nell'area di Stivor e nel comune di Prnjavor come il cofinanziamento dell'acquedotto potabile destinato a servire 2.700 famiglie nella regione settentrionale del comune;
   la riduzione del territorio e la paventata cancellazione della località Stivor dalle mappe della regione rappresentano una dolorosa negazione di una lunga storia che ha legato due comunità con vincoli di amicizia e di reciproco sostegno –:
   quali iniziative intenda adottare a sostegno della comunità trentina in Stivor al fine di scongiurare una decisione che appare ingiustificata e senza effetti pratici migliorativi rispetto alla situazione attuale per la comunità serbo-bosniaca ma sicuramente penalizzante per quella italiano-bosniaca. (5-05619)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05619

  Con l'interrogazione in questione si evidenzia una giusta preoccupazione da parte della comunità italo-bosniaca residente nella località di Stivor, in Bosnia Erzegovina, alla luce di recenti sviluppi occorsi a livello di amministrazione locale. Sono seguiti – come spiegherò nel dettaglio – passi prontamente effettuati dall'Ambasciata d'Italia a Sarajevo nei confronti delle competenti Autorità locali e dello stesso Governo della Republika Srpska.
  Desidero innanzitutto far presente che l'Associazione Italiani di Stivor ha segnalato alla nostra Sede diplomatica in loco e all'Ufficio dell'Alto Rappresentante (OHR) in Bosnia Erzegovina la situazione creatasi a seguito dei recenti provvedimenti municipali discussi in occasione di un'assemblea pubblica tenutasi a Stivor lo scorso 21 marzo e successivamente sospesi dal Comune di Prnjavor, di cui la summenzionata località costituisce una frazione. L'ipotesi prospettata dall'Amministrazione municipale prevede una modifica dei confini amministrativi e catastali della località di Stivor che ne ridimensionerebbe l'estensione territoriale, andando ad incidere direttamente sull'integrità della comunità italiana ivi storicamente residente. Laddove venissero resi esecutivi, tali provvedimenti comporterebbero notevoli costi a carico dei cittadini di origine italiana, a partire, ad esempio, dalla rettifica dei numeri civici e dei documenti di identità individuali. Nonostante la sospensione dei decreti in questione, il Comune avrebbe già provveduto alla rimozione dei segnali stradali bilingui, redatti in alfabeto sia cirillico sia latino e recanti indicazioni in lingua italiana.
  A seguito di tale segnalazione e in raccordo con l'Associazione Trentini nel Mondo e l'OHR, l'Ambasciata si è immediatamente attivata presso le Autorità locali ed il Governo della Republika Srpska, l'entità serba del Paese nel cui territorio si trova Prnjavor. In particolare, la questione è stata portata dalla nostra Ambasciata all'attenzione del Sindaco di Prnjavor, Sinisa Gataric, invitandolo ad assicurare, compatibilmente con la normativa locale e le esigenze di buona amministrazione, la tutela dell'integrità e dell'identità della minoranza italiana. Tale auspicio è stato espresso dall'Ambasciatore d'Italia, Ruggero Corrias, anche al Primo Ministro della Republika Srpska, Zelika Cvijanovic, in occasione di un recente incontro a Banja Luka. Al riguardo, il Primo Ministro ha fornito assicurazioni circa il proprio impegno per una soluzione del caso che sia rispettosa dei diritti e delle prerogative della minoranza italiana, in linea con quanto previsto dal diritto internazionale e dall'ordinamento bosniaco. L'Ambasciatore Corrias ha formalmente investito della questione anche il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le Autonomie Locali della Republika Srpska, Lejla Resic, compente per i rapporti con la Municipalità di Prnjavor.
  L'Ambasciata, con l'Associazione Trentini nel Mondo, ha infine segnalato la situazione della comunità degli italiani alla stampa (articolo pubblicato da «L'Adige») e continua a seguire con attenzione gli sviluppi in loco di concerto con i rappresentanti dell'Associazione Italiani di Stivor. Prnjavor è storicamente tra i comuni maggiormente multietnici della Bosnia: vi si sono insediate nel corso degli ultimi due secoli comunità di ucraini, italiani, cechi, polacchi, rom, ungheresi, tedeschi, russi, slovacchi. La comunità italiana, a Stivor da oltre 130 anni, è peraltro tra le più numerose e ben integrate e mantiene solidi rapporti con l'Italia e con la regione di provenienza (Trentino-Alto Adige). Ha sempre contribuito attivamente allo sviluppo economico, sociale e culturale locale con progetti di utilità pubblica e solidarietà a beneficio di tutta la popolazione. Tra queste opere figura l'acquedotto comunale la cui costruzione, oggi in via di completamento, è stata resa possibile, con l'assistenza dell'Ambasciata e della Trentini nel Mondo, da una generosa donazione della Provincia autonoma di Trento al Comune di Prnjavor. Delle quattro associazioni di cittadini di origine italiana presenti in Bosnia Erzegovina (a Sarajevo, Stivor, Tuzla e Banja Luka) con cui l'Ambasciata d'Italia intrattiene regolari rapporti, quella di Stivor, istituita nel 1997, conta quasi 300 membri e svolge iniziative ricreative e di assistenza alla minoranza italiana partecipando attivamente ai locali organi rappresentativi delle minoranze.
  Desidero infine assicurare che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso l'Ambasciata d'Italia a Sarajevo, continua a prestare ogni adeguata attenzione agli sviluppi della vicenda ai fini della tutela della comunità italo-bosniaca, mantenendo un costante contatto con le Autorità locali competenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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