ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05261

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 08/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 08/04/2015
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 08/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 08/04/2015
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 08/04/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 07/08/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05261
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 8 aprile 2015, seduta n. 404

   RIZZETTO, PRODANI e PASTORELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   si è appreso dello sciopero presso la sede triestina di Alcatel-Lucent Italia proclamato dalle rappresentanze sindacali unitarie di Fiom e Uilm poiché si teme una cessione del sito produttivo di Trieste, che occupa ben 850 persone (di cui 400 interinali), alle quali si aggiunge un indotto costituito dal personale dei servizi aziendali e che, sul piano produttivo, coinvolge altresì la Mw-Fep di Ronchi dei Legionari;
   a riguardo, ad oggi, la direzione di Alcatel-Lucent Italia non ha smentito la possibilità di cessione;
   si fa presente che, il sito in questione ricopre un ruolo strategico per il business dell'impresa, poiché produce tecnologie ottiche a livello mondiale con un altissimo livello di competenze specialistiche;
   secondo le rappresentanze sindacali unitarie sembra siano interessati all'acquisto dello stabilimento di Trieste due multinazionali statunitensi, Jabil e Flextronic, che operano nella produzione di componenti elettronici, che hanno i propri siti in Paesi in cui il costo del lavoro è molto più basso che in Italia. Pertanto, è forte la preoccupazione rispetto al futuro dei lavoratori dello stabilimento triestino, in quanto, queste due multinazionali sono note per aver già chiuso diversi siti produttivi, delocalizzando le attività e licenziando i lavoratori italiani;
   i sindacati ritengono, infatti, che le due multinazionali non hanno alcun interesse a mantenere la produzione in Italia, né sono intenzionate a portare nel nostro Paese nuove lavorazioni;
   si ricorda che, solo pochi mesi fa nel piano industriale firmato presso il Ministero dello sviluppo economico, lo stabilimento di Trieste è stato dichiarato strategico dalla proprietà dell'azienda, e, come tale, al centro della struttura produttiva;
   si ritiene, che vi siano fondati motivi per temere che un'eventuale vendita del sito produttivo di Trieste comporterebbe il concreto rischio, sia nel breve che nel lungo periodo, di uno smantellamento delle attività produttive, da delocalizzare in Paesi con basso costo del lavoro dove le due multinazionali americane hanno già i propri impianti. Ciò costituirebbe un grave danno per il territorio interessato, nonché per l'intero Paese; si ribadisce, infatti, che lo stabilimento in questione – fra dipendenti, lavoratori interinali e indotto (logistica, servizi e produzioni alla Mw-Fep di Ronchi dei Legionari, che a sua volta occupa circa 400 persone) dà lavoro a più di 850 famiglie;
   Alcatel-Lucent di Trieste è una delle più grandi aziende del territorio, un territorio che già versa in una profonda crisi occupazionale. Dunque, oltre al danno economico per la perdita del sito, sarebbe gravemente difficoltoso riassorbire gli ulteriori disoccupati che si determinerebbero con la cessione;
   si ritiene, quindi, sia necessario un intervento istituzionale affinché la proprietà chiarisca le proprie intenzioni sul destino del sito di Trieste, contrastando un'eventuale cessione al fine di salvaguardare più di 850 lavoratori, considerando anche l'indotto costituito dal personale dei servizi aziendali e che, sul piano produttivo, coinvolge la Mw-Fep di Ronchi dei Legionari –:
   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato in merito ai fatti di cui in premessa;
   se sia intenzione del Ministro convocare, urgentemente, un tavolo di concertazione con le parti sociali affinché si chiarisca la volontà della proprietà aziendale, adottando di conseguenza le opportune iniziative per scongiurare una possibile cessione del sito, che comporterebbe un grave danno ai lavoratori ed alle loro famiglie. (5-05261)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

conseguenza economica

impresa multinazionale