Legislatura: 17Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 18/03/2015 MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 18/03/2015 MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 18/03/2015 MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 18/03/2015 ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 18/03/2015 CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 18/03/2015 PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 18/03/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 18/06/2015 Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 18/06/2015 Resoconto MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/03/2015
DISCUSSIONE IL 18/06/2015
SVOLTO IL 18/06/2015
CONCLUSO IL 18/06/2015
MARTELLA, DE MENECH, MOGNATO, MORETTO, MURER, ZOGGIA, CASELLATO e PASTORELLI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
con l'inizio del nuovo anno la società Zeolite Srl di Mira (VE) a causa di un contenzioso con Reckitt Benckiser, sta correndo seri rischi circa la possibile chiusura del sito;
all'origine della vertenza vi sarebbe uno stato di insolvenza della Zeolite Srl per fornitura di materie prime e servizi industriali della Reckitt Benckiser;
a partire dalla scorsa settimana l'attività della Zeolite Srl è ferma a causa della decisione di Reckitt Benckiser di bloccare l'approvvigionamento di materie prime dirette agli impianti nonché dei servizi energetici e di smaltimento delle acque industriali;
la Zeolite Srl a sua volta ha lamentato l'aumento eccessivo dei costi di produzione legato all'incremento dei prezzi e delle tariffe per i servizi resi dalla Reckitt Benckiser che ne rendono impossibile, a suo dire, il prosieguo dell'attività industriale;
la situazione dell'azienda che a Mira produce zeolite (un allumino silicato cristallino), polimeri (policarboxilati) e silicati solubili e si trova all'interno dell'area dell'ex Mira Lanza, è quindi drammatica con i dipendenti che hanno occupato l'azienda e sono saliti sul tetto dello stabilimento a difesa del proprio posto di lavoro;
nonostante la mediazione del prefetto e le riunioni che si sono svolte in prefettura la Zeolite ha rifiutato la proposta di dilazionare i pagamenti dovuti a Benckiser;
le stesse rappresentanze aziendali dei sindacati hanno avanzato alcune proposte che andavano incontro ai problemi aziendali legati agli aumenti dei costi richiesti da Reckitt Benckiser, ma anche in questo caso vi è stato un secco rifiuto da parte del management di Zeolite che evidentemente punta a delocalizzare;
si è in presenza non di una crisi di mercato ma di un contenzioso tra due società che sta pregiudicando il futuro di un sito industriale;
a rischio sono circa 40 dipendenti in un'area già fortemente colpita dalla crisi del settore industriale chimico –:
se e quali iniziative il Governo intenda assumere con la massima urgenza al fine di convocare le parti in sede ministeriale e di addivenire ad una intesa che scongiuri la delocalizzazione dello stabilimento Zeolite e che consenta la ripresa delle attività industriali e la conseguente salvaguardia dei livelli occupazionali.
(5-05054)
Con riferimento all'atto in esame si rappresenta che il 20 aprile 2015 si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico un incontro tra l'azienda Zeolite Mira S.r.l., l'azienda Reckitt Benckiser S.p.A. e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, per esaminare le ragioni del contenzioso sorto tra le due succitate aziende e ricercare i possibili punti di composizione. All'incontro erano presenti anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i rappresentanti della Regione Veneto (presso cui nei giorni scorsi si erano tenuti alcuni incontri per risolvere il contenzioso tra Zeolite e Reckitt Benckiser) e il sindaco di Mira Avise Maniero.
La Zeolite srl, che produce zeolite (un allumino silicato cristallino), polimeri (policarboxilati) e silicati solubili – e che si trova all'interno dell'area Reckitt Benckiser a Mira – da oltre un anno e mezzo non paga la multinazionale RB per i servizi offerti.
Reckitt Benckiser di Mira, che non è cliente di Zeolite e non acquista i suoi prodotti, ha chiuso le servitù di passaggio a Zeolite Mira, impedendone di fatto le attività.
Al termine di un'ampia e approfondita discussione, nel corso della quale le due aziende hanno rappresentato le rispettive e opposte posizioni, i rappresentanti del Governo hanno formulato una proposta compositiva in cui, in sintesi, si chiedeva:
1) a Zeolite Mira S.r.l. di impegnarsi a separare l'approvvigionamento e la distribuzione dell'energia elettrica attualmente asservita attraverso gli impianti di Reckitt Benckiser S.p.A. e di pagare i servizi ricevuti da Reckitt Benckiser previo ricalcolo di tutte le fatture emesse in base a quanto stabilito in sede di ATP; veniva altresì chiesto a Zeolite Mira di riprendere le attività appena possibile;
2) a Reckitt Benckiser S.p.A. di attenersi integralmente al ricalcolo degli addebiti in base a quanto stabilito in sede di ATP, ad istallare ogni possibile strumento idoneo a misurare le quantità di acqua gestite per conto di Zeolite Mira S.r.l. e a fornire precise e dettagliate informazioni circa i parametri utilizzati per il calcolo dei costi relativi al servizio prestato a favore di Zeolite Mira S.r.l. Infine, nella proposta compositiva veniva chiesto a Reckitt Benckiser S.p.A. di riaprire immediatamente i passaggi di entrata ed uscita delle merci e del personale da e verso lo stabilimento di Zeolite Mira S.r.l. per consentirne la ripresa delle attività.
La proposta di composizione del contenzioso non è stata accolta dall'azienda Reckitt Benckiser S.p.A.
Il Ministero ha fatto appello alla sensibilità sociale delle due aziende al fine di ricercare una possibile soluzione per gli oltre quaranta dipendenti, la cui sospensione dal lavoro rischia di trasformarsi un vero e proprio licenziamento ed è a disposizione per la convocazione del tavolo di confronto previa ulteriore e approfondita analisi della situazione oggi esistente e qualora venga richiesto dalle parti.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):conservazione del posto di lavoro
edificio per uso industriale
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