ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05170

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 400 del 26/03/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/04628
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05170
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 26 marzo 2015, seduta n. 400

   CIPRINI e GALLINELLA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 32 della Costituzione tutela il diritto alla salute come bene assoluto e diritto inviolabile;
   il legislatore con la legge istitutiva del sistema sanitario nazionale (legge n. 833 del 1978) ha previsto le modalità di attuazione da parte delle strutture pubbliche dei servizi sanitari diretti al soddisfacimento della richiesta da parte del cittadino;
   per garantire il fondamentale diritto alla salute, essenziale importanza riveste non soltanto la cura dei pazienti ma anche la prevenzione delle malattie e dei fattori di rischio di eventuali «ricadute» o cosiddette «recidive» attraverso gli strumenti dello screening preventivo e di controllo che devono avvenire in tempi ragionevoli con le liste di attesa presenti nelle strutture sanitarie;
   recentemente in Umbria sempre più spesso vengono denunciati sulla stampa locale criticità in merito ai tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie (anche per visite di controllo di routine o per alcune visite specialistiche collegate a comuni patologie cardio-vascolari) e di accesso alle cure richieste dal cittadino-paziente (liste di attesa);
   il Giornale dell'Umbria del 16 aprile 2014 ha raccolto la denuncia di una donna perugina che, dopo aver ricevuto la comunicazione di una diagnosi di noduli al seno, si è rivolta al centro unico di prenotazione dell'Ausl di Perugia per richiedere una mammografia di controllo; alla stessa è stato detto che il primo posto disponibile è per l'agosto del 2015 a Castiglione del Lago (PG); per fare il medesimo esame a Perugia avrebbe dovuto attendere addirittura a dicembre 2015, circa un anno dopo il tempo massimo;
   anche il Corriere dell'Umbria del 16 aprile 2014 ha raccolto la denuncia di una lettrice perugina che chiesto la prenotazione di una visita sanitaria per un «ecocuore» (tecnicamente un ecocardiogramma) di controllo e ha ottenuto la visita per dicembre 2014 (tra ben otto mesi);
   la lettrice del Corriere conclude spiegando che «È naturale così che chi ha la possibilità economica si rivolge ai privati»;
   a tal proposito il recente atto di indirizzo approvato dalla giunta regionale umbra prevede che la Attività libero professionale intramuraria «non deve essere concorrenziale nei confronti del sistema sanitario nazionale» e «non può essere utilizzata come strumento per la riduzione delle liste d'attesa» (Corriere dell'Umbria del 16 aprile 2014);
   altre fonti giornalistiche (Il Messaggero Umbria del 13 febbraio 2014 e del 6 aprile 2014) riferiscono di liste di attesa, sia in ospedale che all'Usl Umbria 2, che vanno da sei mesi a un anno: si parla di liste bloccate e attese per una visita specialistica «che farebbero perdere la pazienza anche al biblico Giobbe con ripercussioni sempre più pesanti sui pazienti» (Il Messaggero Umbria del 6 aprile 2014);
   alcuni cittadini umbri si trovano nelle condizioni di doversi spostare per ottenere la prestazione sanitaria richiesta con aggravio di costi ovvero c’è il rischio concreto che alcuni cittadini addirittura rinuncino alla prestazione;
   il problema delle liste di attesa e di accesso alle cure in tempi ragionevoli è di particolare importanza non solo per garantire il diritto di cura del cittadino ma anche perché, con l'entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della direttiva europea n. 2011/24/UE, è possibile che si verifichino fenomeni di «mobilità sanitaria» verso Paesi dell'Unione europea da parte di cittadini italiani che non riescono ad ottenere i servizi sanitari richiesti, anche a causa delle lunghe liste di attesa con conseguente perdita di qualità del sistema sanitario italiano –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei dati aggiornati, sui tempi di attesa delle prestazioni sanitarie erogate dal sistema sanitario, in particolare con riferimento alla regione Umbria, prestazioni per le quali sono previsti tempi massimi operativi in relazione alle classi di priorità assegnate ed, in particolare, dei dati aggiornati sui tempi di attesa per gli esami di controllo e preventivi non classificati tra quelli d'urgenza e si intenda assumere iniziative per renderli pubblici;
   se il Ministro intenda effettuare un apposito monitoraggio delle liste di attesa, incluse quelle della regione Umbria, al fine del loro contenimento e quali iniziative abbia adottato o quali misure urgenti di competenza intenda adottare per ridurre le criticità delle liste di attesa a garanzia del sistema sanitario e del diritto di accesso alle cure in tempi ragionevoli.
(5-05170)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

prevenzione delle malattie

sistema sanitario