ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05248

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01412
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05248
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Mercoledì 8 aprile 2015, seduta n. 404

   OLIVERIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   risulta da notizie stampa riportate sul quotidiano La Repubblica del 22 ottobre che le api sono sempre più a rischio. Gli insetticidi stanno creando lo spopolamento degli alveari, colpendo duramente i produttori del miele;
   l'allarme è stato lanciato dalle associazioni nazionali degli apicoltori Conapi e Unaapi che insieme a legacoop Agroalimentare ha o chiesto alle istituzioni di intervenire affinché siano prese efficaci misure;
   la sopravvivenza e la produttività delle api risulta minacciata dalle condizioni meteo e dai potentissimi insetticidi irresponsabilmente autorizzati e irrorati copiosamente nelle nostre campagne, le stesse sostanze invece sono vietate in Francia e in Germania;
   l'eliminazione dell'utilizzo di tali sostanze, affermano gli apicoltori, rappresenta un primo passo per tutelate la salute delle api e per salvaguardare la loro attività di impollinazione, un servizio vitale per la produzione di cibo e per l'ecosistema;
   le evidenze scientifiche sulle conseguenze dei pesticidi più dannosi per le api sono note;
   il fenomeno della moria delle api è recente, ma ormai ben noto ed ha determinato per i 12 mila apicoltori sparsi nel nostro paese, che hanno fatto delle api una vera attività commerciale, un notevole crollo delle quantità di miele prodotto, in particolare quello di acacia e castagno provocando come conseguenza un aumento dei prezzi, tra il 20 e il 30 per cento;
   risulta ancora difficile fare una stima dei danni in un settore che, secondo le associazioni di apicoltori, conta oltre 11 milioni di alveari censiti e produce circa 23 mila tonnellate di miele, per un valore di 20,6 milioni di euro;
   il perdurare di tale situazione, denunciano gli apicoltori, determinerà come conseguenza, nell'immediato futuro, la pressoché totale scomparsa della produzione di miele locale, considerato tra i migliori d'Europa –:
   se i Ministri interrogati, anche alla luce dei recenti studi scientifici sulla moria delle api, intendano assumere iniziative per sospendere l'uso dei pesticidi nocivi per le api, a partire dalle sostanze più pericolose attualmente autorizzate;
   se i Ministri interrogati, attraverso l'adozione di piani d'azione e di sostegno nazionali intendano sostenere politiche agricole che apportino benefici al servizio di impollinazione all'interno dei sistemi agricoli, valutando l'opportunità di aumentare i finanziamenti per la ricerca, lo sviluppo e l'applicazione di pratiche agricole ecologiche che valorizzino la biodiversità agraria. (5-05248)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 aprile 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-05248

  A seguito dell'aumento dei fenomeni della mortalità delle api avvenuto nel 2008, risulta che il Ministero della salute, in virtù del principio di precauzione, dal mese di settembre dello stesso anno ha sospeso l'autorizzazione all'impiego di Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid nella concia della semente di mais, in quanto si ipotizzava un nesso tra il loro utilizzo e lo spopolamento degli alveari.
  Della questione, si è discusso a suo tempo anche negli altri Paesi europei, tanto da indurre la Commissione europea a chiedere un parere dell’European Food Safety Authority (EFSA) che, il 16 gennaio 2013, ha confermato uno stretto legame tra l'uso di alcune formulazioni dei prodotti in questione e la mortalità degli apiari. Per altre formulazioni, invece, le cause dirette non sono state confermate.
  Successivamente, la Commissione europea ha adottato il Regolamento di esecuzione (UE) n. 485 del 2013 del 24 maggio 2013 (inerente le condizioni di approvazione delle sostanze attive Clothianidin, Tiametoxam e Imidacloprid) che, nel vietare l'uso e la vendita di sementi conciate con prodotti fitosanitari contenenti tali sostanze attive, consente di effettuare i trattamenti fogliari solo in fase di post fioritura.
  Occorre tuttavia tener presente che le nuove Linee guida redatte dall'EFSA per la valutazione del rischio di tutti i prodotti fitosanitari proprio nei confronti delle api, in corso di definizione, risultano essere di maggior garanzia per la salvaguardia dell'ambiente e, una volta approvate, introdurranno nuovi aspetti nella valutazione del rischio finora non considerati dalle Linee guida precedenti.
  Ricordo che, con decreto interministeriale del 22 gennaio 2014, è stato adottato il Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che oltre a prevedere soluzioni migliorative per ridurre l'impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extra agricole frequentate dalla popolazione, si propone anche di:
   a) ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità;
   b) promuovere l'applicazione della difesa integrata, dell'agricoltura biologica e di altri approcci alternativi;
   c) proteggere gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e la popolazione interessata;
   d) tutelare i consumatori;
   e) salvaguardare l'ambiente acquatico e le acque potabili;
   f) conservare la biodiversità e tutelare gli ecosistemi.

