ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05328

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 408 del 14/04/2015
Abbinamenti
Atto 5/05313 abbinato in data 04/06/2015
Atto 5/05323 abbinato in data 04/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/04/2015
Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 04/06/2015
Resoconto DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/04/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/04/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/06/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

SVOLTO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05328
presentato da
TERZONI Patrizia
testo presentato
Martedì 14 aprile 2015
modificato
Mercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

   TERZONI, MICILLO, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, ZOLEZZI, VIGNAROLI, CECCONI, GALLINELLA, CIPRINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
nelle regioni Marche e Umbria è in fase di realizzazione il progetto della Quadrilatero, opera viaria che è stata inserita nell'Allegato infrastrutture collegato al Documento di Economia e Finanza, approvato in data 10 aprile 2015, in quanto ritenuta «ponte indispensabile» per favorire il collegamento tra regioni, mari e corridoi europei;
in base alle dichiarazioni di un operaio, che ha preferito mantenere l'anonimato, e che ha partecipato ai lavori della galleria «La Franca», nel tratto tra Foligno (PG) e Civitanova Marche (MC), rilasciate al programma tv di Rai3 «Report» e trasmesse il 12 aprile 2015, sono emersi alcuni aspetti che destano non poche preoccupazioni;
in particolare il sopracitato operaio ha affermato che «nella volta della galleria e nell'arcatura della stessa di cemento non ce n’è. Ci sono 10 cm quando ce ne dovrebbero essere 40-50. Non c’è lo spessore. E può cascare. Essendo una zona sismica, trema, si rompe, e triste chi passa sotto»;
inoltre, sempre secondo quanto dichiarato dall'operaio alla giornalista Giovanna Boursier, risultano irregolarità anche nella parte superiore alla volta della galleria: «lì c’è anche un problema di vuoti – ha raccontato l'uomo – che si creano quando costruisci ma dovrebbero essere riempiti con un cemento alleggerito. Non l'abbiamo messo, perché costa. Tutto per risparmiare, perché le bolle del materiale sono state fatte, per forza sono state fatte». Si ipotizza dunque un sistema di bolle regolari, ma una netta riduzione, del materiale, che potrebbe causare dei crolli, tanto che l'operaio arriva perentoriamente ad asserire che «tutto quel tratto è fatto male, ma la galleria è la peggiore che ho fatto. Io ai miei figli dico sempre di non passarci perché è pericoloso. Meglio la strada la vecchia che questa nuova»;
inoltre, in un video apparso nel portale online de Il Corriere della sera (www.Corriere.it), un altro operaio che ha preso parte ai lavori nella galleria dichiara quanto segue: «L'ho visto con gli occhi miei: dovrebbero esserci dai 50 ai 60 centimetri di spessore sulle pareti e invece sulla galleria di spessore ce ne è dai 12, 15, 18 ai 20 centimetri. Ce ne è poco e infatti si vede... quando c’è poco cemento si formano delle crepe... e ce ne sono tante». E a seguire: «Sopra la Galleria «La Franca», in un allargo, c’è un vuoto enorme – 30 metri – non penso sia stato riempito. Noi operai gli si diceva che più si andava avanti e più il problema diventava grosso. Ma loro ci ribadivano: andate avanti, avanti. Non sono un tecnico ma posso dire che il lavoro va fatto in una certa maniera...» «La Copertura del getto finale, vista con i miei occhi, era povera, era striminzita»;
nella replica alle sopra citate dichiarazioni degli operai, apparsa su diversi organi di stampa e altri mezzi di informazione, il presidente di Anas Pietro Ciucci, ha tenuto a precisare quanto segue:
