ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05569

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 425 del 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 12/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/05/2015
Stato iter:
13/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/05/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 13/05/2015
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 13/05/2015
Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/05/2015

SVOLTO IL 13/05/2015

CONCLUSO IL 13/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05569
presentato da
BARBANTI Sebastiano
testo di
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

   BARBANTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la procura di Milano ha chiuso in aprile l'inchiesta aperta nei confronti dei legali rappresentanti del Monte dei Paschi di Siena per il reato di false comunicazioni all'assemblea e del reato di manipolazione di mercato per l'operazione di ristrutturazione dei cosiddetti derivati «Alexandria»;
   dai documenti si legge che: «per effetto della struttura contrattuale adottata, nel bilancio BMPS al 31 dicembre 2009, contabilizzavano le diverse componenti dell'operazione di finanza strutturata sopra descritta disgiuntamente, allocandole in portafogli diversi, omettendo una rappresentazione unitaria delle stesse che consentisse di coglierne l'effettiva sostanza economica di credit default swap, secondo i princìpi internazionali IAS/IFRS, in base ai quali la sostanza deve prevalere sulla forma contrattuale adottata». In particolare i 3,5 miliardi di BTp oggetto dell'operazione con Nomura venivano appostati sotto la voce «attività disponibili per la vendita» quindi come asset nella disponibilità della banca mentre secondo i pm questi asset erano «solo figurativi»;
   nel marzo 2012, gli ispettori di Banca d'Italia scrissero che: «lo schema dei flussi di cassa della complessiva struttura, può essere definita in breve struttura BTp 2034, replica quello di una posizione short in un cds, in cui Mps vende protezione sul rischio Italia a Nomura su un nozionale di 3,05 miliardi dietro la corresponsione di un premio annuale di 44 punti base». Inoltre, sempre gli stessi ispettori, analizzando sotto un profilo contabile l'operazione, rilevano che «i titoli BTp 2034 sono stati iscritti nel portafoglio Afs (asset for sales), il pepo è stato iscritto come debito verso le banche e contabilizzato a costo ammortizzato, così come il cash collateral. Quanto agli Irs (interest rate swap) sono stati contabilizzati come derivati di copertura sul rischio di tasso» ed aggiungono che «l'operazione nel suo complesso si sostanzia in un derivato creditizio. E di norma i derivati di credito sono iscritti (in bilancio) nel portafoglio attività finanziarie di negoziazione e le variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico. L'azienda ha invece contabilizzato le diverse componenti dell'operazione (...) allocandole in diversi portafogli» anticipando di fatto le determinazioni della procura di Milano;
   la Banca ha rivelato che se le operazioni con Nomura e Deutsche Bank fossero state riconosciute come derivati, la massima perdita possibile (cosiddetta Value at Risk of Var) in un giorno sarebbe stata di euro 81 milioni nel 2014 e euro 163 milioni nel 2013 ovvero ben al di sopra dei valori ufficialmente dichiarati nel bilancio 2014 (euro 6 milioni) e 2013 (euro 9 milioni);
   gli impegni sottoscritti dall'Italia con la Commissione europea nel novembre 2013 a fronte dell'approvazione degli aiuti di Stato a MPS, imponevano che la Banca non superasse un livello di rischio nell'attività di trading in media di euro 10-20 milioni (Recital 67 della EC Decision C(2013) 8427 final of 27th of November 2013), limite che è con tutta evidenza superato per valori multipli;
