ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04970

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 388 del 10/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2015
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04970
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Martedì 10 marzo 2015, seduta n. 388

   NICCHI, AIRAUDO e PLACIDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 183 del 2014, recante «Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività, ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro», (cosiddetto Jobs-act) prevede la razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva, attraverso misure di coordinamento ovvero attraverso l'istituzione, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, di un'agenzia unica per le ispezioni del lavoro, tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'INAIL, prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle ASL e delle ARPA (articolo 1, comma 7, lettera l));
   tale previsione, che dunque si propone anche di ridefinire il sistema istituzionale del lavoro nel nostro Paese da una parte con un'innovazione nella gestione delle politiche attive del lavoro e dall'altra attraverso una razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva, va incontro ad un'esigenza reale tentando di superare la frammentazione degli interventi ed arginando l'impossibilità di esercitare una valida ed efficace funzione ispettiva, e nel contempo, soddisfacendo le richieste avanzate dagli ispettori che da tempo chiedono forme di integrazione e maggior coordinamento;
   secondo la normativa vigente la competenza relativa alla vigilanza in materia di lavoro afferisce a più istituzioni come l'INPS, il Ministero, l'INAIL, le ASL e altre strutture territoriali, che agiscono indipendentemente l'una dall'altra, con una oggettiva moltiplicazione di costi per l'erario, esercitando interventi plurimi e non coordinati sui medesimi soggetti aziendali. Tale quadro determina la necessità oggettiva di una semplificazione, al fine di rendere più efficace l'azione ispettiva e di ridimensionare i costi a carico della collettività;
   la suddetta opera di razionalizzazione e semplificazione passa per la costituzione ex novo di un'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, che può essere uno strumento utile per combattere in modo organizzato, efficiente e sistematico le illegalità nei luoghi di lavoro, ma che, allo stesso tempo, potrebbe comportare oltre a complessi problemi organizzativi, di utilizzo e collocazione di personale, di integrazione di procedure e di interventi, anche la necessità di stanziare ulteriori e nuove risorse a carico della finanza pubblica;
   qualsiasi processo di riassetto non dovrebbe, pertanto, prescindere dalla condivisione con i lavoratori interessati, dagli ispettori del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'Inps e dell'Inail ai loro dipendenti, tutti qualificati professionisti. Non sarebbe, infatti, concepibile un processo di razionalizzazione di tutta l'attività ispettiva del Paese che parta dallo smantellamento di realtà amministrative efficienti, di servizi di eccellenza resi ai cittadini ed alle imprese nonché depauperando la professionalità stessa dei lavoratori;
   inoltre, lo scopo di una riforma non dovrebbe essere quello di creare un nuovo, costoso ed inutile ente, ma piuttosto di riorganizzare i servizi ispettivi in modo tale da garantire a cittadini e imprese prestazioni all'altezza di contrastare con massima efficienza e funzionalità abusi, lavoro nero, illeciti, evasione contributiva, tutti fenomeni perpetrati nel nostro Paese soprattutto a danno di tanti altri lavoratori;
   l'INPS, ad esempio, dispone da subito di un modello operativo e organizzativo complesso e articolato, in termini di infrastrutture tecnologiche, come i suoi software informatici in uso più efficienti degli altri che dovranno. Solo essere implementati per servire la nuova struttura, e di altre competenze consolidate nel campo del lavoro, che spaziano dalle visite ispettive mediche ai controlli di prevenzione e contrasto all'economia sommersa, alla lotta al lavoro nero e all'evasione contributiva;
   alla luce di un recente studio realizzato dalla Direzione centrale vigilanza prevenzione e contrasto all'economia sommersa dell'Inps si evidenzia la sostenibilità economica della realizzazione di un ruolo unico presso l'INPS, in termini di risorse umane, di tecnologie, di organizzazione, eccetera, utilizzando l'aumento delle entrate relative ai contributi evasi, aumento reso possibile dal potenziamento del modello operativo di governance e d’intelligence dell'INPS particolarmente produttivo. Tale modello, attraverso un investimento formativo finalizzato, può essere adottato ad esempio dagli ispettori del Ministero e dell'INAIL al fine di realizzare un incremento significativo di produttività e di recupero delle somme evase in termini contributivi e di fiscalità;
   d'altra parte già la suddetta legge delega all'articolo 1, comma 4, lettera r), con riferimento alle politiche attive del lavoro, contempla la previsione di meccanismi di raccordo e di coordinamento delle funzioni tra la neo Agenzia nazionale per l'occupazione e l'Istituto nazionale della previdenza sociale, sia a livello centrale che a livello territoriale, al fine di tendere ad una maggiore integrazione delle politiche attive e delle politiche di sostegno del reddito;
   pertanto lo stesso dettato della legge delega n. 183 del 2014 delineerebbe, alla fine del percorso di attuazione, una nuova cosiddetta Super-Inps chiamata a ricoprire un ruolo fondamentale per lo sviluppo di nuove e, si spera, più efficienti politiche del lavoro, ma soprattutto a monitorare sotto l'aspetto ispettivo, la corretta applicazione delle nuove norme del mercato del lavoro –:
   se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative di competenza per ricondurre ad una gestione unitaria tutte le competenze ispettive attualmente frazionate e già assegnate al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al servizio sanitario nazionale, alle ARPA, all'Inail ed all'Inps, istituendo presso quest'ultimo un ruolo unico di vigilanza. (5-04970)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

evasione fiscale

politica di sostegno

economia pubblica