ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05371

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 410 del 16/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2015
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2015
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2015
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05371
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Giovedì 16 aprile 2015, seduta n. 410

   NESCI, GRILLO, CARINELLI, BATTELLI, VIGNAROLI, SPADONI e DI BATTISTA. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si legge sul comunicato stampa diramato il 20 marzo 2015, dalla giunta della regione Calabria, la stessa «si è riunita sotto la presidenza del Presidente Mario Oliverio» ed ha nominato «i commissari nelle aziende sanitarie ed ospedaliere calabresi che sono: ASP di Catanzaro: Giuseppe Perri; ASP di Cosenza: Gianfranco Filippelli; ASP di Reggio: Santo Gioffrè; ASP di Crotone: Sergio Arena; AO “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro: Domenico Pingitore; AO di Cosenza: William Auteri; AO “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio: Frank Benedetto»;
   tali nomine hanno di fatto revocato il provvedimento con cui l'allora commissario per il piano di rientro dal debito sanitario della regione Calabria, il generale Luciano Pezzi, aveva conferito ad altri le medesime responsabilità dirigenziali;
   il 24 ottobre 2014 il commissario Pezzi con i DCA n. 73, 74, 76, 77, 78, 79, formalmente annullava le nomine dirigenziali effettuate dalla giunta regionale guidata dall'allora presidente facente funzioni, Antonella Stasi, ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere;
   il 17 settembre 2014, infatti, malgrado il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, avesse diffidato la stessa giunta regionale, l'esecutivo regionale sotto la presidenza di Antonella Stasi, nominò dei commissari straordinari della sanità calabrese;
   le suddette nomine, come ricordato, sono state annullate dal commissario Pezzi poiché, secondo quanto si legge nel DCA n. 75/2014 «la Giunta Regionale della Calabria, attualmente in regime di prorogatio, non può nominare né direttori generali né commissari straordinari avendo poteri limitari (cfr Parere n. 34106 del 29 agosto 2014 dell'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro e Parere n. 254 del 9 ottobre 2014 dei Ministeri Affiancanti)»;
   a parere dell'interrogante, secondo il principio logico del tertium non datur, delle due l'una: o la giunta può in proposito procedere in autonomia – e allora poteva farlo anche quando era guidata dal presidente facente funzioni Antonella Stasi – oppure occorre sempre, per le nomine dei riferiti vertici sanitari, un atto di recepimento del commissario governativo preposto al rientro dal debito;
   stando così le cose, sul piano sistematico va da sé che per revocare un atto di nomina del commissario per il rientro ne serva uno della stessa specie, sicché l'ultima deliberazione della giunta regionale non produrrebbe, per sua natura, codesto effetto e resterebbero in carica, dunque, i direttori generali facenti funzione già incaricati dal generale Pezzi;
   tra le nomine dirigenziali dell'attuale governatore Mario Oliverio, spicca anche il nome di Santo Gioffrè quale commissario dell'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria;
   tale incarico è però per legge inconferibile, secondo quanto prescritto dal comma 1 dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 39 dell'8 aprile 2013, per il quale «gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali non possono essere conferiti a coloro che nei cinque anni precedenti siano stati candidati in elezioni europee, nazionali, regionali e locali, in collegi elettorali che comprendano il territorio della ASL»;
   il summenzionato Gioffrè – già assessore ai beni e alla attività culturali e alla protezione civile della provincia di Reggio Calabria durante la presidenza di Giuseppe Morabito (2006 – 2011) e segretario cittadino del Partito democratico – nel 2013 è stato candidato a sindaco di Seminara (Reggio Calabria);
   in un incontro con la commissione per il rientro dal debito sanitario della Calabria, tenuto ieri presso il competente dipartimento regionale a Catanzaro, l'interrogante ha esposto il citato caso d'inconferibilità al commissario Massimo Scura e al subcommissario Andrea Urbani, per i quali la vicenda è di mera competenza della giunta regionale calabrese;