   la Goldman Sachs ha dichiarato un livello di rischio (VAR) di USD 51 milioni nel 2014 e USD 63 milioni nel 2013. Da ciò si deduce che MPS, pur avendo una struttura di capitale relativamente debole al punto da richiedere un nuovo aumento di capitale appena approvato dai soci (3 miliardi) e pur dovendo ancora restituire 1 miliardo di euro di aiuti di Stato, ha posizioni speculative di rischio ben superiori a quelle della Goldman Sachs;
   la normativa vigente imputa alla Consob il controllo sull'esattezza delle informazioni riportate, la Banca d'Italia ha invece il potere di chiedere al Ministero dell'economia e delle finanze e delle finanze il commissariamento della banca per illeciti amministrativi;
   banca Monte Paschi di Siena ha annunciato la volontà di lanciare un aumento di capitale pari a 3,0 miliardi di euro, ma senza correzione dei bilanci gli investitori potrebbero ritrovarsi a sottoscrivere l'aumento esponendosi a nuove perdite ingenti;
   nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, se le imputazioni dei procuratori di Milano si dimostrasse vere, allora tutti i bilanci successivi sarebbe afflitti dal medesimo vizio;
   la Monte Titoli spa è una società per la custodia e l'amministrazione accentrata dei titoli al portatore e nominativi quotati in borsa nata per avere un deposito unico degli strumenti finanziari di diritto italiano;
   poiché l'informazione sull'inesistenza dei titoli BTP apparentemente facenti parte dell'operazione Alexandria non è provenuta da Consob o Banca d'Italia, né alcuna segnalazione di anomalia o violazione di norme giuridiche è stata da loro segnalata, appare verosimile ritenere che i magistrati abbiano appreso la notizia dell'inesistenza dei BTP direttamente da Monte Titoli;
   la Consob avrebbe potuto verificare i reati commessi nell'area finanza del Monte dei Paschi di Siena perché denunciati in un esposto anonimo inviato alla vigilanza dei mercati nell'agosto del 2011 e diffuso dalla trasmissione «Report»; ma la notizia non ha indotto la Consob a svolgere approfondimenti, eventualmente verificando con Monte Titoli l'effettività della loro esistenza;
   la Consob non ha chiesto alcuna verifica a Monte Titoli neanche quando Nomura ha dichiarato ai magistrati tramite propri rappresentanti che i BTP non esistono;
   il Presidente della Consob Vegas ha posto in essere in poco meno di quattro anni sei riordini organizzativi censurati ripetutamente e su diversi aspetti dal giudice amministrativo (confronta la Sentenza n. 06165/2012 del 6 luglio 2012, Sentenza n. 03309/2014 del 26 marzo 2014, Ordinanza n. 02622/2013 del 4 luglio 2013, Sentenza n. 03909/2015 del 9 marzo 2015, Sentenza n. 03925/2015 del 9 marzo 2015, Sentenza n. 00842/2014 del 20 febbraio 2014, Sentenza n. 11225/2014 del 10 novembre 2014) nonché all'attenzione dell'Autorità Giudiziaria (R.G. 49879/2014) attraverso i quali ad avviso dell'interrogante sono state accentrate le decisioni, è stata ridotta la collegialità, sono state effettuate assunzioni a chiamata diretta e alterato l'ordinamento funzionale ed organizzativo dell'istituzione –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti suesposti e, nell'eventualità positiva, quali iniziative strutturali intenda porre in essere al fine di scongiurare il ripetersi di simili episodi, per evitare ripercussioni sulla stabilità anche delle finanze pubbliche, il legittimo affidamento dei clienti degli istituti bancari e se non ritenga opportuno novellare la disciplina delle due autorità amministrative indipendenti al fine di indurre ad una migliore sorveglianza la dirigenza, eventualmente prevedendo nuove e più efficaci forme di responsabilità tenendo in massimo conto la particolare natura delle stesse e l'esigenza di indipendenza rafforzata di cui le istituzioni godono nei confronti di tutti i poteri e istituzioni dello stato. (5-05569)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 maggio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-05569

