ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05380

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 412 del 21/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/04/2015

SOLLECITO IL 26/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05380
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Martedì 21 aprile 2015, seduta n. 412

   DI VITA, LOREFICE, GRILLO, CECCONI, SILVIA GIORDANO, MANTERO e DALL'OSSO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il Patto per la sanità digitale dovrebbe essere «caratterizzato come – piano strategico – teso a favorire lo sviluppo delle soluzioni e delle applicazioni di e-Health nell'ambito del SSN», è quanto ha affermato la senatrice Mariapia Garavaglia, presidente dell'Istituto superiore di studi sanitari «Giuseppe Cannarella» al Convegno organizzato al Senato;
   il Patto è contenuto nell'articolo 14 del più ampio progetto del patto per la salute, accordo finanziario e programmatico stipulato tra il Governo e le regioni, con durata triennale, che ha il compito di regolare la spesa e la programmazione del servizio sanitario nazionale;
   lo scopo del Patto per la salute è quello di migliorare la qualità dei servizi sanitari erogati e di garantire l'unitarietà del sistema sanitario, obiettivo che potrà essere raggiunto con la digitalizzazione dei sistemi, nonché permetterà un risparmio quantificabile in sette miliardi di euro, secondo le dichiarazioni del Ministro della salute;
   l'idea di un Patto per la sanità digitale nasce precisamente con l'obiettivo di disegnare un master plan quinquennale (2015-19) per la sanità elettronica, identificando i possibili ambiti di attivazione di iniziative di partenariato pubblico-privato che possano attivare un circuito virtuoso di risorse economiche destinate a finanziare gli investimenti necessari;
   un incontro, dunque, tra domanda e offerta, ovvero, rispettivamente tra i vari stakeholder: regioni, ASL/AO, Ministero della salute, IRCCS, Case di cura, centri di riabilitazione e RSA, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, farmacisti, produttori, distributori e grossisti di farmaci, fornitori di soluzioni e servizi ICT in ambito sanità, fornitori di dispositivi elettromedicali e di apparati e soluzioni per la telemedicina, da un lato, e, dall'altro soggetti aderenti al patto che si impegneranno a rispettare il principio pre-competitivo dell'iniziativa e a collaborare con tutti gli stakeholder per fornire le competenze e gli elementi utili a sviluppare modelli economici applicabili alle iniziative;
   da quanto risulta nel documento programmatico, il comitato di coordinamento, nominato in estate, ha il ruolo di pianificare gli incontri tra domanda e offerta, mentre, il Ministero della salute dovrà impegnarsi a favorire le condizioni per avviare un tavolo di studio con AVCP e Corte dei Conti al fine di divulgare modelli di applicazione delle norme accessibili alle stazioni appaltanti;
   fatto sta che ad oggi risulta un ritardo da parte del Ministero competente nel ciclo di lavori sul patto per la sanità digitale;
   entro la fine del 2014, il suddetto Ministero si impegnava ad avviare e concludere una ricognizione dei fondi disponibili e/o attivabili, utilizzando parte dei fondi strutturali destinati all'asse «Agenda Digitale» e ad eventuali fondi pubblici o privati;
   altresì, era previsto che il Comitato predisponesse, sulla base di quanto innanzi, e sempre entro la fine del 2014, un primo master plan di proposte relative a iniziative di Partenariato pubblico-privato, da avviare secondo le norme vigenti attraverso procedure a evidenza pubblica, con il compito di monitorare costantemente le singole iniziative avviate all'interno del medesimo master plan, per misurarne i ritorni in termini di efficientamento e di risparmi conseguiti;
   ed ancora, dovevano essere avviate già nel corso del 2014, in base alla disponibilità delle amministrazioni coinvolte, iniziative sperimentali, quali il proof of concept, volte a verificare la validità dei modelli teorici sviluppati, iniziative cofinanziate dal Ministero della salute, in collaborazione col Ministero dello sviluppo economico;
   un ciclo di lavori, dunque, che sarebbe dovuto terminare entro la fine 2014, con la produzione di un rapporto conclusivo da presentare ufficialmente al Ministro della salute e a tutte le istituzioni coinvolte, contenente il master plan per le iniziative di sanità digitale, comprese le indicazioni prioritarie, i cronoprogrammi attuativi e i modelli di copertura finanziaria previsti, nonché i risultati delle iniziative sperimentali avviate, il tutto disponibile in rete attraverso uno strumento che dovrebbe essere costantemente aggiornato: il «Cruscotto del Patto»;
   uno strumento, che attualmente non è reperibile, pertanto da parte dei cittadini o soggetti interessati non è possibile effettuare alcun aggiornamento sul lavoro svolto, non è possibile verificare se vi sia stata coerenza e tempestività delle attività descritte nel patto per la sanità digitale –:
   se non ritenga necessario il Ministero interrogato pubblicare il master plan più volte richiamato in premessa, per il quale era prevista la presentazione entro fine 2014;
   se non sia opportuno allegare il resoconto generale delle attività elencate nel suddetto patto, indicando quali siano quelle concretamente realizzate;
   quale sia il percorso da seguire, sul sito del Ministero della salute, al fine di verificare e reperire l'aggiornamento del «Cruscotto del Patto» che dovrebbe essere disponibile in rete, come indicato nel documento programmato;
   quali siano i motivi ovvero le cause dei ritardi, se le date non saranno rispettate, ovvero, se le attività promesse saranno svolte come stabilito entro il 31 dicembre; in mancanza quale sarà la nuova scadenza da rispettare e a chi saranno addebitate le dovute responsabilità di tale mancanza;
   se il Ministro interrogato intenda pubblicare tutte le informazioni indicando quali e quanti siano gli enti, sia pubblici sia privati partecipanti al patto, nonché quali siano i componenti del Comitato di coordinamento nominato e la modalità con la quale questi siano stati scelti.
(5-05380)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partenariato pubblico-privato

domanda e offerta

accordo finanziario