ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 390 del 12/03/2015
Trasformazioni
Trasformato il 30/01/2017 in 3/02743
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 12/03/2015
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 12/03/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/06/2015
Stato iter:
30/01/2017
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/03/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/06/2015

TRASFORMA IL 30/01/2017

TRASFORMATO IL 30/01/2017

CONCLUSO IL 30/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05020
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Giovedì 12 marzo 2015, seduta n. 390

   LATRONICO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   le risorse già destinate agli interventi del piano di azione coesione che risultavano essere non ancora impegnate alla data del 30 settembre 2014 sono state utilizzate dal comma 122 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2015 per la copertura degli oneri derivanti dagli sgravi contributivi finalizzati a nuove assunzioni a tempo indeterminato, pari a 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 e a 500 milioni per il 2018, mediante la riprogrammazione delle risorse; il Governo ha giustificato lo storno sostenendo che altrimenti tali risorse sarebbero andate perdute;
   il comma 123 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2015 dispone che entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge medesima, il Gruppo di azione coesione provvede alla individuazione delle linee di intervento del piano di azione coesione che saranno oggetto di riprogrammazione in conseguenza della riduzione delle risorse destinate al piano stesso, mediante modifica alle relative dotazione nell'ambito del fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie di cui alla legge 183 del 1987;
   in aggiunta alla situazione dei fondi strutturali relativi al periodo 2007-2013 che rischiano di essere persi definitivamente, in quanto non riconosciuti dalla Unione europea o perfino restituiti dalle regioni ritardatarie (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) nel dicembre 2014 il Governo ha proceduto al dimezzamento delle risorse nazionali relative alla politica di coesione relativo al periodo 2014-2020, per la definizione del nuovo quadro strategico nazionale;
   l'attività dell'Agenzia per la coesione territoriale (istituita ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125), finalizzate ad imprimere una svolta decisiva nella capacità di spesa dei fondi europei e sostenere pertanto lo sviluppo produttivo del Mezzogiorno, risulta essere inadeguata rispetto alle finalità per le quali l'Agenzia era stata istituita;
   il prodotto interno lordo nel Mezzogiorno è crollato del 13,6 per cento (6,7 per cento negli ultimi 2 anni), si è allargato il divario tra Centro-Nord e Sud per quanto riguarda il prodotto interno lordo pro capite sceso al 56,6 per cento. Nei sette anni di crisi, nel Sud si sono persi oltre 620 mila posti di lavoro (il 62 per cento del totale della perdita di lavoro in Italia), facendo crollare la forza lavoro a 5,8 milioni di persone con una perdita dell'occupazione del 9,6 per cento;
   si registra la mancanza di significative misure del Governo Renzi in favore del Mezzogiorno, salvo la recente sortita relativa alla creazione di un Ministero per il Mezzogiorno, di cui sono prova, a giudizio dell'interrogante, il disimpegno economico in danno delle aree sottoutilizzate e la generale scarsa attenzione governativa riguardo alla questione meridionale –:
   quali siano gli effetti del disimpegno di risorse del piano azione e coesione, di cui al comma 122 dell'articolo 1 della legge di stabilità 2015, con particolare riferimento alla regione Basilicata;
   quale sia lo stato di attuazione delle previsione del comma 123 dell'articolo 1 della legge di stabilità 2015 in materia di riprogrammazione del piano azione e coesione;
   quali iniziative si intendano adottare per garantire la piena operatività e l'efficienza dell'Agenzia per la coesione territoriale. (5-05020)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

aiuto allo sviluppo

coesione economica e sociale