ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05548

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 423 del 08/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/05/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/05/2015
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/05/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 07/05/2015
Stato iter:
21/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/04/2016
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 21/04/2016
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/05/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/05/2015

DISCUSSIONE IL 21/04/2016

SVOLTO IL 21/04/2016

CONCLUSO IL 21/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05548
presentato da
DURANTI Donatella
testo presentato
Venerdì 8 maggio 2015
modificato
Lunedì 11 maggio 2015, seduta n. 424

   DURANTI, GIANCARLO GIORDANO, PIRAS, PANNARALE, MELILLA, SANNICANDRO, PAGLIA, RICCIATTI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
a quanto si apprende da organi di stampa, il segretariato generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si sta adoperando per la razionalizzazione degli uffici periferici del Ministero, con particolare attenzione alle sedi degli archivi di Stato e delle soprintendenze archivistiche;
pur ritenendo intenzione meritevole quella della riduzione delle spese, con particolar riferimento alle locazioni passive presenti in diversi rami del Ministero, si ritiene degna di preoccupazione l'intenzione di procedere in tal senso nei confronti delle sedi degli istituti archivistici, trasferendo la documentazione degli stessi in sedi centralizzate, ancora in via di definizione, e che verosimilmente non rispetterebbero la territorialità di provenienza dei fondi archivistici;
tale orientamento, cui sembra appunto indirizzato il segretariato generale, andrebbe in controtendenza con quanto promosso nel recente passato, ad iniziare dalla creazione dei poli archivistici che dovrebbero salvaguardare le fonti archivistiche statali;
nello specifico della regione Puglia, per quanto a conoscenza degli interroganti, si dovrebbe procedere con la soppressione delle sedi aggiuntive attualmente in locazione degli archivi di Stato di Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto e la sezione di archivio di Stato di Lucera, trasferendo i fondi archivistici in un complesso demaniale sito in Monopoli (Bari);
una soluzione di questo tipo priverebbe gli istituti citati di gran parte del loro patrimonio storico e culturale, arrecando anche danno e disagio ai cittadini delle province che sarebbero costretti a spostamenti per le esigenze di ricerca, di studio ed amministrative;
a quanto a conoscenza degli interroganti, inoltre, la soluzione di accorpamento delle sedi non avrebbe previsione di impiego e salvaguardia per il personale attualmente impiegato, né tantomeno per il personale da impiegare per il mantenimento, la valorizzazione e la consultazione della documentazione nella sede di Monopoli (Bari), rischiando di pregiudicare ulteriormente territori, come quello della provincia Jonica, già penalizzati sul piano occupazionale e culturale –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, e se ciò rappresenti le reali intenzioni del segretariato generale;
se non intenda procedere ad una razionalizzazione degli uffici periferici del Ministero che salvaguardi la disposizione e la fruizione del patrimonio storico-culturale anche in base alla provenienza territoriale, e che tuteli il personale ad esso dedicato. (5-05548)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-05548

