ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 01/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 01/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05238
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   FEDRIGA e SIMONETTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   è notizia pubblicata su Il Piccolo del 24 marzo 2015 quella del voto unanime da parte di operai, impiegati e dirigenti tecnici della De Franceschi spa di Monfalcone di istituire un'assemblea permanente all'interno dell'azienda;
   la De Franceschi spa, si ricorda, società leader in Italia nella macinazione del mais, fondata nel 1966 dall'omonima famiglia, ha chiuso il 2014 con un passivo di oltre 5 milioni di euro, cifra inferiore al capitale sociale;
   dal luglio 2014 i lavoratori hanno aderito ai contratti di solidarietà e nell'ultimo periodo si è verificato un massiccio ricorso ai contratti di solidarietà;
   la protesta è contro la proposta della proprietà – emersa in sede di Confindustria il 23 marzo 2015 e prospettata dai sindacati ai lavoratori dell'azienda – di «svuotare» la fabbrica, ponendo 50 dipendenti in mobilità e mantenendo solo 7 dipendenti al banchinamento, i quali però perderebbero scatti, superminimi, rimanendo solo con lo stipendio da contratto collettivo nazionale, senza integrativo e senza prospettive di continuità;
   i sindacati presenti al tavolo di Confindustria hanno dichiarato irricevibile la proposta della proprietà, considerato il licenziamento di ben 50 lavoratori ed il demansionamento degli altri sette, «che di fatto resterebbero in azienda solo a parcheggiare le eventuali navi in banchina»;
   circolano voci di probabili acquirenti, in particolare di un grande gruppo nel business della macinazione, essendo l'azienda molto appetibile: molini tra i più grandi d'Europa; attracco di navi; ferrovia che entra direttamente in banchina; deposito doganale privato con procedure doganali domiciliate –:
   se e quali iniziative di propria competenza, anche in termini di moral suasion, il Governo intenda adottare a salvaguardia dei posti di lavoro e, al contempo, garantire la permanenza sul territorio di una storica azienda;
   se non ritenga opportuno aprire con urgenza un tavolo di concertazione, con la partecipazione della proprietà, dell'eventuale gruppo interessato a subentrare, dei sindacati e della regione Friuli Venezia Giulia, per addivenire ad una soluzione delle crisi che soddisfi tutte le esigenze e garantisca una tutela lavorativa ai 57 lavoratori. (5-05238)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

sindacato