  L'interrogazione a risposta immediata in Commissione dell'onorevole Barbanti concerne l'operazione «Alexandria», posta in essere dal Monte dei Paschi di Siena con la banca giapponese Nomura e a tutt'oggi contabilizzata «come un investimento di titoli di Stato». In particolare l'interrogante – anche alla luce degli esiti delle indagini avviate dalla Procura di Milano, che avrebbero accertato «la natura fittizia» dell'operazione – esprime considerazioni critiche circa la richiamata modalità di rappresentazione in bilancio.
  Al riguardo, la Banca d'Italia ha fatto presente che l'operazione di repo strutturati su BTP a lungo termine denominata «Alexandria», così come l'analoga operazione denominata «Santorini», sono da tempo all'attenzione della vigilanza. In proposito, si richiamano «Principali interventi di vigilanza sul gruppo Monte dei Paschi di Siena» pubblicato sul sito internet della Banca d'Italia (http://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/documenti/Interventi_MPS_maggio_2013.pdf).
  Sotto un profilo contabile, Banca Monte dei Paschi di Siena, suffragata dalla società incaricata della revisione, ha adottato un'impostazione basata sulla cosiddetta metodologia a saldi aperti; tenuto conto degli spazi interpretativi esistenti nell'ambito dei principi contabili internazionali, la banca, anche a seguito della sollecitazione delle Autorità di vigilanza competenti, fornisce in bilancio informativa circa gli impatti di una diversa contabilizzazione come CDS (credit default swap). Ferma restando la citata impostazione contabile, il nuovo management di MPS ha effettuato un restatement nel bilancio 2012, per tener conto della sottostima del valore di prima iscrizione della passività finanziaria nell'esercizio 2009, con un impatto a patrimonio netto di quasi 300 milioni di euro.
  Sotto il profilo prudenziale, il tema dell'impatto di un possibile differente trattamento contabile e i rischi sottesi a tale tipologia di operazioni sono tenuti in attenta considerazione dalle Autorità di vigilanza, anche da ultimo nell'ambito del Comprehensive Assessment e del processo di revisione e valutazione prudenziale del gruppo Monte dei Paschi.
  Naturalmente, l'impostazione contabile adottata dovrà tenere conto degli eventuali elementi di novità che dovessero emergere anche nell'ambito dei procedimenti giudiziari in corso.
  Per gli aspetti di competenza della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, quest'ultima ha comunicato quanto segue.
  Per ciò che attiene alle modalità di contabilizzazione adottate da BMPS occorre premettere che esistono profili di incertezza in merito alla modalità di contabilizzazione degli investimenti in titoli finanziati da repo di pari scadenza e con derivati di copertura del rischio di tasso di interesse. Ciò in considerazione dell'assenza di specifiche disposizioni stabilite dai principi contabili internazionali, dell'assenza di indicazioni univoche espresse da altre autorità nazionali e internazionali e della presenza di significativi margini di discrezionalità che per la fattispecie sono assegnati agli amministratori.
  In particolare, con riferimento alla citata operazione conclusa con Nomura, sulla base degli accertamenti svolti e delle informazioni allo stato acquisite, non sono stati identificati elementi tali da far univocamente ritenere che il comportamento adottato dagli amministratori nella redazione dei documenti contabili indicati in oggetto sia censurabile.
  La presenza di significative incertezze relative all'identificazione univoca di una corretta rappresentazione in bilancio di transazioni ha costantemente indotto la Commissione ad indirizzare richieste di disclosure aggiuntive atte a rendere il mercato esaustivamente edotto sulla situazione della società.
  Nel caso di specie la Consob, congiuntamente con Banca d'Italia e IVASS, a seguito della pubblicazione del Documento congiunto del Tavolo IAS n. 6, ha richiesto alle Banche di fornire informazioni supplementari da riportare nelle rendicontazioni contabili. Per BMPS inoltre, nel dicembre 2013, è stato richiesto, ai sensi dell'articolo 114 del TUF, di riportare le informazioni proforma richiamate da tale Documento in tutte le rendicontazioni contabili successive.
  A seguito di tale richiesta, il mercato dispone, pertanto, di tutte le informazioni utili per valutare gli impatti sulla situazione economica e patrimoniale derivante dalla contabilizzazione delle operazioni in esame come derivato, anziché a saldi aperti come effettuato da BMPS nei documenti contabili.
  Resta chiaramente ferma la possibilità per la Consob di esercitare i poteri in materia di correttezza contabile qualora, sulla base di ulteriori evidenze documentali acquisite dall'Autorità Giudiziaria, dovessero emergere elementi idonei a supportare provvedimenti di censura in merito alla conformità del trattamento contabile adottato dalla Banca rispetto ai principi contabili internazionali.
  Giova precisare che nel vigente ordinamento la ripartizione delle competenze, tra la Banca d'Italia e la Consob, in materia di vigilanza sugli intermediari bancari si basa infatti sulle finalità dei relativi interventi. In sintesi, spetta alla Banca d'Italia vigilare sulle condizioni di stabilità delle banche italiane. La Consob, invece, vigila sulla correttezza e la completezza delle informazioni fornite agli investitori dagli emittenti ammessi alle negoziazioni in mercati regolamentati italiani. La finalità della disciplina consiste nell'assicurare agli investitori la disponibilità di informazioni che, per quantità e qualità, possono considerarsi adeguate al fine della formulazione di un giudizio ragionevole sull'investimento.
  In riferimento, poi, al ruolo di Monte Titoli spa, Consob ha precisato che Monte Titoli spa gestisce il sistema di liquidazione delle operazioni su titoli, ai sensi dell'articolo 69 del TUF, nonché il sistema di gestione accentrata dei titoli ai sensi dell'articolo 80 del TUF. Tramite il sistema di liquidazione è possibile effettuare il trasferimento di titoli fra intermediari aderenti a Monte Titoli.
  Tramite Monte Titoli vengono regolati scambi di titoli per controvalori molto elevati, spesso superiori ai 140 miliardi di euro giornalieri. In tale insieme di scambi confluiscono operazioni di varia natura, quali ad esempio:
   le operazioni di compravendita di titoli;
   le operazioni di finanziamento tramite pronti contro termine;
   le operazioni di trasferimento di portafoglio fra conti dello stesso investitore presso intermediari diversi.

