ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05315

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 407 del 13/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05315
presentato da
PILI Mauro
testo di
Lunedì 13 aprile 2015, seduta n. 407

   PILI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   le Segreterie Regionale e Nazionale dell'Ugl penitenziari hanno richiesto un urgente intervento in merito alla situazione venutasi a creare nella gestione del nuovo carcere di Uta che appare assolutamente pregiudizievole delle corrette relazioni sindacali;
   non è la prima volta che l'Ugl segnala gravi anomalie nel libero esercizio dell'attività sindacale da parte della direzione della casa circondariale di Cagliari Uta, il cui epilogo si è concretizzato nell'allontanamento del dirigente sindacale Manuela Cojana, per ragioni ancora poco chiare;
   il provvedimento di temporaneo allontanamento del dirigente sindacale costituisce un atto grave che rende doveroso un intervento a tutela non solo della dirigente sindacale di cui trattasi, nei confronti della quale si registra una concentrica azione di delegittimazione perpetrata attraverso numerosi, quanto strumentali, rilievi disciplinari, ma anche dell'immagine della stessa organizzazione sindacale;
   è indispensabile il ripristino della tutela del libero esercizio del diritto sindacale che viene quotidianamente attentato e gravemente compromesso dalla condotta ostruzionistica ed illegittima, portata avanti dai vertici dell'Istituto sopracitato che forse, anche al fine di «celare» propri macroscopici errori, nega ed osteggia, attraverso il grado e ruolo ricoperto, ai dirigenti sindacali, lo svolgimento di una trasparente attività, nel rispetto dei diritti riconosciuti dalla legge;
   quanto sta accadendo avvalora il fatto che si tratterebbe di atteggiamenti consumati attraverso il compimento di azioni che il più delle volte possono ritenersi elementi per pre-costituire «ad hoc» situazioni d'incompatibilità ambientale inesistenti, ciò al solo fine di allontanare persone scomode;
   a rendere ancor più invivibile il clima di terrore psicologico creato pretestuosamente dai vertici del complesso penitenziario cagliaritano, pare emergere anche una prassi consolidata all'interno dell'istituto, peraltro accertata direttamente da dirigenti di questa Federazione, consistente nella ricorrente stesura di relazioni «riservate», ove colui che sventuratamente viene «accusato» di fatti di varia natura, non può vedersi garantito il diritto a difendersi compiutamente;
   si delinea un quadro accompagnato da una linea di comando che, sembrerebbe, utilizzare l'azione disciplinare non per sanzionare condotte contrarie ai regolamenti e alle disposizioni impartite, ma verosimilmente a scopi punitivi, sostituendo i principi di probità, lealtà, trasparenza, imparzialità;
   si configurano condotte queste, ingiustificate, integranti ad avviso dell'interrogante il comportamento anti-sindacale di cui all'articolo 28 Statuto dei lavoratori, casi limite tutti questi che, attraverso la presente interrogazione si segnalano al Ministro competente, affinché gli uffici di competenza prendano una volta per tutte le opportune misure dirette a prevenire criticità irreparabili o comunque di «stress da lavoro correlato» connesso alle ingiustizie immotivate e sopra segnalate;
   è indispensabile richiedere la rimozione di tutti gli elementi che costituiscono tale situazione di compromesse relazioni sindacali;
   occorre capire se il provvedimento di controllo operato nei confronti della dirigente di cui trattasi, attraverso un modello appositamente predisposto per la portineria della struttura, venga adottato anche per tutti gli altri dirigenti sindacali ivi in servizio –:
   se non intenda intervenire con urgenza e decisione al fine di ripristinare le prerogative e diritti sindacali continuamente lesi da comportamenti ingiustificati;
   se non ritenga indispensabile un accertamento immediato sulle modalità di esercizio dell'azione disciplinare all'interno del complesso penitenziario di Cagliari, al fine di comprendere quanto le stesse rispettino o meno i parametri indicati dall'ultima circolare in materia, accompagnando tale verifica con un'approfondita indagine sul benessere del personale ivi in servizio;
   se non ritenga di dover fornire specifiche motivazioni circa l'allontanamento temporaneo dalla casa circondariale di Cagliari della dirigente dell'Ugl penitenziari di cui sopra. (5-05315)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fisiologia del lavoro

diritti sindacali

procedura disciplinare