  Per il raggiungimento dei citati obiettivi il Piano, in via prioritaria, si propone, tra l'altro, di prevedere la difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari delle colture agrarie, al fine di salvaguardare un alto livello di biodiversità e la protezione delle avversità biotiche delle piante, privilegiando le opportune tecniche agronomiche e di incrementare le superfici agrarie condotte con il metodo dell'agricoltura biologica e della difesa integrata volontaria.
  Sempre a seguito del rilevamento dei fenomeni di mortalità delle api nel 2008, è stato avviato un programma biennale di ricerca, denominato APENET, successivamente confermato ed ampliato nel progetto BEENET, coordinato dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), che istituendo una rete di monitoraggio permanente permettesse di monitorare lo stato di salute degli alveari sul territorio, valutare gli effetti dei prodotti fitosanitari ed approfondire le problematiche collegate alle patologie delle api, individuare i fattori coinvolti nella sindrome del collasso della colonia, definire eventuali modifiche strutturali delle seminatrici per ridurre al minimo la polverosità in fase di semina nonché monitorare gli aspetti agronomico produttivi degli alveari.
  Ogni modulo, formato da cinque apiari con 10 alveari ognuno, è gestito da un referente che ha il compito di effettuare in 4 periodi dell'anno i rilievi ed i campionamenti, in relazione allo stato di salute delle api.
  La funzione della rete di monitoraggio è raccogliere informazioni sullo stato di salute delle famiglie di api che compongono i singoli moduli di rilevamento, attraverso periodiche analisi di laboratorio su diverse matrici.
  Oltre alle analisi di routine, in caso di eventi anomali di mortalità è previsto che vengano effettuate visite supplementari con relativa raccolta di campioni.
  I risultati di tale progetto di ricerca sono stati inviati al Ministero della salute al fine di fornire elementi scientifici sufficienti per definire eventuali provvedimenti necessari da adottare in merito ai fenomeni di mortalità delle api.
  Nell'ambito del progetto BEENET è inoltre previsto un comitato tecnico, i referenti centrali, i rappresentanti delle associazioni di apicoltori coinvolte e i referenti del sistema informativo che si riunisce ogni 3 mesi per esaminare lo stato di avanzamento della rete e del sistema informativo e produrre bollettini periodici.
  Ricordo che con decreto 11 agosto 2014 del Ministero della salute di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è stato approvato il manuale operativo per la gestione dell'anagrafe apistica nazionale, la cui implementazione potrà essere utile anche ai fini del monitoraggio dei fenomeni di moria delle api.
  Aggiungo infine che siamo impegnati in un'azione più complessiva di valorizzazione del comparto apistico, mediante il rafforzamento degli strumenti già in atto in base alla legge n. 313 del 2004, azione che andrà a sostenere la sopravvivenza e la produttività delle api, proprio in virtù della rilevanza del loro ruolo, non solo produttivo ma anche ambientale, oltre che per la preziosa attività di impollinazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

apicoltura

benessere degli animali

ricerca e sviluppo