Legislatura: 17Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 08/04/2015
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/04/2015
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2015
RIZZETTO. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
si apprendono dalla stampa le dichiarazioni dell'ex amministratore del gruppo Bernardi, il quale afferma che a causa di un'illegittima multa di Equitalia per un importo di 200 milioni di euro, che ha determinato un considerevole ammanco in bilancio, la società adesso si trova in amministrazione straordinaria;
la sentenza della Commissione tributaria di Napoli ha annullato la cartella di Equitalia da 200 milioni di euro, a causa della quale il gruppo ha perso un'importante fornitura accordata con Coin e, di conseguenza, è fallito anche il piano di salvataggio dell'azienda che avrebbe garantito il lavoro agli oltre 200 dipendenti di Bernardi;
in pratica, quindi, sembra che il gruppo Bernardi a causa di una multa illegittima sia andato in rovina. A quanto è dato sapere, lo stesso aveva stipulato con Coin un accordo di fornitura molto vantaggioso che avrebbe permesso di risollevare le sorti del gruppo. Tuttavia, il predetto accordo è stato annullato poiché è sopraggiunto il provvedimento di Equitalia;
ciò che sembra paradossale è che, prima di chiudere l'accordo, Coin aveva ottenuto dal fisco un certificato che garantiva la mancanza di pendenze pregresse del gruppo Bernardi; difatti, lo stesso non era a conoscenza della multa in questione;
le ripercussioni più gravi sono state determinate dal pignoramento presso terzi per 199 milioni di euro eseguito a Coin, poiché quest'ultima ha poi bloccato la fornitura delle merce e anche le banche hanno negato ogni sostegno;
sembra dunque che l'illegittima multa di Equitalia, poi annullata dalla Commissione tributaria, abbia compromesso definitivamente l'attività d'impresa del gruppo Bernardi, facendo venir meno ben 200 posti di lavoro;
si ritiene necessario che il Governo adotti, urgentemente, iniziative in merito alla condotta di Equitalia poiché è palese che vicende come quella descritta non possono accadere in danno ad una attività d'impresa e dei suoi dipendenti. Tra l'altro, ciò anche a prescindere dalla legittimità o meno del provvedimento di riscossione, poiché le tempistiche di notifica e le procedure non dovrebbero consentire che nel tempo una multa arrivi, come nel caso in questione, ad importi sconsiderati tra sanzioni e interessi, a causa della mancata conoscenza;
è ormai noto che Equitalia, società a totale controllo pubblico, troppo spesso proceda alla riscossione di tributi con metodi che, sia nella forma che nel merito, recano grave danno ai contribuenti. Sul punto, non è più ammissibile che il Governo non adotti concreti provvedimenti per escludere la possibilità che si verifichino tali condotte illegittime e non è accettabile che Equitalia ritenga di non avere responsabilità, in casi come quello che ha riguardato il gruppo Bernardi, poiché è mera esecutrice di un incarico dell'Agenzia delle entrate –:
quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato in merito ai fatti di cui in premessa;
se e quali iniziative intenda adottare il Ministro affinché l'operato di Equitalia non determini danni come quelli descritti in premessa, anche riformando il ruolo e le procedure di tale concessionario, prendendo atto che troppo spesso tale ente di riscossione con la propria condotta ha cagionato seri danni ai destinatari dei propri provvedimenti. (5-05263)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):ammenda
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