ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05318

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 408 del 14/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: COMINELLI MIRIAM
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LACQUANITI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 14/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05318
presentato da
COMINELLI Miriam
testo di
Martedì 14 aprile 2015, seduta n. 408

   COMINELLI e LACQUANITI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   nel luglio 2013 la provincia di Brescia, ha autorizzato una nuova discarica di inerti a Cazzago San Martino presso il bacino estrattivo della Macogna a ridosso della frazione Duomo;
   l'autorizzazione arriva a valle di un lungo contenzioso fra amministrazioni, comitati, cittadini, i circoli locali di SEL e Pd, i quali auspicavano che l'ex cava, che ricopre una superficie di 400 ettari, fosse riqualificata e trasformata in un grande parco sovracomunale (detto della Macogna), nei territori di Rovato e Cazzago;
   la conversione dell'ex cava in parco, fortemente voluta dalle precedenti amministrazioni di Rovato e Cazzago, e da quelle di Berlingo e Travagliato, avrebbe dotato la cittadinanza di un'area verde di cui si sente un grande bisogno, anche a titolo di risarcimento per un territorio già martoriato dalla presenza di tante cave e dal passaggio della Tav e dell'autostrada Brebemi;
   inoltre la discarica si troverebbe a meno di 10 metri da due rogge, i canali usati per l'irrigazione dei campi, provocando il possibile rischio di contaminazione delle falde idriche di superficie;
   stando a quanto si legge nell'autorizzazione che ha validità decennale sono ben 43 le tipologie diverse di rifiuti che potranno essere conferite in discarica, tra cui anime di fonderia, fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci, terre derivate dalla lavorazione delle barbabietole, fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta, rifiuti del trattamento delle scorie, scorie non trattate eccetera;
   va inoltre considerato che la discarica si troverebbe a ridosso della Franciacorta, una delle più importanti e prestigiose zone vinicole d'Italia, patria di uno degli spumanti più rinomati e apprezzati al mondo, marchio DOCG;
   nell'articolo 21 del decreto legislativo n. 228/2001 comma 1 è previsto che, lo Stato, le regioni e gli enti locali tutelano, nell'ambito delle rispettive competenze: la tipicità, la qualità, le caratteristiche alimentari e nutrizionali, nonché le tradizioni rurali di elaborazione dei prodotti agricoli e alimentari a denominazione di origine controllata (DOC), a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG), a denominazione di origine protetta (DOP), a indicazione geografica protetta (IGP) e a indicazione geografica tutelata (IGT). 2. Tale tutela è realizzata, in particolare, con: a) la definizione dei criteri per l'individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, di cui all'articolo 22, comma 3, lettera e), del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, come modificato dall'articolo 3 del decreto legislativo 8 novembre 1997, n. 389, e l'adozione di tutte le misure utili per perseguire gli obiettivi di cui al comma 2 dell'articolo 2 del medesimo decreto legislativo n. 22 del 1997; b) l'adozione dei piani territoriali di coordinamento di cui all'articolo 15, comma 2, della legge 8 giugno 1990, n. 142, e l'individuazione delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti ai sensi dell'articolo 20, comma 1, lettera e), del citato decreto legislativo n. 22 del 1997, come modificato dall'articolo 3 del decreto legislativo n. 389 del 1997;
   appare evidente tale decisione appare in netto contrasto con la necessità di tutelare una zona di grande pregio come la Franciacorta oltre a destare non poche perplessità dal momento che si tratterebbe della sessantottesima discarica presente nel bresciano, un sovraffollamento che talvolta costringe i gestori di discariche di inerti a reperire materiale anche fuori regione –:
   se non intenda verificare possibili rischi di compromissione dell'area della Franciacorta e delle produzioni vitivinicole a marchio DOCG e intervenire per evitare qualunque possibile danno all'immagine del marchio Franciacorta. (5-05318)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

denominazione di origine

rischio sanitario