ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05608

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 427 del 14/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 14/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/05/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/05/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/05/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05608
presentato da
BARBANTI Sebastiano
testo di
Giovedì 14 maggio 2015, seduta n. 427

   BARBANTI, RIZZETTO, BALDASSARRE, BECHIS e TURCO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 190 del 23 dicembre 2014 comma 381 riporta testualmente: «Il commissario predispone, entro centoventi giorni dalla data della sua nomina, un piano triennale per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura, lo statuto del Consiglio e gli interventi di incremento dell'efficienza organizzativa ed economica, finalizzati all'accorpamento, alla riduzione e alla razionalizzazione delle strutture e delle attività degli enti, prevedendo un numero limitato di centri per la ricerca e la sperimentazione, a livello almeno interregionale, su cui concentrare le risorse della ricerca e l'attivazione di convenzioni e collaborazioni strutturali con altre pubbliche amministrazioni, regioni e privati, con riduzione delle attuali articolazioni territoriali pari ad almeno il 50 per cento, nonché alla riduzione delle spese correnti pari ad almeno il 10 per cento, rispetto ai livelli attuali»;
   il documento predisposto dal commissario straordinario del Consiglio per la ricerca e l'analisi dell'economia agraria che manifesta le nuove linee d'indirizzo e che prevede la costituzione di macroaree a livello almeno interregionale per una razionalizzazione della ricerca e, contestualmente, per mantenere un presidio della ricerca nelle più importanti filiere del sistema agroalimentare italiano;
   il suddetto documento prevede inoltre la totale frammentazione e perdita della specifica missione del Centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia – CRA-OLI – struttura afferente CRA/CREA e preposta proprio allo studio, alla ricerca e all'innovazione dell'Intero comparto/olivicolo oleario;
   la frammentazione della filiera e l'istituzione della macroarea di culture arboree dove afferiscono il CRA-FRU, il CRA-ACM e il CRA-OLI, tre centri che attualmente godono di autonomia gestionale, scientifica e amministrativa, è prevista dal documento del commissario straordinario che farebbe «sopravvivere» soltanto due centri come sedi (Roma/Ciampino e Acireale) mentre il CRA-OLI diventerebbe sede distaccata (tra l'altro non si capisce neanche di quale delle due sedi);
   si prevede inoltre la costituzione del centro di ricerca per le colture, arboree prevedendo un'operazione di selezione delle sedi (Roma, Acireale; sede distaccata: Rende; sedi di provenienza: Roma (Ciampino) CRA-FRU – Frutticoltura – mantenuta; Caserta (CRA-FRC) Frutticoltura – Chiusa; Forlì (CRA-FRF) Frutticultura – chiusa/sipnoff Acireaile (CRA-ACM) Agrumicoltura – Mantenuta; Rende (CRA-OLI) Centro per l'olivicoltura e l'ind. Olearia – mantenuta) mentre sarebbe stato più logico rivedere centri/unità con competenze affini piuttosto che far scomparire completamente la filiera olivicolo/olearia, spezzettandola in altri centri del nord e svuotando di competenze il CRA-OLI;
   in questi giorni è stata approvata in commissione agricoltura della Camera dei deputati la risoluzione per un piano di rilancio, di rafforzamento e di sviluppo dell'olivicoltura nazionale. Tale risoluzione adesso dovrà essere convertita dal Ministero in piano operativo il cui valore economico non è indifferente, dovrebbe sostenere e promuovere la ricerca per implementare e migliorare la produttività e tutto il comparto nel suo intero percorso compreso quello di informare i consumatori dell'importanza del consumo di olio extra vergine nelle dieta;
   declassare il centro di ricerca per l'olivicoltura a sede distaccata comporterà che le scelte strategiche del settore della ricerca saranno prese da regioni non a vocazione prettamente olivicole e comunque lontano dalla Calabria mentre il comparto olivicolo-oleario nazionale costituisce un elemento fondamentale dell'economia italiana e l'olio d'oliva extravergine è fiore all'occhiello del made in Italy e pilastro della dieta mediterranea;
   è opportuno segnalare che la maggior parte dei finanziamenti per le ricerche del CRA-OLI provengono da progetti nazionali, finanziati sia dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dal Ministero dello sviluppo economico, ed internazionali (UE), nonché dai PSR regionali, quali appannaggi della capacità progettuale dei propri ricercatori in grado di vincere su bandi a forte concorrenza scientifica, in quanto i finanziamenti ordinari, assicurati dal CRA (a carico della collettività), sono ridotti veramente al minimo e non coprono i costi di funzionamento, e che tutte le strutture (edifici ed aziende sperimentali) sono di proprietà in tutte e tre le sedi operative, quindi senza oneri di affitti e spese, se non quelle di «normale» attività (energia elettrica, gas e altro);
   il personale del centro di Rende attualmente comprende circa 20 unità, suddivise tra i vari profili professionali possibili (ricercatori, tecnici e amministrativi), nonché una decina di precari, alcuni dei quali vengono definiti «storici», che, per l'anzianità di collaborazione, e per le competenze specialistiche e di servizio acquisite, avrebbero diritto alla stabilizzazione –:
   e quali siano le ragioni che, vista l'importanza strategica che la filiera olivicolo olearia riveste per l'economia nazionale e, in particolare, per la regione Calabria, hanno portato il commissario straordinario del consiglio per la ricerca e l'analisi dell'economia agraria a selezionare in maniera secondo gli interroganti in parte discriminatoria le sedi elencate nel documento di cui sopra facendo scomparire la missione olivicolo/olearia;
   perché sia stata distaccata la sede che rappresentava l'unico centro operativo nella regione Calabria che si occupa di olivicoltura a livello nazionale comparto strategico dell'economia nazionale;
   perché sia stata eliminata e frammentata la filiera olivicolo/olearia e non mantenuta al pari di altre quali la viticoltura;
   se il Governo possa intervenire per far sì che il CRA-OLI, centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia, pur afferendo alla macro area relativa alle colture arboree, rimanga Centro al pari degli altri due che vi afferiranno e questo proprio in relazione all'importanza che il comparto riveste non solo per l'economia regionale ma nazionale. (5-05608)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

oleicoltura

economia nazionale

consumo alimentare