Legislatura: 17Seduta di annuncio: 421 del 05/05/2015
Precedente numero assegnato: 4/09001
Primo firmatario: GASPARINI DANIELA MATILDE MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2015 PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2015 MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2015 CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2015 COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2015 MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2015
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/05/2015
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/05/2015
GASPARINI, FIANO, PELUFFO, MALPEZZI, CASATI, COVA e MAURI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
il 10 aprile scorso il consiglio di amministrazione dell'azienda Call&Call ha aperto la procedura di licenziamento collettivo di 186 lavoratori per la chiusura del sito milanese;
il gruppo Call&Call impiega sul territorio nazionale circa 2500 dipendenti, con un fatturato di oltre 57 milioni all'anno, è una società di servizi di customer care che opera per 3 importanti società finanziarie e bancarie italiane: ING Direct, Agos Ducato, Fiditalia; dal luglio 2014 il personale di Cinisello è in contratto di solidarietà di tipo difensivo per evitare un esubero di 41 unità e l'azienda, pur non avendo mai comunicato le difficoltà legate alla gestione della procedura stessa (utilizzata con una media di circa il 2,7 per cento) ha preferito dirottare parte del flusso di lavoro su altre sedi del gruppo;
in data 21 aprile 2015 si è tenuto presso Assolombarda un incontro durante il quale Call&Call ha ribadito la decisione di chiudere il sito di Cinisello, nonostante sia emersa durante la discussione un miglioramento del risultato d'esercizio relativo all'anno 2014 con una riduzione delle perdite di più del 20 per cento, dovuta anche ai sacrifici dei lavoratori per l'accettazione del contratto di solidarietà e dell'accordo su una differente gestione delle ferie e ROL;
in data 22 aprile 2015 si è svolto il coordinamento nazionale unitario dove le organizzazioni sindacali hanno deciso unitariamente di portare la discussione a livello nazionale chiedendo un incontro per discutere in merito alla situazione non solo milanese ma anche dell'intera holding composta da tre società separate: Milano, Spezia e Locri;
la crisi di Call&Call di Cinisello Balsamo si aggiunge ad altre come People Care di Livorno e 4U di Palermo e, in modo diverso, di altre aziende;
di fronte alla crisi generale del settore la Commissione lavoro della Camera ha promosso un'Indagine conoscitiva, le cui conclusioni sono state illustrate e commentate nell'incontro tenutosi nella sala del Mappamondo lo scorso 31 marzo, con valutazioni positive da parte di tutti i convenuti: Governo, Parlamento, rappresentanze delle imprese e dei lavoratori –:
se non intenda promuovere il monitoraggio relativo alla evoluzione della situazione aziendale ed occupazionale della sede milanese del Gruppo Call&Call, anche attraverso la convocazione del management aziendale e dei rappresentanti sindacali, al fine di scongiurare i 186 esuberi dichiarati dall'azienda;
se non intenda attivare con urgenza il tavolo nazionale presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al contempo dare piena e rapida attuazione alle misure indicate dalla suddetta indagine conoscitiva, allo scopo di favorire il rilancio del settore dei call center.
(5-05502)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):impresa in difficolta'
soppressione di posti di lavoro
contratto di lavoro