ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05336

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 409 del 15/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DALL'OSSO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/04/2015
Stato iter:
06/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2015
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/05/2015
Resoconto DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/04/2015

DISCUSSIONE IL 06/05/2015

SVOLTO IL 06/05/2015

CONCLUSO IL 06/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05336
presentato da
DALL'OSSO Matteo
testo di
Mercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

   DALL'OSSO, COMINARDI, TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI e LOMBARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   da molti anni il nostro Paese è attanagliato dalla morsa della crisi economica mondiale; nonostante a volte vi siano degli spiragli di miglioramento, nell'arco di pochi giorni ogni positivismo è rimesso in discussione;
   negli ultimi tempi numerose sono le aziende che hanno chiuso i battenti in Italia delocalizzando negli altri Paesi europei soprattutto dell'Est;
   è notizia delle ultime settimane dell'interesse di ben 500 aziende nel Nord est al mercato cinese e di molte altre che hanno già aperto filiali e succursali nella Repubblica popolare;
   il know-how nazionale sta scappando oltre confine e la fuoriuscita del capitale umano sta sfuggendo da ogni controllo –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto la delocalizzazione incida sugli ammortizzatori sociali;
   se il Governo abbia notizia dei contratti che i lavoratori delle aziende delocalizzate debbano firmare nel nuovo Paese ospitante al fine di mantenere il lavoro;
   se la tutela dei lavoratori, così come espressa dal codice del lavoro vigente in Italia, abbia dei parallelismi anche nei Paesi dell'Estremo Oriente, al fine di garantire i lavoratori italiani delle aziende delocalizzate. (5-05336)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 maggio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05336

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Dall'Osso ed altri inerente al fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane in Paesi esteri, preliminarmente, voglio evidenziare che l'assunzione, il trasferimento e il distacco dei lavoratori italiani per attività lavorativa da svolgere in Paesi extracomunitari, legati o meno all'Italia da accordi bilaterali di sicurezza sociale, sono disciplinati da una particolare procedura di avviamento al lavoro che prevede una specifica autorizzazione da parte del Ministero che rappresento. Al riguardo, è opportuno precisare che l'ambito applicativo delle predetta procedura – regolato dalla legge n. 398 del 1987 e dal decreto ministeriale 16 agosto 1988 – è circoscritto alle aziende che hanno sede in Italia e che svolgono attività lavorative all'estero o che inviano i propri lavoratori presso filiali o aziende terze.
  Soggetti beneficiari della procedura sono, dunque, i lavoratori italiani e comunitari residenti in Italia, mentre quelli obbligati al rispetto della normativa richiamata sono i datori di lavoro italiani, le società costituite all'estero con partecipazioni italiana di controllo, nonché i datori di lavoro stranieri che conferiscono mandato ad assumere a società italiane.
  Voglio, inoltre, evidenziare che – ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 317 del 1987 – i lavoratori italiani operanti in Paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale sono obbligatoriamente iscritti, tra l'altro, all'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, all'assicurazione contro la disoccupazione involontaria, nonché all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e a quella di maternità.
  Inoltre, il successivo articolo 2 stabilisce che, ai fini del rilascio della predetta autorizzazione, ai lavoratori deve essere offerto un trattamento economico – normativo nel complesso non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi di lavoro vigenti in Italia, per la categoria di appartenenza.
  Per quanto riguarda lo strumento degli ammortizzatori sociali, è opportuno ricordare che essi costituiscono una fondamentale misura di sostegno al reddito dei lavoratori, e delle loro famiglie, nei casi di cessazione o sospensione del rapporto di lavoro, anche quando questi eventi si verifichino a seguito di scelte imprenditoriali di delocalizzazione dell'attività produttiva.
  Da ultimo, voglio ricordare che il Governo ha adottato una serie di misure con il precipuo scopo di fronteggiare la difficile situazione economica che stiamo attraversando e di incrementare i livelli occupazionali nel nostro Paese, limitando quanto più possibile il fenomeno di quei lavoratori costretti a trasferirsi all'estero al fine di mantenere il proprio posto di lavoro. A tal proposito, ricordo, tra le più significative, le disposizioni contenute nella legge di stabilità per il 2015, che prevedono, per le assunzioni a tempo indeterminato, un significativo sgravio contributivo e tributario.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

codice del lavoro

diritto del lavoro

delocalizzazione