Legislatura: 17Seduta di annuncio: 422 del 06/05/2015
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 06/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 06/05/2015 FALCONE GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 06/05/2015 PIEPOLI GAETANO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 06/05/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 07/05/2015 Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 07/05/2015 Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 07/05/2015 Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 07/05/2015
SVOLTO IL 07/05/2015
CONCLUSO IL 07/05/2015
MATARRESE, D'AGOSTINO, FALCONE e PIEPOLI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto si evince dalle cronache, pare che lungo il litorale di Ripalta a Bisceglie si registri continuamente la presenza di rifiuti di vario genere ovvero di grandi quantità di legname, plastica e cordame, di reti metalliche abbandonate da precedenti cantieri e resti derivanti dai crolli di alcuni caratteristici muri a secco che avrebbero poi reso impraticabile l'adiacente pista ciclabile;
l'accumulo dei rifiuti sulla spiaggia impedisce ai cittadini di poterne usufruire ed è causa di una situazione di degrado ormai insostenibile per una zona di alto pregio naturalistico quale è Ripalta, uno dei luoghi più importanti della costa adriatica pugliese;
la presenza e la mancata rimozione dei rifiuti, soprattutto a ridosso della imminente stagione balneare, è certamente causa di incidenze negative sull'economia del settore turistico locale;
la salvaguardia dei valori naturali, storici, paesaggistici e morfologici del territorio della zona di Ripalta è avvalorata da già esistenti vincoli ambientali, paesaggistici e faunistici;
le «Grotte di Ripalta-Torre Calderina» sono già state definite, infatti, «area marina di reperimento» ai sensi della legge 6 dicembre 1991, n. 394;
l'area marina antistante il complesso delle Grotte di Ripalta, poi, è un Sito di Importanza Comunitaria denominato «Posidonieto S. Vito» (codice IT9120009) essendo caratterizzata da erbari di posidonia oceanica, habitat definito prioritario ai sensi della direttiva 92/43/CEE;
i territori della Lama di Croce e dell'area costiera tra Bisceglie e Molfetta sono sottoposti alla tutela del testo unico in materia di beni culturali;
secondo quanto si evince dalle cronache, pare che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare abbia avviato, nel 2014, la formale procedura per l'istituzione dell'area marina protetta per la zona del litorale di Ripalta che dovrebbe essere denominata «Grotte di Ripalta-Torre Calderina e Lama di S. Croce» –:
se la procedura di istituzione dell'area marina protetta per la zona di Ripalta sia iniziata e quale sia il relativo stato di avanzamento e quali iniziative di propria competenza intenda adottare per tutelare il litorale attualmente oggetto di una insostenibile situazione di degrado ambientale. (5-05533)
L'area marina protetta di nuova istituzione «Grotte di Ripalta – Torre Calderina», interessante il tratto di costa compreso tra i Comuni di Bisceglie e Molfetta, è stata prevista dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147, all'articolo 1, comma 116.
La competente Direzione del Ministero dell'ambiente ha dato formale avvio al relativo procedimento tecnico-amministrativo, convocando tutti gli enti interessati in data 19 giugno 2014 e dando incarico a ISPRA di definire un quadro conoscitivo ambientale e socio-economico, propedeutico alla formulazione di una proposta preliminare di perimetrazione e di zonazione dell'area in questione.
In data 12 gennaio 2015, l'ISPRA ha presentato alla predetta Direzione e agli enti interessati, le risultanze dello studio condotto, da cui emergono diversi elementi di criticità ambientale, in particolare:
la presenza di 2 scarichi di depuratori e di 2 corsi d'acqua che collettano i reflui dei centri urbani di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi, oltre che di alcuni impianti di concia di pelli, riversati direttamente sulla battigia;
un divieto di balneazione riguardante la quasi totalità delle acque costiere comprese tra le Grotte di Ripalta e Torre Calderina;
la presenza diffusa di un tipo di alga tossica Ostreopsis ovata (dati del Monitoraggio quindicennale di Arpa Puglia);
la mancanza nell'area di particolari valenze naturalistiche, fatta eccezione per la presenza del SIC «Posidonieto S. Vito-Barletta» individuato per la presenza della farenogama Posidonia oceanica la cui prateria però risulta «ormai scomparsa nell'area oggetto di studio».
L'Ispra rileva altresì che la situazione di degrado è da considerarsi non risolvibile nel breve-medio periodo, a discapito della potenziale valenza ambientale dell'area.
Sussistono, dunque, difficoltà oggettive per l'istituzione dell'area e per la prosecuzione dell’iter.
In tal senso sono stati informati i Presidenti delle Commissioni VIII della Camera e XIII del Senato, con lettere del 23 aprile 2015.
Non si esclude la possibilità di una graduale ripresa ecologica degli habitat marini attualmente compromessi, seppur non a breve termine, considerata la previsione di un progetto per la realizzazione di una condotta sottomarina per lo scarico dei reflui civili, causa del degrado ambientale rilevato.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):riserva naturale
rifiuti
conseguenza economica