ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05596

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 426 del 13/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 13/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05596
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo di
Mercoledì 13 maggio 2015, seduta n. 426

   CHIMIENTI, LOMBARDI, COMINARDI, CIPRINI, DALL'OSSO e TRIPIEDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   Carrefour S.A. è una società francese specializzata nella grande distribuzione organizzata, fondata nel 1959 con sede a Levallois-Perret, ed è ad oggi uno dei gruppi di distribuzione più importanti del mondo. In termini di reddito e vendite a livello mondiale è seconda solo all'americana Wal-Mart, mentre in Europa è leader incontrastata della vendita al dettaglio e in Italia risulta essere il secondo distributore più importante;
   gestisce 15.500 punti vendita tra proprietà e franchising ed è presente in 34 Paesi, principalmente distribuiti nell'Unione europea, e conta su 475 mila lavoratori. In Italia è presente dal 1993 ed opera con una rete distributiva composta da 65 ipermercati ad insegna Carrefour Italia spa e più di mille punti vendita con marchio controllato;
   la multinazionale francese, oltre a lavorare con le insegne Carrefour, Carrefour Market e Carrefour Express in Italia possiede le società S.S.C. Società Sviluppo Commerciale s.r.l., la GS S.p.A., e la DI PER DI s.r.l. tutte con sede legale a Milano in Via Caldera 21. A livello mondiale Carrefour S.A. possiede molte diverse società specializzate in molteplici settori come beni alimentari, abbigliamento e beni per la casa. Possiede anche alcuni hard discount che offrono prodotti a prezzi scontati, oltre ai negozi Carrefour cash and carry, che offrono prodotti all'ingrosso per le imprese. Un assetto industriale che garantisce al colosso francese ben oltre il 57 per cento dei guadagni;
   dal 2001 Carrefour sviluppa in Italia realtà commerciali con servizi complementari: a Nichelino (Torino) apre il primo distributore di carburante a insegna Carrefour e a Brianza di Paderno Dugnano inaugura il primo negozio specializzato nel settore dell'ottica targato Ottico Carrefour;
   nell'ultimo «Annual Report» la società si è dichiarata a ridotto rischio finanziario, in quanto le sue attività nel mondo sono svolte da controllate locali operanti nei rispettivi paesi che riescono quasi ad annullare il «rischio cambio» derivante dall'attività commerciale di importazione ed investimenti;
   la medesima situazione a basso livello di rischio è stata dichiarata per il cosiddetto «Rischio di Liquidità», per il quale la società ha fatto presente di non essere più sottoposta ad alcun covenant finanziario. Mentre per i rischi legali, essendo la società coinvolta in un certo numero di contenziosi legali sia di natura fiscale che giuslavorista, come viene dichiarato anche nel documento di sintesi redatto ad opera di «Borsa Italiana» per le azioni e obbligazioni della società quotate in Italia come da regolamento Consob n. 11971/99, vengono accantonati oltre 1.500 milioni di euro;
   legalmente, infatti, la storia di Carrefour S.A. risulta essere travagliata. Oltre alle migliaia di cause legali promosse in tutto il mondo dai dipendenti e dalle molte vertenze sindacali che denunciano le pessime condizioni lavorative fino allo sfruttamento, come esempio oltre a quello italiano si riporta l'ultimo caso denunciato dal quotidiano francese Libération in un articolo pubblicato il 13 marzo 2015;
   come riportano molti siti sia d'oltralpe che italiani come rsinews.it che ne pubblica la notizia il 1o dicembre 2008, nel 2007 la società Carrefour SA è stata condannata da un tribunale francese per pubblicità ingannevole, in quanto forniva regolarmente alla propria rete commerciale quantità insufficienti di prodotti pubblicizzati per la vendita;
   in Italia nel luglio 2009 la società francese viene multata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato per pubblicità scorretta, come riportato dal sito Uniconsum.it il 21 luglio 2009; la stessa situazione si ripresenta anche nel 2012 anno in cui la società viene multata per 65 mila euro dall'Antitrust per pubblicità ingannevole in relazione alla promozione «Sottocosto» come è possibile leggere in un articolo del 18 marzo 2013 apparso sul sito helpconsumatori.it;