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Duranti, unitamente ad altri suoi Onorevoli colleghi, richiede notizie in merito all'attività svolta dal Segretariato generale di questo Ministero per la razionalizzazione degli Uffici periferici del Ministero e, più specificatamente, degli Archivi di Stato e delle Soprintendenze archivistiche presenti nella Regione Puglia, esprimendo in particolare timori di pregiudizio per la provincia Jonica.
  Occorre ricordare in primo luogo che, a seguito dell'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171 (avvenuta il 10 dicembre 2014), gli Archivi di Stato e le Soprintendenze archivistiche sono divenute articolazioni della Direzione generale Archivi.
  Successivamente il decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo 23 gennaio 2016, n. 44, ha da un lato attribuito alle Soprintendenze archivistiche le nuove competenze statali in materia di beni librari (ai sensi dell'articolo 16, comma 1-sexies, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 6 agosto 2015, n. 1125) – fatto salvo quanto previsto nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e Bolzano – e dall'altro ha ridisegnato l'articolazione di alcuni uffici dirigenziali di livello non generale nell'ambito della Direzione generale Archivi, con l'individuazione in modo distinto di alcuni Istituti precedentemente accorpati.
  Ciò premesso, vorrei illustrare alcune situazioni particolari relative agli Istituti archivistici della Puglia:
   l'Archivio di Stato di Bari è ospitato nel complesso denominato Cittadella della Cultura, di proprietà del Comune di Bari e concesso per novantanove anni in uso all'Archivio di Stato e alla Biblioteca Nazionale. Necessita di una integrazione degli impianti di sicurezza, per garantire una più adeguata sorveglianza sugli accessi da parte del pubblico, misura che si rende vieppiù necessaria alla luce dell'attuale situazione di offensiva terroristica. Occorre inoltre adeguare l'impianto di climatizzazione, ormai obsoleto e incapace di evitare dispersioni di energia, con conseguente notevole aggravio di costi per l'Amministrazione. È in corso di perfezionamento l'acquisizione di alcuni capannoni ubicati nei pressi della Cittadella della Cultura, dove dovrebbe essere trasferito il materiale attualmente conservato nella sede di Rutigliano;
   per quanto riguarda la Sezione di Archivio di Stato di Barletta, è prevista l'attivazione di un tavolo tecnico coordinato dal Segretariato regionale con la partecipazione della Direzione generale archivi, dell'Agenzia del demanio, della Soprintendenza belle arti e paesaggio della Puglia, dell'Archivio di Stato di Bari e del Comune di Barletta con lo scopo di affrontare le problematiche emerse e concludere in tempi rapidi il trasferimento della sezione nel complesso demaniale dell'ex Caserma Stennio;
   per la sezione di Archivio di Stato di Trani il Provveditorato alle opere pubbliche ha di recente approvato alcuni progetti per l'adeguamento degli impianti alle normative di sicurezza;
   per l'Archivio di Stato di Brindisi si era ipotizzato di utilizzare, quale sede sussidiaria, un capannone industriale confiscato alla criminalità organizzata, sito in contrada Piccoli. Esso, in prospettiva, avrebbe dovuto sostituire i depositi di via dei Cappuccini, via Porta Lecce e, in seconda battuta, il deposito di via Monte Sabotino dell'Archivio di Stato di Lecce. L'importo necessario per l'esecuzione dei lavori strutturali necessari all'adeguamento della sede è stato stimato in circa due milioni di euro;
   per la sezione dell'Archivio di Stato di Foggia sono in corso lavori nella sede demaniale di Palazzo Filiasi. Il completamento degli impianti consentirà di trasferire gli uffici al primo piano e di abbandonare la sede sussidiaria;
   per quanto riguarda la sezione dell'Archivio di Stato di Lucera l'Amministrazione comunale si è dichiarata disponibile a concedere in comodato gratuito la sede. La trattativa è in corso;
   per la sistemazione dell'Archivio di Stato di Lecce è in corso di perfezionamento l'acquisto della sede di via Sozy Carafa, mediante esercizio del diritto di prelazione;
   la situazione dell'Archivio di Stato di Taranto è particolare: nel novembre del 2014 l'Agenzia del demanio aveva comunicato la disponibilità di un capannone sito in Monopoli (BA), in uso all'Amministrazione della Difesa ma in via di dismissione e dotato di una superficie lorda di circa 3800 metri quadrati. Detto capannone – le cui dimensioni non rendono possibile accogliere i fondi dell'Archivio di Stato di Taranto e di altre sedi pugliesi, come pure era stato paventato – risulta peraltro destinato ad altra Amministrazione.

  Si segnala infine che l'Agenzia del demanio nel dicembre 2015, a seguito di richiesta dell'onorevole Ministro, ha comunicato che provvederà ad effettuare un ulteriore approfondimento, per il tramite delle proprie Direzioni regionali, allo scopo di verificare l'eventuale sopravvenienza di beni immobili demaniali liberi, idonei per far fronte alle esigenze degli istituti archivistici.
  Nella predetta nota, nell'ambito di una già avviata e proficua attività di concertazione con il Ministero della Difesa in materia di razionalizzazione degli spazi e nell'ottica del contenimento della spesa, si è espresso altresì l'auspicio che possa emergere l'esistenza di immobili suscettibili di dismissione da parte del predetto Dicastero.
  Alla luce di quanto sopra, è stata rilevata l'esigenza che le Direzioni degli istituti archivistici che utilizzano immobili a titolo oneroso e che:
   a) non risultano inseriti nel Piano di razionalizzazione nazionale;
   b) risultano inseriti nel suddetto Piano ma per intervento dichiarato come «operazione non attendibile» da parte dell'Agenzia del Demanio, provvedano a richiedere nuovamente alle competenti Direzioni Regionali della stessa Agenzia la disponibilità di immobili demaniali idonei da adibire a sedi degli Istituti.

  La competente Direzione generale, il 10 febbraio 2016 ha fornito a tutti gli Istituti le necessarie indicazioni al riguardo.
  Concludo sottolineando che questa lunga carrellata di iniziative – che si confida possano fornire risposta ai timori espressi dall'Onorevole interrogante – costituisce parte del Piano di razionalizzazione nazionale avviato dalla Direzione generale Archivi per le sedi degli Uffici da essa dipendenti, con il duplice obiettivo di migliorare la funzionalità di tali strutture e i servizi offerti ai cittadini da un lato, e di ridurre gli oneri per locazioni dall'altro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

patrimonio architettonico

trasferimento di capitali

documentazione