   per quanto esposto e stando ai riferimenti normativi succitati, è evidente l'inconferibilità dell'incarico per lo stesso Gioffrè;
   accanto al succitato incarico di commissario dell'Asp di Reggio Calabria per Santo Gioffré, desta stupore anche la nomina, disposta il 4 aprile 2015, a direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera di Reggio Calabria per Giulio Carpentieri, pensionato e già dirigente del consiglio regionale della Calabria;
   secondo quanto riferisce Pietro Bellantoni su Il Corriere della Calabria, «il “reggente”del Riuniti di Reggio, Frank Benedetto, nominato dal presidente di Regione e “ratificato” nell'incarico da Scura, ha preso possesso della sua poltrona e ha già scelto i membri della sua squadra, tra cui figura anche il già muratore Giulio Carpentieri. Il suo ruolo ? Direttore amministrativo, uno dei tanti incarichi – di certo non il più prestigioso – ricoperti nel corso della sua lunga carriera»;
   detta nomina è dunque avvenuta in contrasto con il contenuto di una recente deliberazione, depositata in data 21 novembre 2014, in cui la Corte dei conti ha precisato in via preliminare che «le nuove previsioni dettate dall'articolo 6 del decreto-legge 90 del 2014 hanno quale antecedente l'articolo 25 della legge 724 del 1994 che, al dichiarato fine di garantire la trasparenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa, vieta il conferimento al personale delle pubbliche amministrazioni cessato volontariamente dal servizio per l'ottenimento della pensione di anzianità, da parte dell'amministrazione di provenienza o di amministrazioni con le quali lo stesso personale ha avuto rapporti di lavoro o di impiego nei cinque anni precedenti a quello della cessazione dal servizio, di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca»;
   la portata della nuova disposizione appare, pertanto, più ampia della stessa cosiddetta «circolare Madia» (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 14 febbraio 2015) che – come riassunto dal giornalista Paolo Pollichieni, in un articolo apparso sul portale della testata giornalistica Il Corriere della Calabria – «impone di evitare che i burocrati mandati a casa escano dalla porta per rientrare dalla finestra che il politicante di turno gli spalanca improvvidamente»;
   la Corte dei conti ha sottolineato come «non è più necessario che l'oggetto del conferimento consista in attività o mansioni già svolte in precedenza, essendo il divieto esteso a qualunque incarico di studio e consulenza. L'ambito di applicazione della disposizione, pertanto, abbraccia, oltre alle prestazioni di lavoro autonomo, anche incarichi dirigenziali e direttivi, nonché le cariche in organi di governo (con esclusione, ovviamente, delle cariche elettive), includendo nel perimetro applicativo qualunque tipologia di incarico dirigenziale (a tempo indeterminato, a tempo determinato, di natura fiduciaria) e direttivo»;
   oltre a tale divieto normativo, come ampiamente chiarito dal giornalista Pietro Bellantoni nel succitato articolo de Il Corriere della Calabria, vi è poi una questione di titoli o competenze settoriali mancanti, in ordine alla predetta nomina, dal momento che l'interessato non ha, per il suo curriculum professionale, maturato esperienza nell'ambito legislativo ed amministrativo riguardante la sanità;
   stupisce, a parere degli interroganti, anche il conferimento del predetto incarico, specie perché a titolo non oneroso, laddove l’«investito» dovrà attivare una specifica assicurazione per prepararsi a subire eventuali azioni legali legate all'esercizio delle proprie funzioni –:
   se occorra un atto di recepimento delle suddette nomine da parte del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario della regione Calabria e se ritengano che la riferita inconferibilità del dottor Gioffrè sia questione di mera competenza della giunta regionale della Calabria;
   se anche rispetto alla nomina di Giulio Carpentieri quale direttore amministrativo dell'AO di Reggio Calabria, il commissario ad acta possa adottare provvedimenti per il rispetto della legalità, secondo quanto precisato in premessa. (5-05371)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

debito

elezioni locali

nomina del personale