  A tutto ciò vanno aggiunte le operazioni di emissione e rimborso dei titoli di Stato, gli aumenti di capitale delle società quotate, ed altri eventi societari.
  Spesso la motivazione sottostante al trasferimento dei titoli, e quindi la categoria alla quale l'operazione appartiene, non è di facile individuazione tramite i dati presenti in Monte Titoli, soprattutto in caso di operazioni concluse fuori mercato, che sono direttamente concordate fra le parti.
  Inoltre, i trasferimenti avvengono fra intermediari partecipanti al sistema di liquidazione (circa sessanta intermediari), i quali a loro volta regolano le operazioni per conto della rispettiva clientela; l'informazione sul cliente finale dell'operazione non è quindi rinvenibile nei dati disponibili presso Monte Titoli.
  Alla luce di quanto sopra descritto, è evidente come presso Monte Titoli sia presente una mole di dati considerevole, la cui analisi a fini di vigilanza avviene secondo sistemi in parte automatici ed è comunque molto onerosa, e da cui si ottengono spesso solo informazioni parziali, che richiedono poi ulteriori approfondimenti.
  La Consob utilizza il database di Monte Titoli come fonte di informazione per individuare determinate fattispecie potenzialmente illecite, quali quelle relative alle vendite allo scoperto e ai possessi azionari. Per le informazioni riguardanti l'attività di negoziazione, la Consob utilizza altri canali informativi diretti agli intermediari, quali ad esempio le comunicazioni sulle operazioni di compravendita di titoli effettuate dagli intermediari ai sensi dell'articolo 25 della MiFID (2004/39/CE), nonché richieste di informazioni agli intermediari ai sensi dell'articolo 8 del TUF e dell'articolo 57 della MiFID.
  Nel caso di specie riferito a Monte dei Paschi di Siena, premesso che il titolo BTP 2034 è regolarmente accentrato presso Monte Titoli, l'attività di vigilanza finora svolta è stata rilevante, ma le relative informazioni sono attualmente coperte dal segreto d'ufficio.
  Per quanto concerne, infine, la gestione della Consob e gli altri aspetti messi in rilievo dall'Onorevole interrogante in merito alle riorganizzazioni intervenute negli ultimi anni e alle assunzioni di personale da parte dell'istituto, le questioni sono già state oggetto di precedenti interrogazioni, alcune delle quali svolte anche presso questa stessa Commissione.
  Sul punto, la Consob ha ribadito quanto già affermato precedentemente, essendo i profili organizzativi della Consob immuni da censure di sorta, così come riconosciuto dalla stessa Corte dei Conti in Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, che in sede di analisi della gestione amministrativa della Consob ha rilevato che «La disamina delle attività di gestione ha evidenziato una situazione ispirata ai canoni di buona amministrazione sia sotto il profilo finanziario sia sotto quello più strettamente amministrativo».
  Più in particolare, proprio con riguardo alla revisione degli assetti organizzativi, la Corte dei Conti ha sottolineato come «strutturalmente, negli anni 2011-2013, l'apparato amministrativo interno è stato oggetto di una riforma organizzativa, volta ad adeguarne la struttura ai cambiamenti imposti dall'evoluzione del sistema finanziario, anche alla luce del processo di armonizzazione europeo. Ne è conseguito un assetto interno maggiormente coerente con l'obiettivo di potenziamento di mezzi e risorse dedicate al perseguimento delle finalità istituzionali di vigilanza e tutela dell'investitore, cosiddetto front office, sull'importanza delle quali la Sezione ha richiamato l'attenzione; contestualmente Consob ha razionalizzato la struttura di back office che è stata accentrata in un'unica unità organizzativa (...)».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

buono del Tesoro

sorveglianza del mercato