«sulla galleria “La Franca”, in corso di costruzione nell'ambito dei lavori di realizzazione del Quadrilatero Marche-Umbria, – come avevo già comunicato per iscritto e in modo dettagliato alla stessa Boursier – la qualità e la quantità dei materiali utilizzati (calcestruzzo, ferro, centine) risulta ben superiore rispetto a quanto previsto dal progetto esecutivo, e senza alcun aumento dei costi, trattandosi di corrispettivo per lavori “a corpo”. Peraltro, nell'ambito dei protocolli di legalità sottoscritti dalla nostra società Quadrilatero con le prefetture di Macerata e Perugia, sono stati adottati controlli specifici sulla qualità del calcestruzzo condotti dal gruppo Interforze e tesi a garantire la completa tracciabilità ed originalità delle forniture. Già lo scorso anno è stata inoltre effettuata un'indagine georadar su circa il 25 per cento dell'opera, ispezionando complessivamente 240 metri per ciascuna canna. Da tale indagine non è emersa alcuna criticità in merito a sottospessori né a vuoti a tergo dei rivestimenti. Ad ogni buon fine, come previsto dalle procedure Anas in caso di denunce anonime, è stata disposta l'estensione di tali verifiche tramite tecnologia georadar sull'intera galleria e le relative attività sono iniziate già nella giornata di oggi, alla presenza delle telecamere di Report. Quanto all'invito dell'operaio a non “passare” su quel tratto in quanto sarebbe pericoloso, va precisato che l'opera non è stata completata né collaudata e quindi non è ancora aperta al traffico, per cui desta stupore che si dia credito ad affermazioni prive di qualsiasi fondamento e di così enorme gravità»;
poche ore dopo Pietro Ciucci ha deciso di rimettere l'incarico di consigliere e di presidente dell'Anas a partire dall'assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio 2014, nelle mani del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio;
sempre nella trasmissione Tv «Report» erano state segnalate alcune anomalie relative al viadotto di Scorciavacche sulla strada statale Salerno-Agrigento in Sicilia, dove, una volta conclusi i lavori e i collaudi delle strutture viarie, si era verificato il cedimento del rilevato di terra; anche in questa circostanza i telespettatori avevano ascoltato le delucidazioni fornite su questo crollo dai componenti della commissione di collaudo nominati dallo stesso presidente di Anas Pietro Ciucci apparse agli interroganti poco trasparenti e sostanzialmente elusive della questione;
l'operaio intervistato da «Report» sulla galleria «La Franca» aveva dichiarato anche: «Quando c’è da fare dei cubetti per vedere se questo materiale ha delle caratteristiche appropriate e buone, si fa su una macchina, su una sola betoniera»; nell'approfondimento realizzato sempre da «Report» sui controlli di cemento, un operaio, che aveva preso parte in passato a dei lavori relativi a un tratto della strada statale Aurelia, aveva dichiarato: «Ci può essere cemento che non è quel che è... L'università controlla il campione che gli porti, che non è il campione che del cemento che viene. Non sempre, però in dei tratti dove si può risparmiare, si risparmia. Oppure ci sono ferri, acciaio, centine che non sono posizionati a un tot di metri»;
queste rivelazioni non solo lasciano molte perplessità sull'efficacia dei controlli e sulla effettiva regolarità dei materiali utilizzati per opere viarie di tale imponenza e importanza, ma avrebbero giustificato l'interruzione in via cautelativa dei lavori nel tratto sopra citato della galleria «La Franca» –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se ci sia l'interesse a fare chiarezza sulla correttezza dei procedimenti e dei controlli, previsti dalle normative vigenti, e quali siano gli indirizzi del Governo in merito all'opera viaria Quadrilatero, alla luce di quanto emerso, prima della sua apertura al traffico automobilistico prevista per l'inizio del 2016. (5-05328)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05328

