ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04900

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2015
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/03/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/03/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/03/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04900
presentato da
RICCIATTI Lara
testo presentato
Mercoledì 4 marzo 2015
modificato
Martedì 10 marzo 2015, seduta n. 388

   RICCIATTI, LUCIANO AGOSTINI, MARCHETTI, LODOLINI, MANZI, VEZZALI, FERRARA, QUARANTA, MELILLA, PIRAS, DURANTI, SANNICANDRO, KRONBICHLER. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
i dati dell'indagine trimestrale «Giuria della Congiuntura», realizzata dal Centro studi Unioncamere Marche, presentati il 27 febbraio 2015 certificano nella regione un calo della produzione pari all'1,7 per cento; meno 1,6 per cento per gli ordinativi e meno 0,5 per cento per il fatturato. Positivi, invece i dati del fatturato estero (+1,2) e gli ordinativi dall'estero (+1,9). Risultano essere in lieve calo anche le settimane di produzione assicurata che passano da 6,1 a 5,9, mentre è aumentato l'utilizzo degli impianti rispetto al trimestre precedente: dal 75,6 all'81,4 per cento;
dallo studio citato emerge per le Marche «un quarto trimestre 2014 ancora particolarmente pesante soprattutto per l'artigianato, che ha perso il 2,6 per cento della produzione con il fatturato in calo dell'1 per cento e gli ordinativi del 2,8 per cento. Per quanto riguarda i settori manifatturieri, solo la meccanica fa registrare una crescita di produzione (+1,4), fatturato (+1,7) e ordinativi (+1,5). Il segno meno la fa invece da padrone per tutti gli altri settori, con risultati particolarmente pesanti per la produzione del mobile (3,9) e del calzaturiero (-3,7), mentre l'abbigliamento perde il 2,8 per cento e l'alimentare l'1,8 per cento. Sul calzaturiero hanno inciso pesantemente le crisi di Ucraina e Russia, con la conseguente riduzione anche di ordinativi esteri (-3,4) e di fatturato estero (-1,9), che invece sono aumentati per gli altri settori»;
conformemente ad un trend ormai costante, anche negli ultimi mesi del 2014 la crisi ha colpito più duramente le piccole imprese: quelle con meno di 10 addetti hanno visto la produzione e gli ordinativi calare dei 3,1 per cento e il fatturato dell'1,6 per cento. Nelle imprese tra 10 e 49 addetti produzione e ordinativi hanno perso l'1,9 per cento con una contrazione del fatturato dello 0,5 per cento. Infine le aziende tra 50 e 499 addetti hanno visto il fatturato crescere dello 0,7 per cento e gli ordinativi dello 0,2 con la produzione in lieve discesa (-0,2);
l'Ufficio studi di Confartigianato su dati della Banca d'Italia e di Artigiancassa ha rilevato che i prestiti al comparto dell'artigianato nelle Marche, nell'ultimo anno, ammontano a 2,4 miliardi di euro, segnando una diminuzione di oltre 117 milioni di euro rispetto all'anno precedente;
la riduzione suddetta, pari al 4,6 per cento, è più alta della media italiana, che si attesta attorno al 4 per cento, ed in peggioramento rispetto alla precedente rilevazione (-3,6 per cento). Un calo che si registra in modo più o meno uniforme in tutte le province delle Marche: Macerata –6,1 per cento, Ascoli Piceno –5,1 per cento, Ancona –4,7 per cento e Fermo –4,3 per cento; Pesaro Urbino –3 per cento;
il presidente di Confartigianato Imprese Marche, Salvatore Fortuna ha dichiarato agli organi di stampa, lo scorso 25 febbraio, che «la situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, rimane critica. Un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica. Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi di pagamento degli Enti pubblici e dei privati che le costringe a chiedere prestiti per compensare i mancati incassi dei cattivi pagatori»;
tra i problemi che colpiscono maggiormente le piccole imprese vi è anche la difficoltà ad investire in innovazione. Come ha ribadito il presidente della CNA Marche Gino Sabatini, in occasione di «Marche Eccellenti», l'iniziativa della CNA che ogni anno premia le imprese eccellenti delle Marche, tenutasi a Pesaro il 20 febbraio 2015: «la realtà conferma invece un atteggiamento difensivo e quasi rinunciatario delle piccole imprese marchigiane. Quelle che hanno realizzato investimenti nel 2014, infatti, sono state meno del 10 per cento del totale tra le attività manifatturiere delle Marche e solo il 5 per cento tra le attività di servizio»;
secondo la CNA, che ha elaborato i dati Istat, le Marche si piazzano all'ultimo posto tra tutte le regioni in Italia per numero di addetti alla ricerca negli enti pubblici. Nella regione sono 171 gli addetti degli enti pubblici dediti alla ricerca e sviluppo, pari al 3,5 per cento dei 4.850 ricercatori attivi nelle Marche, di cui 2.817 nelle imprese, 1.851 nelle università e 10 nelle istituzioni no profit;
anche per quanto riguarda le risorse destinate alla ricerca e sviluppo da parte degli enti pubblici marchigiani, i dati non sono incoraggianti: quasi 14 miliardi di euro, pari al 4,3 per cento della spesa totale di 319 milioni di euro di cui 164 investiti dalle imprese, 141 dalle università e 301 mila euro dalle istituzioni no profit;
secondo CNA e CGIA Marche nel 2014 sono fallite 580 aziende. La maggior parte dei fallimenti ha coinvolto piccole: aziende artigiane e commerciali, con i titolari che, non potendo contare sugli ammortizzatori sociali, sono andati a ingrossare i numeri dei disoccupati, portandosi dietro i propri dipendenti. I settori maggiormente coinvolti dai fallimenti aziendali sono stati l'edilizia, il commercio, la ristorazione, l'autotrasporto, l'abbigliamento e le calzature –:
quali soluzioni intenda adottare il Ministero per far fronte alla crisi delle piccole imprese e delle imprese artigiane nelle Marche, in riferimento alle criticità segnalate in premessa;
quali misure intenda adottare per favorire l'internazionalizzazione delle imprese marchigiane, considerato che i pochi dati positivi dell'economia regionale provengono dal settore dell'esportazione.
(5-04900)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

piccola impresa

piccola industria