ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04859

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 382 del 26/02/2015
Abbinamenti
Atto 5/04983 abbinato in data 25/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: LEVA DANILO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 26/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/02/2015
Stato iter:
26/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/03/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 26/03/2015
Resoconto LEVA DANILO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/03/2015

DISCUSSIONE IL 26/03/2015

SVOLTO IL 26/03/2015

CONCLUSO IL 26/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04859
presentato da
LEVA Danilo
testo di
Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382

   LEVA e AMATO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   dopo un primo riordino della rete ospedaliera promosso con decreti del commissario ad acta della regione Molise n. 19/10 del 10 maggio 2010, n. 63 del 2010 del 19 settembre 2010, e n. 68 del 2010 del 29 settembre 2010, è avvenuto un primo riassetto dell'Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone in Stabilimento Ospedaliero afferente al presidio ospedaliero veneziale di Isernia;
   successivamente, con decreto del commissario ad acta n. 84 del 2011 del 10 ottobre 2011 la stessa struttura commissariale confermava la definitività del dispositivo del decreto del commissario ad acta n. 20 del 2011 sull'attivazione del pronto soccorso/astanteria e sull'aumento conseguente dei posti letto di tale struttura, in considerazione delle peculiarità geografiche e climatiche del bacino di utenza;
   nel decreto del commissario ad acta n. 8 del 2013 del 20 marzo 2013 per il presidio ospedaliero di Agnone veniva riportata la seguente indicazione: «l'ospedale di Agnone assume la configurazione di Presidio Ospedaliero di Zona Particolarmente Disagiata, dotato di una unità operativa complessa unica di medicina generale, lungodegenza e rieducazione funzionale. Nell'ospedale è possibile effettuare una chirurgia elettiva in day surgery o, se necessario, in Week surgery, per i casi non dimissibili in giornata, con appoggio nei letti di medicina»;
   di converso, in contrasto con il decreto del commissario ad acta n. 8 del 2013, nel decreto del commissario ad acta n. 21 del 2014 del 4 giugno 2014, programmi operativi 2013-2015, il presidio di Agnone non è più classificato come presidio ospedaliero di zona particolarmente disagiata, e quindi presidio ospedaliero, perdendo tale classificazione per essere presentato come presidio di comunità di zona particolarmente disagiata;
   il decreto del commissario ad acta n. 21 del 2014 non è stato approvato e respinto nelle riunioni seguenti di fine 2014 dal tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza della regione Molise;
   nell'adozione di proposta dell'atto aziendale ASREM, approvato con provvedimento del direttore generale Asrem n. 136 del 3 dicembre 2014, ancora non approvato con decreto del commissario ad acta dalla struttura commissariale, in merito al Caracciolo è riportato: «L'indicato decreto del commissario ad acta n. 8 del 2013, configura l'ospedale di Agnone quale presidio ospedaliero di zona particolarmente disagiata prevedendovi un'unica Unità Operativa Complessa clinica»;
   ultimamente, per ammissione esplicita in riunioni pubbliche del mese di febbraio 2015 e a mezzo stampa della struttura commissariale e della direzione aziendale ASREM, l'elaborazione del riassetto della rete ospedaliera prevede presso il San Francesco Caracciolo un punto di primo soccorso/punto di primo intervento», configurando di fatto l'ospedale di Agnone non più come ospedale di area particolarmente disagiata ma come struttura in riconversione verso strutture territoriali e/o per post acuzie, cosa che pregiudica ulteriormente la possibilità di avere un'adeguata emergenza/urgenza;
   con nota del 29 luglio 2014, il Ministro della salute ha trasmesso alla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province di Trento e Bolzano la bozza definitiva del decreto ministeriale con cui è approvato il regolamento, recante «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004 n. 311 e dell'articolo 15, comma 13, lettera c), del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135»; su tale decreto del Ministro della salute, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, è stata acquisita l'intesa con la predetta Conferenza permanente, nella seduta del 5 agosto 2014; il decreto ministeriale in discorso è allo stato in via di imminente pubblicazione; nel decreto del Ministro della salute è prevista, nel paragrafo 9.2.2, una specifica disciplina per i «presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate», sulla quale, peraltro, la Conferenza permanente fra Stato, regioni e province autonome non ha espresso alcuna proposta emendativa, condividendo, invece, integralmente il testo del Governo; in questo paragrafo del decreto ministeriale si stabilisce che in zone particolarmente disagiate, che distano più di 60 minuti dal più vicino presidio di pronto soccorso – superando così i tempi previsti per poter usufruire di un servizio di emergenza efficace – possono essere istituiti dalle regioni specifici presidi ospedalieri;
   in tali presidi ospedalieri, fra l'altro, occorre garantire la presenza e le attività di un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'emergenza-urgenza, con i necessari «servizi di supporto attività di medicina interna e chirurgia generale ridotta»;
   l'ospedale «San Francesco Caracciolo» ubicato ad Agnone (IS) – facente parte dell'azienda sanitaria regione Molise (ASREM) – serve una trentina di comuni montani a cavallo tra l'alto Molise, l'alto Vastese e l'alto-medio Trigno. Si tratta di un ospedale di confine tra Abruzzo e Molise ricadente in zona particolarmente disagiata geograficamente e idrogeologicamente, con collegamenti di rete viaria complessi;
   i diversi comuni, serviti dall'ospedale di Agnone, presentano un elevato indice di rugosità del territorio con una media altimetrica superiore agli 800 mt.slm. Sono collegati da una rete stradale assolutamente tortuosa, disagiata e complessa, con il notevole aggravio dei tempi di percorrenza dovuto al maltempo soprattutto durante il periodo invernale con costante formazione di ghiaccio sulla carreggiata ed abbondanti nevicate. Per di più si tratta di un'area ad elevato rischio idrogeologico, con continui e ripetuti eventi franosi e smottamenti di terreno che complicano e ritardano soventemente la circolazione stradale;
   pertanto, entro il tempo minimo inderogabile di 60 minuti, ex lege prefissato, è molto spesso impossibile poter raggiungere il presidio di pronto soccorso più vicino, diverso ovviamente da quello di Agnone, per assicurare l'indispensabile ed irrinunciabile servizio di emergenza efficace; ne derivano, conseguentemente, gravissimi e pesanti rischi per la salute e per la integrità delle persone e delle comunità della zona di confine abruzzese-molisana, che raggiunge una popolazione residente di circa trentamila persone e che triplica durante il periodo estivo;
   proprio la tutela del diritto alla salute, oggetto di pregnante riconoscimento costituzionale, impone che sia autorizzata e prevista la costituzione nell'ospedale «San Francesco Caracciolo» di un presidio ospedaliero con pronto soccorso h24 in zona particolarmente disagiata;
   questa situazione è stata anche evidenziata dal dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS), nell'ambito della strategia nazionale per le aree interne» che ha classificato i comuni dell'alto Molise, dell'alto Vastese e dell'alto-medio Trigno come «periferici» e «ultraperiferici», certificando la lontananza di questi comuni dai «Centri di offerta dei servizi» compresi quelli sanitari;
   peraltro il bacino di utenza dell'ospedale San Francesco Caracciolo presenta un indice di vecchiaia tra i più alti d'Italia, quindi, i soggetti esposti a maggiori rischi per la salute, gli anziani, di certo non potrebbero avere le cure necessarie in un tempo utile;
   anche i sindaci dei comuni interessati hanno messo in evidenza le caratteristiche di particolare disagio del territorio in una articolata e motivata nota del 24 febbraio 2015 indirizzata al Ministro della salute e dell'economia e delle finanze, ed ai presidenti delle giunte regionali del Molise e dell'Abruzzo;
   va infine rimarcato che il TAR Molise, con ordinanza di sospensiva dell'11 settembre 2014 su ricorso n. 302 del 2014 avverso il citato decreto del commissario ad acta n. 21 del 2014 – programmi operativi 2013-2015 –, ha accertato la peculiarità di area particolarmente disagiata del comprensorio dell'alto Molise, dell'alto Vastese e dell'Alto-Medio Trigno;
   sarebbe auspicabile un apposito accordo quadro di confine fra le regioni Abruzzo e Molise –:
   quali iniziative, nell'esercizio e nell'ambito delle sue competenze istituzionali e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, il Ministro interrogato possa assumere per la tutela del diritto alla salute delle popolazioni e delle comunità dell'alto Molise, dell'alto Vastese e dell'alto-medio Trigno, attraverso, in primis, il riconoscimento dell'ospedale di Agnone quale presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata – alla stregua del decreto ministeriale indicato in premessa dall'interrogante – in quanto tale dotato di un pronto soccorso h24 presidiato da un organico medico dedicato all'emergenza urgenza, con tutti i servizi e le attività medico-ospedaliere collegate. (5-04859)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04859

