ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04956

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 387 del 09/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/03/2015
Stato iter:
16/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/04/2015
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 16/04/2015
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/03/2015

DISCUSSIONE IL 16/04/2015

SVOLTO IL 16/04/2015

CONCLUSO IL 16/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04956
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo di
Lunedì 9 marzo 2015, seduta n. 387

   CHIMIENTI, COMINARDI, DALL'OSSO, TRIPIEDI, LOMBARDI e CIPRINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   con il termine «malattia professionale» si intende quella patologia che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento dell'attività lavorativa e che è dovuta all'esposizione nel tempo a fattori presenti nell'ambiente e nei luoghi in cui opera;
   mediante il decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965, che ha disciplinato il funzionamento dell'Inail, con particolare riferimento all'articolo n. 3 e ai suoi allegati n. 4 e 5, sono state introdotte una serie di tabelle che stabiliscono quali malattie siano considerate professionali o «tecnopatie»;
   le suddette tabelle nel corso degli anni sono state aggiornate, fino all'intervento effettuato tramite il decreto ministeriale del 9 aprile 2008;
   secondo un articolo pubblicato su Repubblica.it in data 24 febbraio 2015, alcune delle 85 cosiddette «malattie tabellari» ad oggi riconosciute sono state contratte da 1500 dipendenti delle carrozzerie di Mirafiori i quali, dopo decenni di lavoro svolto alle catene di montaggio, si ritrovano oggi con ridotte capacità lavorative che impediscono loro di svolgere tutte, o in alcuni casi parzialmente, le attività lavorative;
   ad oggi, secondo quanto riportato dall'articolo di Repubblica.it a firma Paolo Griseri, rimangono senza lavoro 2.000 dipendenti delle Carrozzerie Mirafiori, destinati alla cassa integrazione fino a fine 2016, e tra questi ben 1.500 risultano affetti da varie forme di inidoneità, mentre 500 sono di fatto inutilizzabili su una linea di montaggio dal momento che risultano affetti da tecnopatia e oramai ad uno stadio molto avanzato della malattia;
   a tutt'oggi la problematica è rimasta quasi sconosciuta all'opinione pubblica, dal momento che per anni i lavoratori degli stabilimenti in questione hanno usufruito della cassa integrazione. Tuttavia permangono forti dubbi sulla sorte di questi lavoratori, molti dei quali di età avanzata, allo scadere di questo ammortizzatore;
   nonostante l'età permetta loro il pensionamento, la cosiddetta «riforma Fornero», entrata in vigore nel gennaio 2013, impedisce loro dal primo gennaio di usufruire del meccanismo degli scivoli per la pensione, acuendo in questo modo le preoccupazioni e lo stato di incertezza per la sorte di questi lavoratori –:
   se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per prevedere una deroga che consenta ai suddetti lavoratori in età avanzata di poter essere pensionati;
   se il Ministro interrogato intenda, per quanto di competenza e in accordo con l'azienda e le organizzazioni sindacali, agevolare un piano di riutilizzo dei lavoratori inidonei di cui in premessa, al fine di garantire da subito una loro ricollocazione al di fuori delle catene di montaggio prima che tali occupazioni vengano destinate alle nuove assunzioni preannunciate dalla società in questione. (5-04956)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 aprile 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04956

  L'onorevole interrogante – con il presente atto parlamentare – chiede un intervento finalizzato a riconoscere ai lavoratori delle carrozzerie di Mirafiori addetti alla cosiddetta catena di montaggio, la possibilità di accedere alla pensione con i requisiti precedenti la riforma pensionistica introdotta con il decreto «Salva-Italia».
  A tale proposito ricordo che l'articolo 1, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 67 del 2011, classifica i soggetti che svolgono l'attività alla cosiddetta «catena di montaggio» tra le categorie di lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti cui è concesso, a domanda, il diritto all'accesso al trattamento pensionistico anticipato.
  I lavoratori interessati a questo tipo di trattamento pensionistico devono, innanzitutto, dimostrare di aver lavorato alla catena di montaggio per sette anni negli ultimi dieci anni di attività lavorativa – per le pensioni con decorrenza fino al 31 dicembre 2017 – mentre, per le pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2018, per un periodo pari alla metà della vita lavorativa.
  Per quanto concerne i requisiti anagrafici e contributivi, il predetto pensionamento anticipato si consegue al raggiungimento della cosiddetta quota 97 e 3 mesi (ad esempio 61 anni e 3 mesi di età + 36 anni di contributi oppure 62 anni e 3 mesi di età + 35 anni di contributi), con incremento di 4 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2016.
  Dunque, tali requisiti sono evidentemente più bassi rispetto a quelli previsti per la generalità dei lavoratori che intendono accedere alla pensione anticipata che ricordo prevede, per l'anno 2015, 42 anni e 6 mesi età per gli uomini e a 41 anni e 6 mesi per le donne.
  La direzione territoriale del lavoro di Torino ha fatto sapere che la società sta realizzando una ristrutturazione delle linee produttive basata su sistemi di analisi ergonomica finalizzati a ridurre il carico biomeccanico e di conseguenza il rischio da esso causato nonché a rendere meno gravosa e usurante la prestazione lavorativa.
  La società, inoltre, ha comunicato che al termine della periodo di fruizione della CIGS a tutti i lavoratori sarà assicurata la collocazione all'interno dell'azienda tenendo conto delle specifiche capacità lavorative.
  In conclusione, pur non ravvisandosi la necessità di un intervento ad hoc per i lavoratori della catena di montaggio delle carrozzerie di Mirafiori, posso confermare che il Governo e l'Inps stanno svolgendo sul tema generale della flessibilità in uscita un'attività di analisi, valutazione e simulazione tra più opzioni, per verificare quali siano le soluzioni più efficaci rispetto agli obiettivi economicamente sostenibili.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cassa integrazione

assunzione

malattia professionale