Legislatura: 17Seduta di annuncio: 406 del 10/04/2015
Primo firmatario: DI BENEDETTO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2015 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2015 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2015 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2015 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2015 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2015 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2015
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 10/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 01/07/2015 Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) REPLICA 01/07/2015 Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/04/2015
SOLLECITO IL 05/05/2015
DISCUSSIONE IL 01/07/2015
SVOLTO IL 01/07/2015
CONCLUSO IL 01/07/2015
DI BENEDETTO, LOMBARDI, MARZANA, BRESCIA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA e SIMONE VALENTE. —
Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo
. — Per sapere – premesso che:
l'area denominata «Muro dei Francesi», sita nel comune di Ciampino, alle porte di Roma, costituisce un sito di interesse storico–artistico e archeologico di grande pregio. Al suo interno sono presenti il portale d'ingresso denominato «Marcandreola», una chiesa seicentesca, i due casali «della Marcandreola», costruiti su strutture murarie di epoca romana;
nell'ottobre del 2013, infatti, il sito è stato inserito nella lista «Watch» del World Monuments Fund e precisamente tra i 67 siti culturali del mondo a rischio di degrado e da salvaguardare per le generazioni future;
l'area in questione è nata come zona agricola ma nel 2006 l'amministrazione comunale di Ciampino ha approvato una variante al Piano regolatore generale, ivi individuando la sede per l'edilizia convenzionata, ai sensi della legge n. 167 del 1962;
nel 2009 la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del comune di Roma ha emanato un provvedimento di tutela diretta avente ad oggetto il bene denominato «Muro dei Francesi», oltre che un vincolo di tutela indiretta per salvaguardare tutta l'area di rispetto, ai sensi dell'articolo 45 del decreto legislativo 42 del 2004;
avverso tale provvedimento (del 20 novembre 2013), il comune di Ciampino, nonché le cooperative partecipanti al piano di edilizia residenziale pubblica, hanno presentato ricorso al TAR Lazio, che con sentenza n. 00185/2015, per carenza di motivazione in relazione alle osservazioni dedotte nel procedimento, ha annullato lo stesso provvedimento;
il Ministro era stato già interrogato sulla vicende che hanno interessato il sito, con interrogazione a risposta orale n. 3-01327, nella seduta n. 334 del 21 ottobre 2014, dalla senatrice Michela Montevecchi ma, alla luce della recente pronuncia del giudice amministrativo, sorge l'opportunità che la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, e Viterbo provveda con nuovo vincolo paesaggistico, che contempli quanto disposto dalla Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici del Lazio n. 126/2013 in combinato con la recente sentenza amministrativa;
l'articolo 9 della Costituzione, secondo comma, dispone che la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio artistico e storico della nazione;
l'articolo 4 dello statuto del comune di Ciampino dispone la promozione di tutte le iniziative necessarie alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale del proprio territorio;
l'articolo 1 comma 2, del decreto legislativo n. 42 del 2004, sancisce che la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura;
a parere degli interroganti è necessario dare completamento alla tutela di tutta l'area di rispetto del bene denominato «Muro dei Francesi», tramite vincolo di tutela indiretta;
tale tutela era già stata riconosciuta ed attuata dalla Soprintendenza competente con decreto del 20 novembre 2013;
tale provvedimento è stato annullato dal giudice amministrativo per carenza di motivazione ma non per motivi di merito. Tale tipo di censura, infatti, si può limitare esclusivamente ad un sindacato di tipo estrinseco, relativo ai vizi del procedimento, al difetto di motivazione, illogicità o irragionevolezza manifesta, o errore di fatto. Ciò in quanto le valutazioni relative al pregio storico-culturale-artistico, poste a fondamento della determinazione vincolistica indiretta, sono espressioni di discrezionalità tecnica che competono esclusivamente alla soprintendenza competente;
la sentenza del TAR Lazio è stata depositata in data 8 gennaio 2015, e, ad oggi, l'amministrazione non si è ancora pronunciata riguardo ad un nuovo vincolo di tutela indiretta –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti in premessa;
se la soprintendenza non ritenga di doversi pronunciare per poter dare rinnovata e completa tutela all'area in questione;
se si ravvisino ragioni ostative al nuovo provvedimento. (5-05308)
Mi riferisco all'interrogazione parlamentare dell'Onorevole Di Benedetto e di altri colleghi parlamentari, in merito alla tutela cosiddetta «indiretta» del sito storico denominato «Portale seicentesco e Mura dei Francesi» in comune di Ciampino.
Il sito, oggetto di indagini archeologiche già nell'Ottocento, è stato dichiarato di interesse storico artistico, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo n. 42 del 2004, con decreto del 15 giugno 2009. Al fine di tutelare maggiormente il sito l'Amministrazione ha adottato, a norma dell'articolo 45 del Codice dei beni culturali, con decreto del 20 novembre 2013, prescrizioni di tutela indiretta delimitando un'area di rispetto del bene culturale, suddivisa in tre fasce, ciascuna con prescrizioni via via più stringenti, fino all'inedificabilità, in prossimità del sito. Tali prescrizioni sono immediatamente precettive e devono essere recepite nei regolamenti edilizi e negli strumenti urbanistici.
Il TAR del Lazio, con sentenza n. 185/2015, ha annullato tale ultimo provvedimento, ritenendo non specificatamente valutate dall'amministrazione le osservazioni, presentate nel corso del procedimento ex articolo 45, dalle cooperative edilizie ricorrenti, in considerazione dell'interesse del quale le stesse erano portatrici relativamente all'attuazione di un piano di edilizia residenziale pubblica. Il TAR ha fatto salve le ulteriori valutazioni dell'amministrazione, alla quale spetta di rideterminarsi alla luce delle normae agendi esplicitate.
Come enunciato dal Tribunale Amministrativo succitato, pur essendo le prescrizioni di tutela indiretta caratterizzate da notevole discrezionalità sia di contenuto, comprendendo ogni misura idonea allo scopo, sia di spazio, tuttavia le stesse vanno contemperate in relazione al sacrificio imposto al proprietario secondo criteri di congruenza, ragionevolezza e proporzionalità.
A seguito della sentenza l'amministrazione si è immediatamente attivata al fine di sollecitare gli uffici periferici a provvedere, ognuno per quanto di competenza, agli adempimenti necessari per l'adozione di un nuovo provvedimento di tutela indiretta, emendato dai vizi formali rilevati dal Tribunale, richiamando l'urgenza di riavviare il procedimento per evitare compromissioni all'area interessata.
Il Segretariato regionale ha manifestato la volontà di esaminare la questione quanto prima in sede di convocazione della Commissione regionale per il patrimonio culturale, competente all'adozione del provvedimento ai sensi del nuovo regolamento di organizzazione del Ministero disposto con il DPCM n. 171 del 2014.
La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, titolare dell'istruttoria, sta provvedendo ai necessari accertamenti e approfondimenti documentali, consistenti in cartografie storiche e documentazione d'archivio, al fine di avviare il procedimento di apposizione del vincolo indiretto in termini tali da contemperare – come prescritto dal TAR – le esigenze di tutela con le legittime posizioni soggettive dei privati interessati.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica culturale
protezione del paesaggio
patrimonio culturale