Legislatura: 17Seduta di annuncio: 423 del 08/05/2015
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2015 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2015
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 07/05/2015
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/05/2015
PARENTELA, GAGNARLI e GALLINELLA. —
Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
. — Per sapere – premesso che:
il Ministro interrogato, con l'intento di allinearsi ai principi generali dell'Unione europea dove la condivisione dei contenuti delle decisioni pubbliche costituisce da tempo una prassi consolidata, ha organizzato una consultazione pubblica sulla tracciabilità dei prodotti alimentari, l'indicazione d'origine e la trasparenza delle informazioni in etichetta, a cui hanno partecipato 26.500 persone;
oltre il 96 per cento dei consumatori ha dichiarato che è molto importante che sull'etichetta sia scritta in modo chiaro e leggibile l'origine dell'alimento e per l'84 per cento è fondamentale l'indicazione del luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione. Al momento dell'acquisto, per l'80 per cento è decisivo che il prodotto sia fatto con materie prime italiane e sia trasformato in Italia, il 54 per cento controlla che sia tipico, il 45 per cento verifica anche la presenza del marchio Dop e Igp, mentre per il 30 per cento conta che il prodotto sia biologico;
per nove consumatori su dieci è importante conoscere l'origine per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, mentre per il 70 per cento utile per questione etiche, come il rispetto delle normative sul lavoro;
quasi 22 mila persone (82 per cento) hanno dichiarato di essere disposte a spendere di più pur di avere la certezza dell'origine e provenienza italiana del prodotto, con quasi la metà pronta a pagare dal 5 al 20 per cento in più –:
quale siano, alla luce di quanto esposto nelle premesse, le ragioni che abbiano portato il Governo a non notificare alla Commissione europea entro il termine ultimo del 14 dicembre 2014 la volontà di mantenere l'obbligatorietà di indicare in etichetta la sede dello stabilimento di produzione alimentare per i prodotti realizzati e commercializzati in Italia e quali iniziative di natura normativa intenda intraprendere per ottemperare ai propri doveri salvaguardando i cittadini italiani che nella consultazione hanno indicato come fondamentale l'indicazione del luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione. (5-05543)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):denominazione di origine
consumatore
sicurezza alimentare