ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05333

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 409 del 15/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05333
presentato da
MARTELLA Andrea
testo di
Mercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

   MARTELLA e FREGOLENT. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   con la vicenda dell'IMU sui cosiddetti beni «imbullonati», come riportato da importanti organi di stampa, si è in presenza di una incomprensibile vicenda burocratica che rischia di danneggiare il sistema delle imprese nel momento in cui si intravedono importanti segnali di ripresa dell'economia;
   la questione dell'assoggettamento ad IMU dei macchinari «imbullonati» a terra negli impianti industriali nascerebbe dalla sedimentazione storica di normative che nel corso del tempo si sono sovrapposte e che porterebbero ad interpretare appunto come assoggettabili a tassazione immobiliare anche i macchinari che le imprese usano e che sono fissati al suolo, facendoli diventare, per il fisco, beni immobili;
   questo, come denunciato dalle organizzazioni imprenditoriali, porterebbe ad un incremento esponenziale delle rendite catastali e ad un conseguente aggravio del livello di tassazione a carico delle imprese;
   la Corte di cassazione, ad inizio anno, rispetto ad uno specifico caso verificatosi in provincia di Trento, ha dato ragione al fisco con sentenza 3166/2015 asserendo testualmente, nel dispositivo, che «la smontabilità della macchina non è requisito indispensabile affinché un impianto sia considerato mobile»;
   nella stessa sentenza i giudici della Corte di cassazione hanno spiegato che va ai fini fiscali «anche considerato l'apporto del macchinario in relazione alla valorizzazione dell'immobile»;
   i macchinari verrebbero inoltre valutati sul prezzo di acquisto e non sul valore corrente, il che comporta un incremento del valore della rendita su cui calcolare l'IMU;
   è assolutamente urgente che venga fatta chiarezza su quale impianto va considerato mobile e quale immobile, nonché su quali devono essere le caratteristiche che lo rendano assimilabile a bene immobile, questo per dare certezza al diritto tributario e alle imprese;
   a seguito del moltiplicarsi di casi simili e di accertamenti che Agenzia delle entrate e del territorio stanno effettuando in tutta Italia lo stesso Presidente del Consiglio nel corso di una sollecitazione giornalistica sull'argomento ha risposo che tale situazione «non sta né in cielo né in terra» –:
   se e quali iniziative i Ministri interrogati intendano attivare al fine di giungere rapidamente ad un inequivocabile chiarimento circa la definizione di bene immobile riferito a macchinari e impianti, restituendo certezza al diritto e soprattutto agli operatori economici che rischiano di pagare, ancora una volta, un prezzo altissimo alla burocrazia. (5-05333)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giudice

rilancio economico

imposta locale