ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04916

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: BRAGANTINI MATTEO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 04/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
05/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/03/2015
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/03/2015
Resoconto BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 05/03/2015
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/03/2015

SVOLTO IL 05/03/2015

CONCLUSO IL 05/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04916
presentato da
BRAGANTINI Matteo
testo di
Mercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

   MATTEO BRAGANTINI e BORGHESI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   a livello europeo il settore armiero è stato recentemente disciplinato con l'adozione del regolamento (CE) n. 258/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 marzo 2012, emanato con l'intento di armonizzare le normative dei singoli Stati dell'Unione;
   a causa di un recepimento troppo restrittivo delle nuove normative europee, la già complessa istruttoria aziendale delle pratiche è passata dalle 16 pagine originarie alle attuali 86, caricando di ulteriore lavoro gli uffici delle questure e del Ministero dell'interno e paralizzando di fatto l'attività di export dell'intero comparto;
   pare che in altri Stati europei l'applicazione del regolamento 258/2012 non sia stata così restrittiva;
   in Italia, a differenza di altri Paesi dell'Unione europea, non vi è ad esempio una «black list» di Stati verso i quali sia fatto divieto esportare, ma ogni singola operazione esige un'apposita istanza, cui seguono ulteriori adempimenti da parte del cliente;
   tutte le procedure debbono essere altresì perfezionate su supporto cartaceo, con conseguenti aggravi di costi e tempi;
   malgrado il regolamento europeo preveda la possibilità di chiedere «open licence» valide per più clienti e per più quantitativi, la normativa italiana non prevede tale opportunità e permette al massimo licenze multiple valide solo per un solo destinatario;
   da tutto quanto precede risulta una grave perdita di competitività del compatto armiero nazionale interamente da ascrivere all'intervento normativo del nostro Paese –:
   se e quali iniziative il Ministro intenda assumere per modificare la normativa di recepimento del regolamento comunitario in questione al fine di agevolare l'attività di export, alleggerendo oneri e gravami burocratici che da diversi mesi stanno danneggiando pesantemente le imprese armiere rischiando di comprometterne la produzione ed i livelli occupazionali. (5-04916)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04916
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo delle esportazioni

disputa commerciale

restrizione all'esportazione