ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05157

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 399 del 25/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 25/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 25/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/03/2015
Stato iter:
26/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/03/2015
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 26/03/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 26/03/2015
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/03/2015

SVOLTO IL 26/03/2015

CONCLUSO IL 26/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05157
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo di
Mercoledì 25 marzo 2015, seduta n. 399

   MATARRESE e D'AGOSTINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   sono ormai numerosi gli articoli di stampa che denunciano la presenza sempre più frequente in diverse zone della regione Puglia di discariche abusive nelle quali sono stati interrati rifiuti tossici di varia natura;
   i ritrovamenti avvenuti nel tempo lasciano presupporre un quadro di inquinamento del territorio pugliese allarmante poiché sembrerebbe che, in più punti e da anni, siano stati sotterrati rifiuti tossici che sono causa di conseguenze disastrose per il sottosuolo, per l'ambiente e soprattutto per la salute della popolazione residente;
   dal 2006 ad oggi, infatti, sono molteplici le inchieste sullo smaltimento illegale di rifiuti in Puglia: le operazioni «Rabbit, Veleno, Black River, sulla megadiscarica che ha deviato il percorso del fiume Cervaro, Black Wear, sui rifiuti tessili bruciati e sotterrati» sono solo alcune delle più note e recenti;
   l'ultimo grave ritrovamento risale al 6 marzo 2015 e riguarda un'area probabilmente superiore ai due ettari a Bari, in località Santa Fara, sotto la quale sembrerebbe sia stata interrata una notevole quantità di rifiuti speciali e di amianto frantumato. La zona individuata e sequestrata dalla procura di Bari è vicina all'Ipercoop di Santa Caterina, al ripetitore Rai, al centro sportivo Angiulli;
   secondo quanto si evince dalle cronache e in base alle prime verifiche effettuate nel corso delle indagini, i rifiuti e l'amianto frantumato potrebbero essere stati sotterrati nella zona di Santa Fara circa dieci anni fa e in un periodo di tempo così lungo potrebbero aver causato non solo l'inquinamento dei terreni ma probabilmente anche delle falde acquifere e la contaminazione potrebbe essersi estesa anche ai terreni adiacenti;
   un recente rinvenimento di rifiuti tossici di vario genere in provincia di Bari è stato portato a termine dal Corpo forestale dello Stato (comando di Cassano delle Murge) a gennaio scorso. Nell'ambito delle indagini della direzione distrettuale antimafia di Bari sul fenomeno di interramento di rifiuti, gli uomini della forestale hanno rinvenuto amianto in uno dei versanti del torrente Picone in territorio di Sannicandro;
   già nel maggio del 2014, furono rinvenute circa cinquecentomila tonnellate di rifiuti di vario genere sotterrati nelle campagne di Ordona, in Provincia di Foggia e secondo le notizie di stampa le stesse indagini portarono alla individuazione di altri rifiuti illegalmente sotterrati anche nelle province della BAT –:
   se non intenda, per quanto di competenza, effettuare un monitoraggio dell'area ed una mappatura delle zone potenzialmente inquinate, anche attraverso le analisi delle falde acquifere interessate e se la rilevante presenza di amianto nell'area sia stata oggetto di interventi al fine di evitare rischi per la salute e per l'ambiente. (5-05157)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05157

  Sulla base degli elementi acquisiti dall'ARPA Puglia e dal Corpo Forestale dello Stato, si rappresenta quanto segue.
  Tra le attività istituzionali svolte dall'ARPA Puglia vi è il monitoraggio dei siti contaminati, nonché il censimento degli stessi da sottoporre a procedimento di bonifica e il monitoraggio delle acque sotterranee. È stato al proposito riferito che al 31 dicembre 2014, i siti censiti nella regione Puglia per la sottoposizione a bonifica risultavano essere complessivamente 415.
  Con l'Accordo di Programma Quadro sottoscritto il 9 marzo 2007 fra Regione Puglia, Arpa Puglia Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato e CNR, al fine di coordinare e potenziare le attività di controllo e monitoraggio dell'intero territorio regionale di tutte le attività illecite di abbandono dei rifiuti, l'ARPA Puglia interviene nelle attività di controllo, attraverso sopralluoghi in sito, indagini analitiche e verifica dei livelli di contaminazione e delle concentrazioni di rischio dei siti inquinati individuati.
  La rilevazione di un evento potenzialmente in grado di contaminare un sito, comporta che il responsabile dell'inquinamento entro 24 ore deve mettere in opera le necessarie misure di prevenzione e ne dà immediata comunicazione a Comune, Provincia e Regione.
  Ad oggi, il monitoraggio ambientale, ha permesso di rilevare complessivamente 3177 siti contaminati.
  Anche il Corpo Forestale dello Stato ha individuato rifiuti speciali e amianto frantumato, in una vasta area in località Santa Fara del Comune di Bari. Il materiale era tombato in una superficie di circa due ettari. Le indagini sono tuttora in corso e coperti dal segreto istruttorio.
  Per quanto attiene la vicenda dello smaltimento illecito di rifiuti sul sito nel Comune di Ordona, consta che la Regione Puglia abbia indetto un incontro il 28 aprile 2014. Nell'occasione L'ARPA Puglia ha fornito il proprio contributo sul piano di indagine preliminare redatto dal CNR-IRSA di Bari in ordine al numero delle aliquote di campioni da prelevare ed alle metodiche da applicare per i campionamenti. Tale lavoro è propedeutico per meglio indirizzare gli interventi futuri.
  Il Ministero dell'Ambiente segue con attenzione la vicenda segnalata e non mancherà di fornire il proprio apporto, se richiesto, agli enti territoriali e locali interessati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discarica abusiva

inquinamento del suolo

rifiuti