ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05289

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 405 del 09/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/04/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/04/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 23/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/04/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05289
presentato da
MURA Romina
testo di
Giovedì 9 aprile 2015, seduta n. 405

   MURA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   a seguito della trattativa Stato-regione promossa a suo tempo dalla giunta regionale della Sardegna in materia di entrate, il Parlamento ha approvato la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), nella quale, al comma 837 dell'articolo 1, è stabilito: «Alla regione Sardegna sono trasferite le funzioni relative al trasporto pubblico locale (Ferrovie Sardegna Meridionale) e le funzioni relative alla continuità territoriale»;
   il comma 840 precisa inoltre che «per gli anni 2007, 2008, 2009 gli oneri relativi alle funzioni trasferite di cui al comma 837 rimangono a carico dello Stato». Nulla, pertanto, è dovuto dallo Stato per gli oneri della continuità territoriale oltre il 2009;
   tale clausola è penalizzante per la Sardegna, in quanto lo Stato dovrebbe farsi carico del superamento delle condizioni di squilibrio tra le regioni e porre le stesse condizioni di pari opportunità;
   la regione autonoma Sardegna, come dimostra la recente manovra finanziaria, non dispone di risorse in grado di affrontare il tema della continuità;
   al momento, non è neppure possibile contare sull'Unione europea, nonostante le indicazioni dell'articolo 174 del Trattato di Lisbona, quanto precisato nella risoluzione del parlamento europeo del 12 giugno del 2013 sulla politica regionale nel quadro di aiuti più ampi e la volontà espressa dal Consiglio europeo secondo il quale «le regioni ultraperiferiche e le regioni settentrionali a bassa densità di popolazione di livello nuts 2 beneficeranno di una dotazione supplementare speciale con un'intensità dell'aiuto di 30 euro per abitante e per anno. Essa sarà distribuita per regione e Stato membro in proporzione alla popolazione totale di tali regioni. Occorre tenere conto anche della situazione particolare delle regioni insulari»;
   sino a quando l'Unione europea non individuerà con chiarezza quali regioni debbano essere considerate insulari e non stabilirà misure concrete di riequilibrio, la Sardegna continuerà a vivere una condizione di particolare svantaggio, soprattutto in materia di trasporti e, conseguentemente, in un segmento produttivo fondamentale come quello agricolo –:
   quali iniziative intendano assumere affinché la condizione di insularità della Sardegna venga riconosciuta da parte dell'Unione europea;
   se non ritengano doveroso riaprire un confronto con la regione autonoma della Sardegna affinché siano posti a carico dello Stato tutti gli oneri relativi alla continuità territoriale e quelli relativi al trasporto pubblico locale e si perfezioni il riconoscimento effettivo degli svantaggi geografici e naturali legati all'insularità che pesano sull'isola in sede di programmazione di numerosi interventi in materia di trasporti. (5-05289)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

approvazione della legge

politica regionale

regione periferica