ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05104

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 397 del 23/03/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/06174
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05104
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Lunedì 23 marzo 2015, seduta n. 397

   CIPRINI e GALLINELLA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la cooperativa sociale AIDAS di Terni occupava circa 170 – 180 persone tra soci lavoratori e dipendenti;
   la AIDAS ha fatto parte di una cordata di imprese con capofila la società ACTL, guidata da Sandro Corsi esponente del Partito Democratico temano; quest'ultima da sola o in associazione con altre cooperative, per conto del comune o della Asl, opera anch'essa nel campo dell'assistenza ai disabili, agli anziani e nella gestione di alcuni centri diurni;
   a seguito di difficoltà economiche, nel dicembre del 2013 la AIDAS è stata commissariata dal Ministero ed ora la dottoressa Marcella Galvani è stata nominata commissario governativo e la AIDAS si trova in liquidazione coatta amministrativa;
   nonostante la nomina del nuovo commissario governativo, forte è la preoccupazione tra i soci lavoratori in merito alle scelte che sono state assunte dal commissario: infatti il commissario dottoressa Marcella Galvani ha presentato un bando per affitto di ramo di azienda della cooperativa AIDAS con sede in Terni, via Alfieri n. 3, – in particolare della struttura per anziani di Collerolletta del comune di Terni – il cui articolo 5 dispone: «I rapporti di lavoro a tempo indeterminato (con esclusione quindi dei dipendenti in Cassa Integrazione straordinaria e di quelli in astensione per maternità), attualmente in essere con la cooperativa sociale AIDAS, continueranno con l'aggiudicatario il quale dovrà mantenere sussistenti detti rapporti di lavoro per tutto il periodo di vigenza del contratto d'affitto di ramo di azienda...»;
   la scelta del commissario di escludere dal bando i dipendenti in cassa integrazione e soprattutto le lavoratrici in astensione per maternità dalla possibilità di continuare a lavorare con l'aggiudicatario appare, ad avviso dell'interrogante, iniqua, ingiustificata e lesiva dei diritti delle lavoratrici in maternità;
   anche il sindacato della Uil di Terni nella persona di Gino Venturi ha duramente criticato tale scelta: «Con il passaggio di gestione rimarrebbero senza il loro lavoro. Essere penalizzate per la maternità ci sembrerebbe cosa di altri tempi ed è singolare che il bando sia emanato da un commissario governativo. E pensare che lo stesso bando deve essere stato a lungo meditato visto che è stato emanato con mesi di ritardo.» (da www.umbria24.it del 21 agosto 2014);
   a ciò si aggiunga che per un «errore tecnico» anche dodici persone – tutte lavoratrici della cooperativa AIDAS – non potranno accedere alla cassa integrazione: infatti come si apprende dall'articolo pubblicato in www.umbria24.it del 25 settembre scorso dal titolo «Terni, cassa integrazione negata all'Aidas. Sindacati infuriati: “Tutta colpa del commissario”», il 4 settembre u.s. «il Ministero del lavoro ha negato la cassa integrazione “straordinaria” alle lavoratrici perché la cooperativa non aveva i requisiti necessari e doveva invece essere richiesta quella in deroga per il periodo giugno – agosto nel quale le dodici persone erano state estromesse dal lavoro»;
   i sindacati hanno denunciato la criticità della situazione in cui versano ora le lavoratrici che si trovano non solo senza stipendio ma anche senza ammortizzatori sociali: inoltre «Del provvedimento ministeriale di 20 giorni fa, sia le organizzazioni sindacali, sia le lavoratrici interessate, sono state tenute all'oscuro. Le lavoratrici non dovranno essere penalizzate di un solo euro. Chi ha provocato il danno ora se ne deve assumere le responsabilità e farsene carico» (www.umbria24.it del 25 settembre 2014);
   ora i sindacati si sarebbero rifiutati, in accordo con le lavoratrici, di sottoscrivere un accordo per la cassa in deroga in quanto, per effetto della clausola del bando emanato dal Commissario (articolo 5 sopra riportato), le lavoratrici verrebbero escluse anche dal poter lavorare per la nuova gestione;
   dunque verranno escluse e non potranno essere assunte dalla nuova gestione del futuro aggiudicatario secondo quanto prevede l'articolo 5 del bando non solo le lavoratrici in astensione per maternità ma anche le lavoratrici che sottoscrivessero l'eventuale accordo di cassa integrazione;
   è necessario un intervento forte e trasparente per tutelare i diritti delle lavoratrici affinché venga loro garantito il diritto alla conservazione del posto di lavoro e delle quali è messo a rischio il futuro occupazionale –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti;
   i Ministri, ciascuno per le proprie competenze, ritengano legittimo l'operato del commissario Marcella Galgani e il bando per l'affitto di ramo di azienda emanato dal medesimo commissario con il quale sono stati esclusi i dipendenti in cassa integrazione straordinaria e quelli in astensione per maternità dal poter continuare a lavorare con l'aggiudicatario del bando;
   quali urgenti iniziative intendano assumere i Ministri, ciascuno per le proprie competenze, anche sensibilizzando a tal fine il commissario nominato, per assicurare il mantenimento del reddito e la continuità dei rapporti di lavoro anche a quei dipendenti che si trovano in astensione per maternità e in cassa integrazione e al fine di trovare una soluzione condivisa che ne eviti l'esclusione dal ciclo produttivo e dal lavoro e che porti ad un ripensamento del contenuto dell'articolo 5 del bando. (5-05104)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attivita' non salariata

cassa integrazione

diritto del lavoro