   nel 2009, il Governo francese ha chiesto a un tribunale di multare la multinazionale per 220.000 euro, come riportato in un articolo del quotidiano francese Libération del maggio 2009, avendo constatato più di 2.500 violazioni. Durante le ispezioni furono infatti trovati prodotti a base di carne che mancavano delle corrette informazioni di rilevamento; inoltre, vi erano in vendita prodotti che avevano superato la data di scadenza e, molti prodotti con necessità di refrigerazione venivano immagazzinati per la conservazione a temperatura ambiente;
   azioni legali che evidenziano come il colosso francese della grande distribuzione organizzata non abbia alcun riguardo nei confronti della propria clientela e, tantomeno, dei propri dipendenti. Limitatamente al nostro Paese Carrefour S.A. sta infatti da tempo portando avanti una discutibile politica di esuberi;
   nonostante nel 2014 la società abbia chiuso il bilancio con una crescita organica del 4,1 per cento nei ricavi, un incremento a livello internazionale del giro d'affari del 5,9 per cento su base annua e abbia chiuso il primo trimestre del 2015 con un aumento di ben +6,2 per cento nelle vendite, la società francese ha già avviato le procedure di mobilità per molti dipendenti;
   nonostante la società francese stia aprendo nuovi punti vendita e abbia deciso di tenere aperti 24 ore su 24 alcuni supermercati italiani, in molti negozi si sono già abbassate definitivamente le serrande, mentre in altri si procederà a breve con la chiusura e con l'esubero di parecchi lavoratori;
   oltre 2.000 dipendenti resteranno senza lavoro, giacché non sono stati stipulati accordi di reintegro dei lavoratori nei suddetti nuovi punti vendita;
   la legge n. 223 del 1991, che disciplina la procedura di mobilità, impone infatti che il datore di lavoro, nei casi di licenziamenti collettivi, debba specificare quali siano i motivi che hanno condotto alla decisione di dare corso ai licenziamenti e soprattutto per quali ragioni ritiene impossibile utilizzare strumenti diversi da quelli del licenziamento;
   nella comunicazione l'impresa deve chiarire anche quali misure intende mettere in atto per eliminare o ridurre l'impatto sociale che deriva dai suddetti licenziamenti. Questo aspetto è particolarmente importante nelle ipotesi in cui il licenziamento collettivo riguarda grandi società che occupano molti lavoratori in un determinato ambito territoriale, come nel caso di Carrefour S.A., e il numero dei dipendenti interessati dal licenziamento risulti elevato;
   nonostante ci siano diverse sentenze della Corte di Cassazione a favore dei dipendenti, Carrefour S.A. non ha finora attuato la suddetta procedura;
   le organizzazioni sindacali di settore hanno intrapreso azioni a tutela dei lavoratori. Mentre questi ultimi deciso di indire per il 9 maggio 2015 uno sciopero generale;
   sul mancato reintegro dei lavoratori in esubero nei nuovi punti vendita Carrefour o, nei supermercati in cui è stata decisa l'apertura 24 ore su 24, è intervenuto il segretario della CGIL FILCAMS Gianni Lanzi che in un articolo apparso sul quotidiano Roma Today del 27 aprile 2015 ha dichiarato che: «invece di reimpiegare il personale nelle nuove sedi, la Carrefour ha preferito formare da zero del personale interinale, cosa che abbassa non poco la qualità del lavoro. Oppure, fanno la scelta di assumere lavoratori dalle cooperative, abbassando notevolmente il costo del lavoro»;
   nello stesso articolo, Gianni Lanzi dichiara inoltre che Carrefour «ha dei punti con carenza di organico, ma continua a non fare un piano adeguato. La gestione è francese e non è adeguata alla situazione italiana. Loro sostengono che il motivo sia la slealtà dei loro competitor» –:
   se il Governo sia intenzionato ad istituire dei tavoli di trattative, in concerto con le organizzazioni sindacali e i vertici della società, al fine di studiare un piano industriale che coinvolga tutti i centri commerciali italiani di proprietà di Carrefour S.A.;
   quali urgenti iniziative di competenza il Governo intenda adottare per fare in modo che la società francese reintegri i suddetti lavoratori in altri punti vendita, così come statuito dalla legge n. 223 del 1991 di cui in premessa. (5-05596)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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