ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05463

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 417 del 28/04/2015
Abbinamenti
Atto 5/04809 abbinato in data 17/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI BENEDETTO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 28/04/2015
Stato iter:
17/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 17/03/2016
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/04/2015

ATTO MODIFICATO IL 06/05/2015

SOLLECITO IL 20/01/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/03/2016

DISCUSSIONE IL 17/03/2016

SVOLTO IL 17/03/2016

CONCLUSO IL 17/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05463
presentato da
DI BENEDETTO Chiara
testo presentato
Martedì 28 aprile 2015
modificato
Venerdì 8 maggio 2015, seduta n. 423

   DI BENEDETTO, BRESCIA, MARZANA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA e SIMONE VALENTE. – Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. – Per sapere – premesso che:
in tutta Italia continuano a crollare le scuole, compromettendo la sicurezza di alunni e docenti;
insieme ad esse secondo gli interroganti crolla anche la politica di annunci tenuta dal Ministero sul completamento e la pubblicazione dell'anagrafe dell'edilizia scolastica;
infatti ne era stata annunciata dal Sottosegretario Faraone la definitiva pubblicazione per il giorno 22 aprile 2015, a seguito dell'ultimo crollo avvenuto nella scuola Pessina di Ostuni. Il giorno atteso è arrivato ma il Ministero non ha proceduto ad alcuna iniziativa, se non quella di ennesimo rinvio, peraltro a data non definita; la giustificazione addotta è consistita nel mancato invio dei dati sull'edilizia scolastica da parte di 5 regioni;
tale fatto, però, era già ben conosciuto tant’è che da numerose dichiarazioni pubbliche sia del sottosegretario Faraone che del Ministro Giannini si evinceva la volontà di voler comunque procedere alla diffusione dei dati dell'anagrafe in proprio possesso, anche se incompleti;
tutto ciò desta preoccupazione per gli odierni interroganti, consapevoli che l'anagrafe è strumento imprescindibile per procedere agli interventi di edilizia scolastica e necessita di tempi certi e obblighi non più prorogabili;
il Ministero ha l'obbligo di pubblicare i dati dell'Anagrafe on-line in ottemperanza a quanto deciso dalla sentenza del T.A.R. Lazio n. 03014/2014, e dall'ordinanza del Consiglio di Stato (agosto 2014), aditi dall'organizzazione non profit «Cittadinanzattiva»;
la stessa organizzazione ha rilevato che il Ministero è obbligato secondo i principi di trasparenza, nonché i principi dettati dal decreto legislativo n. 33 del 2013, che prevede l'obbligo di accessibilità totale, da parte della pubblica amministrazione, delle informazioni concernenti l'organizzazione e le attività delle amministrazioni stesse, ivi comprese, quelle sullo stato delle scuole italiane –:
quali siano state le ragioni che non hanno permesso la pubblicazione dell'anagrafe in data 22 aprile 2015, come annunciato;
quali attività intraprenderà il Ministro per giungere alla pubblicazione a data certa dell'anagrafe;
quale data verrà stabilita per tale pubblicazione;
attività intraprenderà perché le regioni adempiano all'invio dei dati necessari;
quali siano le regioni che non hanno inviato i propri dati sull'edilizia scolastica. (5-05463)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-05463

  Il tema dell'edilizia scolastica ha carattere prioritario nel programma di Governo. Difatti, negli ultimi anni è stato fatto ogni sforzo per destinare a questo settore quante più risorse possibili al fine di prevenire i rischi che possono derivare dalle condizioni degli edifici che ospitano le scuole.
  In particolare, si ricorda che la legge n. 107 del 2015 ha incrementato gli stanziamenti già disponibili, aumentando complessivamente a circa 4 miliardi di euro le risorse finalizzate alla messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.
  La citata legge ha previsto, in particolare, un investimento di ulteriori 200 milioni per l'ampliamento del così detto Piano mutui BEI, lo sblocco di 300 milioni dei fondi INAIL per la costruzione di scuole innovative, un investimento di 40 milioni per indagini diagnostiche su edifici scolastici per prevenire il crollo di solai e controsoffitti, nonché l'avvio di una procedura di recupero delle risorse stanziate in passato ma non utilizzate.
  Ulteriori misure e stanziamenti sono stati introdotti con la legge di stabilità per l'anno 2016.
  Il risultato di ottenere scuole più sicure e innovative potrà essere conseguito anche attraverso una adeguata programmazione degli interventi da effettuare sui singoli edifici. A tal proposito ricordo che per la prima volta l'Italia si è dotata di una programmazione nazionale triennale degli interventi di edilizia scolastica: per il periodo 2015/2017 sono stati approvati dal MIUR oltre 6.000 interventi, individuati sulla base delle priorità indicate dalle Regioni, sentiti gli Enti locali.
  Come rilevato dagli On.li interroganti, la programmazione è tanto più efficace se si dispone di un'anagrafe completa e aggiornata dello stato delle strutture edilizie. A tale proposito, evidenzio che il 7 agosto 2015 è stata resa pubblica, dopo ben vent'anni dall'entrata in vigore della legge n. 23 del 1996 che l'aveva istituita, l'Anagrafe dell'edilizia scolastica. Le Regioni hanno trasmesso al Ministero i relativi dati che serviranno, d'ora in avanti, per una sempre migliore programmazione degli interventi in materia.
  Il portale è accessibile da tutti gli interessati e tramite l'inserimento del solo codice meccanografico della scuola è possibile ricavare tutte le informazioni al riguardo.
  Tramite l'Anagrafe è possibile conoscere le condizioni dettagliate di ciascun edificio. Si tratta di una «fotografia» che consente da una parte, agli organi di governo di poter programmare e investire al meglio le risorse già disponibili per realizzare gli interventi laddove si rendessero necessari, per la prima volta, difatti, si registra un'azione coordinata e congiunta tra il Governo, le Regioni, gli Enti locali, dall'altra per le famiglie, per gli studenti è uno strumento davvero importante per conoscere lo «stato di salute» della propria scuola.
  L'Anagrafe ha permesso di censire più di 42 mila edifici. Nel 77 per cento dei casi gli stessi risultano di proprietà dei Comuni, mentre nel 9 per cento appartengono alle Province.
  L'Anagrafe fornisce anche dati relativi alla mobilità, alla sostenibilità ambientale e alla qualità delle infrastrutture degli istituti. Per 71 per cento degli edifici scolastici si sono presi in esame accorgimenti per superare le barriere architettoniche, mentre nel 58 per cento dei casi si sono individuate soluzioni per ridurre i consumi energetici. In merito alla mobilità, è stato rilevato che quasi il 70 per cento degli edifici è ben collegato con il trasporto pubblico (urbano, interurbano e ferroviario) mentre oltre il 60 per cento dispone di un proprio servizio di scuolabus.
  Quanto alle condizioni di sicurezza, oltre il 70 per cento delle scuole è in possesso del documento di valutazione del rischio (72 per cento) e di un Piano di emergenza (73 per cento). Inoltre, nonostante il 50 per cento degli edifici sia stato costruito prima del 1971, anno di entrata in vigore della normativa sul collaudo statico degli edifici, circa il 50 per cento degli edifici dispone comunque di un certificato di collaudo statico.
  Infine, è opportuno evidenziare che i dati dell'Anagrafe saranno sottoposti a periodiche integrazioni ed aggiornamenti al fine di renderli coerenti con i progressivi interventi in materia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ministro

societa' senza fini di lucro