ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05461

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 417 del 28/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 28/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05461
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo di
Martedì 28 aprile 2015, seduta n. 417

   CHIMIENTI, VACCA, LUIGI GALLO, D'UVA, SIMONE VALENTE, DI BENEDETTO, MARZANA e BRESCIA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il disegno di legge A.C. n. 2994 contenente la riforma della scuola ha suscitato forti malumori e malcontento in tutta la scuola italiana già dal suo esordio: i molti annunci e i continui cambi di marcia che il Governo ha effettuato fino ad oggi hanno scontentato tutti i precari, molti docenti già in ruolo e tutte le sigle sindacali;
   i docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario hanno fin dall'inizio manifestato la loro opposizione alla cosiddetta «Buona Scuola» in tutti i modi leciti a loro disposizione, contro la riforma varata dal Governo Renzi;
   gli scioperi, i cortei, i sit-in, i flash-mob e le manifestazioni a cui hanno partecipato numerosi i docenti italiani si sono sempre svolti senza incidenti. Migliaia di persone provenienti da tutte le regioni d'Italia hanno sfilato a Roma il 24 aprile scorso, manifestando il proprio dissenso in modo assolutamente pacifico, ordinato e organizzato;
   i docenti e tutto il personale scolastico hanno espresso il proprio profondo dissenso alla riforma con dignità e responsabilità, palesando in modo forte ma pacifico il proprio malcontento per un disegno di legge che non eliminerà in alcun modo il precariato scolastico ma che modificherà sostanzialmente l'attuale assetto della scuola pubblica statale rafforzando il potere dei dirigenti, introducendo la cosiddetta chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente e stravolgendo, di fatto, lo status giuridico dei docenti;
   dopo lo sciopero del 24 aprile scorso che ha visto la partecipazione di un gran numero di cittadini, è stato indetto per il prossimo 5 maggio uno sciopero unitario di tutte le sigle sindacali contro il progetto della «la Buona Scuola»;
   il 18 aprile il Ministro Stefania Giannini in un tweet sul suo profilo Twitter ha dichiarato: «Manifesto rispetto per chi sciopera. Stiamo cercando di costruire consenso su #labuonascuola, riforma culturale rivoluzionaria», mentre il Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi il 19 aprile durante l'inaugurazione della campagna elettorale del PD a Mantova ha dichiarato «Si fa sciopero per un motivo per me incomprensibile»;
   il 25 aprile 2015 a Bologna, durante la Festa dell'Unità, alcuni docenti hanno contestato verbalmente le dichiarazioni del Ministro Giannini e tutta la riforma sulla scuola, contestazioni verbali che hanno espresso l'inadeguatezza di questa riforma e il forte malcontento diffuso non solo tra i precari, ma anche tra studenti e genitori;
   in un'intervista del 26 aprile 2015 al quotidiano Repubblica il Ministro ha commentato con queste parole l'accaduto: «Mi hanno insultata, parolacce irripetibili. Non mi hanno permesso di parlare, in un luogo pensato per discutere: una Festa dell'Unità. Erano disinteressati ad ascoltare quello che avevo da dire. Come li vuole chiamare, quei cinquanta di Bologna. Squadristi. Insegno linguistica da tempo e non trovo altro termine. Sono stata aggredita da cinquanta squadristi. Vivaddio, solo verbalmente»;
   tale dichiarazione ha avuto l'unica conseguenza di esacerbare ulteriormente lo scontro: i docenti italiani hanno infatti scritto una lettera al Ministro, dichiarando inaccettabili queste parole, soprattutto da parte di un Ministro della Repubblica che ha il dovere di porsi in un atteggiamento di ascolto e di confronto nei confronti dei cittadini che rappresenta;
   risulta, in particolare, assai grave e lesivo della dignità del corpo docenti italiano l'epiteto di «squadristi» che il Ministro ha rivolto ai circa cinquanta docenti che, «armati» di fischietti, cucchiai e pentolini hanno contestato il Ministro e manifestato legittimamente e pacificamente, il proprio dissenso verso la riforma a firma Giannini –:
   se Ministro interrogato intenda ritirare l'epiteto di «squadristi» rivolto ai docenti presenti alla manifestazione di cui in premessa, offensivo del corpo docente tutto e totalmente inadeguato al ruolo istituzionale che il Ministro Giannini ricopre. (5-05461)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

politica dell'istruzione

riforma scolastica