Legislatura: 17Seduta di annuncio: 384 del 03/03/2015
Primo firmatario: MARCON GIULIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 03/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/03/2015 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/03/2015 PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/03/2015
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 03/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015 Resoconto ROSSI DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) REPLICA 11/06/2015 Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/03/2015
DISCUSSIONE IL 11/06/2015
SVOLTO IL 11/06/2015
CONCLUSO IL 11/06/2015
MARCON, DURANTI, PALAZZOTTO e PIRAS. —
Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
numerose fonti di stampa hanno riportato nei giorni scorsi la notizia di esercitazioni, attività e manovre di navi militari italiane ai confini delle acque territoriali della Libia;
secondo tali fonti, e confermate da dichiarazioni di alti ufficiali della marina Militare, l'esercitazione si chiamerebbe «Mare aperto» e coinvolgerebbe la nave anfibia «San Giorgio» partita dalla base navale di La Spezia e altre navi partite dalla base di Taranto;
il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Claudio Graziano ha affermato che queste attività addestrative possono avere «certamente anche un ruolo di sicurezza, deterrenza e dissuasione»;
l'Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli ha affermato che queste attività non escludono «il dovere di intervenire di fronte a violazioni del diritto internazionale»;
l'ultima esercitazione condotta poco prima dell'inizio dell'operazione «Mare Nostrum», è stata la «Brilliant Mariner – Mare Aperto» che si è svolta nel settembre 2013. In quella operazione, furono impiegati più di tre mila unità. Furono impiegate l'unità anfibia San Marco, le fregate Aliseo, Espero e Grecale, la rifornitrice Stromboli, la corvetta Fenice e i pattugliatori Foscari e Cigala Fulgosi;
la situazione bellica e umanitaria della Libia rimane drammatica e a questa si accompagna la ricorrente partenza dalle coste libiche di imbarcazioni con a bordo profughi in cerca di rifugio e protezione sul nostro territorio –:
quale sia la natura addestrativa delle manovre delle navi militari italiane al largo delle coste libiche;
quante navi e per quanti giorni saranno impegnate e in quale area al largo delle coste della Libia;
se rientri nelle attività delle forze navali italiane impedire la partenza di imbarcazioni di profughi dalle coste libiche e il loro blocco in mare con la scorta nei porti libici;
se le forze navali italiane abbiano come mandato, ad esclusione dell'autodifesa, quello di intervenire militarmente, a quali condizioni e con quali regole d'ingaggio. (5-04890)
«Mare Aperto» e stata, come già in passato, unicamente un'attività di addestramento condotta dalla Marina Militare Italiana, iniziata lo scorso 27 febbraio e conclusasi il successivo 13 marzo; del resto, «Mare Aperto» è un evento periodico, sospeso solo nel 2013 e nel 2014, essendo la Forza armata impegnata nella missione umanitaria di salvataggio dei migranti nel Canale di Sicilia.
Le Unità Navali hanno svolto uno specifico programma di esercitazioni, tra le quali manovre cinematiche ravvicinate, difesa aerea e antisommergibile, gestione delle emergenze di bordo, contrasto delle attività illegali in mare e sono state anche impegnate a testare l'efficienza delle comunicazioni e della capacità di trasmettere dati tra le varie Unità Navali, ovvero a verificarne la capacità di sinergia.
Fermo restando che l'esercitazione non era in alcun modo correlabile alla situazione in atto dal punto di vista geopolitico, è prioritario, comunque, garantire l'efficienza delle Forze armate che, in ogni momento, devono essere in grado di fronteggiare qualsiasi tipo di rischio con la massima tempestività e operatività.
In particolare, è importante acquisire la capacita d'intervenire in modo coordinato con le componenti diplomatica, umanitaria, economica e di intelligence, in quanto la risposta alle attuali crisi internazionali non può essere conseguita se non agendo in una dimensione multilaterale.
Nell'ambito dell'esercitazione «Mare Aperto» sono state impegnate da tre a cinque Unità, a seconda della tipologia dell'addestramento e, nello specifico, il dispiegamento degli assetti ha interessato l'area che si estende dal mar Tirreno allo Ionio, attraverso il Canale di Sicilia.
Tra i compiti assegnati alle Unità Navali in mare non sono contemplati il blocco di imbarcazioni di migranti e il loro rimpatrio nei porti libici.
Con riferimento all'ultimo quesito posto dall'interrogante, nel ribadire che «Mare Aperto» è stata un'attività addestrativa, si evidenzia che rientrano nelle competenze della Marina Militare le funzioni di sicurezza, deterrenza, dissuasione e protezione degli interessi nazionali.
Inoltre, la Forza armata esercita le funzioni di polizia dell'alto mare negli spazi marittimi internazionali (demandate alle navi da guerra dal Codice della navigazione e dalla legge n. 689/1994), nonché quelle concernenti la tutela degli spazi marittimi internazionali dalle minacce, compreso il contrasto alla pirateria.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):forze navali
nave
mare