ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04908

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/03/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04908
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

   RICCIATTI, LUCIANO AGOSTINI, MARCHETTI, LODOLINI, MANZI, VEZZALI, FERRARA, QUARANTA, MELILLA e PIRAS. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il comune di Fano in provincia di Pesaro Urbino conta 61.200 abitanti, secondo la rilevazione Istat del 2013;
   la città, la terza delle Marche per numero di abitanti, è generalmente considerata una «isola felice» dal punto di vista dei fenomeni criminali, questo anche per l'impegno e la professionalità profusi dalle forze di polizia presenti sul territorio, oltre che per un attivismo civico diffuso;
   nel corso degli ultimi anni, tuttavia, anche a causa dell'incedere della crisi economica, si stanno registrando segnali preoccupanti di aumento dei fenomeni criminali di varia entità;
   mentre fenomeni come la prostituzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti sono stati mantenuti sotto la soglia di allarme, nell'ultimo anno – in particolare – si registra un aumento del numero di furti nelle abitazioni e nelle aziende del territorio. Fenomeni particolarmente gravi in quanto minano in modo diretto la percezione di sicurezza dei cittadini e l'economia del territorio, già particolarmente provata dalla crisi economica;
   si registra, altresì, un incremento del fenomeno del «turismo criminale»: soggetti che si spostano da altre regioni d'Italia – nord e sud – ma anche da paesi esteri (soprattutto dell'area Adriatica) per commettere reati nel territorio fanese;
   da un paio d'anni crescono anche gli allarmi relativi alle infiltrazioni mafiose nel suddetto territorio, circostanza peraltro segnalata dall'interrogante al Ministro in diverse altre occasioni;
   il procuratore generale presso la corte di Appello di Ancona, all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2013, ha parlato di «accertata presenza nelle Marche, anche attraverso “vincoli” con organizzazioni autoctone, di personaggi di una certa caratura criminale provenienti da territori ad alta caratterizzazione mafiosa». Sempre secondo il procuratore generale «la regione Marche per il suo tessuto socio-economico, offre un terreno potenzialmente appetibile dalla criminalità organizzata, per attività di riciclaggio, di penetrazione nel settore degli appalti, oltre che per attività di carattere più strettamente criminale, come traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, usura, estorsioni e altro ancora. La mancanza di esperienze storiche di presenze di criminalità organizzata agevola l'aggressione esterna da parte di esponenti di associazioni mafiose strutturate e ben organizzate, molto esperte nella tecnica di dissimulazione e di occupazione progressiva di territori d'interesse». Inoltre, l'alto magistrato ha evidenziato come «le sottovalutazioni, gli atteggiamenti negazionisti o riduzionisti, che spesso accomunano responsabili politici e istituzionali, se pure giustificati dal desiderio di non criminalizzare i propri territori, sono in realtà quelli che provocano la rovina proprio dei territori che intenderebbero tutelare»;
   di analogo segno la relazione 2014 della direzione nazionale antimafia che segnala diverse indagini sulle attività economiche legate ad ambienti criminali di stampo mafioso, condotte nelle Marche dalla direzione distrettuale antimafia di Ancona;
   a fronte di tali segnali allarmanti si registra un altrettanto preoccupante arretramento – dal punto di vista di risorse e uomini impiegati – delle forze di polizia;
   esempio ne è la situazione del commissariato di pubblica sicurezza di Fano – posizionato in una zona strategica che copre, oltre al comune di Fano, anche l'area della Bassa Val Metauro – , che dispone di una pianta organica di appena 45 elementi, tra agenti e funzionari, su una popolazione maggiore di 61.200 abitanti;
   la pianta organica del commissariato è evidentemente inadeguata alle sfide che la sicurezza pone in un periodo delicato come questo, anche secondo autorevoli e qualificate opinioni di esponenti delle stesse forze di polizia;
   il prolungato blocco del turn over, la sospensione della leva obbligatoria – a seguito della legge n. 226 del 2004 la necessità della ferma nell'esercito come requisito preliminare per accedere al concorso nelle forze di polizia, hanno elevato visibilmente l'età media degli agenti di pubblica sicurezza. Nel commissariato citato tale età è stimata attorno ai 47 anni circa;
   l'organico del commissariato di Fano sarà ulteriormente ridotto a causa di imminenti pensionamenti;
   anche per tale ragione, ad avviso degli interroganti, si renderà necessario un intervento del Ministero al fine di integrare, con urgenza, la pianta organica e mantenere uno standard di sicurezza accettabile a fronte delle problematiche del territorio illustrate;
   in prossimità dell'avvio della stagione turistica, i limiti imposti dalla riduzione del personale delle forze di polizia appaiono con maggiore evidenza, anche per l'afflusso di turisti ed il conseguente aumento temporaneo dei cittadini nell'area litorale compresa tra i comuni di Marotta e Gabicce Mare;
   considerate le condizioni di sicurezza sul territorio sarebbe opportuno prevedere un incremento del personale di polizia, in particolare nel comune di Gabicce Mare, per prevenire eventuali episodi criminosi, sopratutto nella stagione estiva –:
   se non ritenga il Ministro interrogato di integrare e potenziare la pianta organica del commissariato di pubblica sicurezza di Fano con almeno 5 nuove unità;
   se non si ritenga di destinare ulteriori unità anche al comune di Gabicce Mare nella stagione estiva, al fine di intensificare i controlli in un'area particolarmente a rischio sotto il profilo dello spaccio di sostanze stupefacenti, anche per la contiguità geografica con la Romagna, regione storicamente interessata da tali fenomeni per la significativa presenza di locali notturni. (5-04908)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

traffico di stupefacenti

sicurezza pubblica

soppressione di posti di lavoro