  Rispondo congiuntamente in quanto gli atti trattano analogo argomento.
  Come ho già avuto modo di riferire, il Progetto viario Quadrilatero Marche Umbria si sviluppa su una serie di interventi stradali che comportano un investimento complessivo di oltre 2,2 miliardi di euro approvato dal CIPE con delibera n. 13/2004. La galleria La Franca è parte del potenziamento della strada statale 77 Val di Chienti, tratto Foligno-Collesentino. Dal punto di vista tecnico, la galleria si compone di due canne, una per ciascun senso di marcia, con carreggiata composta da due corsie di 3,75 metri con banchina in destra di 1,75 metri e in sinistra di 0,5 metri. La lunghezza della canna nord è pari a 1.052 metri, dei quali 1.018 scavati in sotterraneo e 34 in artificiale. La lunghezza della canna sud è di 1.075 metri, dei quali 1.033 scavati in sotterraneo e 42 in artificiale.
  In merito ai controlli di quantità e qualità, la predetta Quadrilatero evidenzia che trattasi di controlli determinanti ai fini dell'accettazione dei materiali, svolti nel corso della realizzazione della galleria ai sensi delle norme tecniche vigenti. Infatti, nel corso dei lavori sono stati disposti 770 prelievi di calcestruzzo e, a fronte di una resistenza di progetto pari a 37 MPa (megapascal), le prove effettuate hanno dimostrato valori significativamente superiori, fino a 69 MPa, confermando la rispondenza del calcestruzzo posto in opera alle prescrizioni del progetto esecutivo riguardo la resistenza caratteristica. Per la realizzazione della galleria, sono stati impiegati 53.094,50 mc di calcestruzzo, +2.504,22 mc rispetto al volume previsto nel progetto esecutivo, pari al 4,95 per cento in più, come risulta dal registro dei getti di calcestruzzo contenuti nei Dossier Qualità della società.
  Inoltre, nell'ambito dei protocolli di legalità sottoscritti dalla Quadrilatero con le Prefetture di Macerata e Perugia, sono stati adottati controlli specifici sulla qualità del calcestruzzo condotti dal Gruppo Interforze, tesi a garantire la completa tracciabilità e originalità delle forniture. L'alta innovazione in questo settore, introdotta per la prima volta in Italia dal progetto Quadrilatero, riguarda l'impiego di tecnologie (micro-chip) con le quali è possibile monitorare e registrare i dati relativi ai movimenti dei mezzi e ogni informazione su luogo, data, ora e nominativo del confezionatore, fornendo così la certezza che i cubetti non siano stati manipolati.
  Nel corso dei lavori sono stati inoltre disposti 105 prelievi di terne d'acciaio (controllato in stabilimento) da sottoporre alle prove previste dalle «Norme tecniche per le costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008. Risultano valori conformi alla normativa sia della tensione di snervamento che del rapporto di quest'ultima con la tensione di rottura.
  Per la realizzazione della galleria, sono state impiegate 405,50 tonnellate di acciaio, +11,16 tonnellate rispetto al peso previsto nel progetto esecutivo, pari al 2,8 per cento in più, come risulta dal registro degli acciai contenuto nel citato Dossier.
  In relazione alle maggiori quantità di materiali impiegati, la Quadrilatero segnala che, come da contratto, i lavori sono contabilizzati «a corpo» e quindi gli importi forfettari delle singole opere previsti nel progetto esecutivo restano invariati.
  Oltre al calcestruzzo e all'armatura, sono stati sottoposti a prove di controllo, con esito positivo, altri materiali come spritz-beton, centine metalliche e guaine di impermeabilizzazione.
  Oltre ai controlli effettuati in corso d'opera, nel corso del 2013/14 su tutte le gallerie della tratta è stata disposta una indagine integrativa finalizzata alla ulteriore verifica degli spessori e dei volumi di calcestruzzo posto in opera.
  Tale indagine, non obbligatoria in base alle normative vigenti, è stata effettuata con la tecnologia del georadar su circa il 20 per cento di tutte le gallerie naturali (scavo in sotterraneo) del realizzando asse viario al fine di indagare eventuali sottospessori nel rivestimento definitivo.
  In particolare, per la galleria La Franca sono stati ispezionati con tecnologia georadar 240 metri del rivestimento definitivo per ciascuna canna, pari a 4 tratte di 60 metri, circa il 23 per cento della lunghezza. Le risultanze di detti controlli sono state oggetto di valutazione del progettista del Contraente generale e dell'ANAS, in esito alle quali è stato confermato che il rivestimento di calotta presenta spessori conformi rispetto a quelli teorici previsti nel progetto esecutivo approvato.
  A seguito delle segnalazioni anonime divulgate dagli organi di informazione, la Quadrilatero ha esteso tali controlli a tutto lo sviluppo della galleria; il 10 aprile scorso sono stati quindi avviati controlli georadar che hanno riguardato nel complesso cinque punti chiave della galleria (piedritti destra e sinistra, reni destra e sinistra e chiave di calotta) oltre a un adeguato numero di prelievi fisici di calcestruzzo (carotaggi) dalla volta della galleria. I rilievi di campo sono stati completati il successivo 16 maggio e, a partire da tale data, sono cominciate le complesse attività di restituzione e rappresentazione dei dati raccolti.
  Ad esito delle suddette attività, lo scorso 27 maggio la società Quadrilatero ha acquisito la relazione del progettista del Contraente generale dalla quale risulta quanto segue:
   i dati relativi ai maggiori volumi di calcestruzzo impiegati sono stati confermati sulla base delle restituzioni tridimensionali dei rilievi georadar;
   non sono emersi vuoti dietro al rivestimento definitivo;
   per circa il 77 per cento della canna nord e il 68 per cento della canna sud non sono presenti sottospessori significativi del rivestimento definitivo, previsto da progetto in 50 cm;
   nell'ambito dei restanti tratti sono state evidenziate riduzioni di spessore superiori a 5 cm, dei quali complessivamente il 10 per cento circa presenta entità superiore ai 20 cm.

  Nell'ambito di tale 10 per cento e per una quota pari al 3 per cento saranno previsti interventi integrativi, quali ad esempio il placcaggio con lastre di acciaio.
  In particolare, come si evince dalla relazione del progettista, anche in questi ultimi tratti, che rappresentano il 3 per cento del rivestimento complessivo, la problematica statica non coinvolge il breve-medio termine della vita dell'opera. Pertanto saranno effettuati a carico del Contraente generale gli opportuni interventi integrativi puntuali, tali da ripristinare l'efficienza prestazionale del rivestimento nel lungo periodo, prima del collaudo definitivo e dell'apertura al traffico.
  Gli interventi integrativi saranno definiti in dettaglio con una specifica progettazione. Al riguardo la Quadrilatero ha chiesto alla Direzione Lavori di aprire le relative «non conformità» al fine di adeguare l'opera alle specifiche di progetto. Fino alla presa in consegna delle opere da parte della Quadrilatero, ultimate e collaudate, la custodia e la manutenzione delle stesse rimane a carico del Contraente generale, il quale ne sarà comunque garante fino all'approvazione del collaudo, restando a suo esclusivo carico riparazioni, sostituzioni e ripristini per eventuali vizi o difetti costruttivi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

tunnel

operaio

costruzione stradale