  Si risponde congiuntamente alle interrogazioni parlamentari in esame, stante l'analogia dei contenuti.
  Il Regolamento recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, predisposto dal Ministero della salute, è stato oggetto di Intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 5 agosto 2014, ha già acquisito il parere del Consiglio di Stato è stato firmato dal Ministro della salute ed è stato trasmesso alla firma del Ministro dell'economia e finanze.
  Il Regolamento ha lo scopo di avviare il processo di riassetto strutturale e di qualificazione della rete assistenziale ospedaliera.
  Lo scopo del Regolamento è di rendere la rete ospedaliera in grado di rispondere in maniera adeguata ai nuovi bisogni, contemperando la qualità dell'assistenza e la sicurezza delle cure con l'uso appropriato delle risorse, e promuovendo la realizzazione di forme alternative al ricovero, quando le stesse rispondano più efficacemente ai bisogni di una popolazione anziana e/o non autosufficiente.
  Ciò premesso, quanto al quesito posto (onorevole Venittelli) circa la possibilità che siano riconsiderati i parametri del Regolamento, in questa fase non posso che osservare che in via teorica si può ipotizzare detta possibilità; me allo stesso modo devo ricordare la complessità che ha caratterizzato l'iter di approvazione del medesimo provvedimento, che ricordo consegue ad una intesa in sede di Conferenza.
  Per quanto concerne l'offerta di posti letto, si segnala che la regione Molise ha una dotazione di posti letto superiore allo standard di riferimento nazionale, che in base alla legge n. 135 del 2012 è di 3,7 posti letto per 1000 abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per la riabilitazione e la post acuzie.
  In riferimento a tale tematica, la regione ha sviluppato alcune progettualità nell'ambito del Programma Operativo 2013-2015, che i Ministeri vigilanti hanno considerato meritevoli di una migliore definizione e di una tempestiva attuazione, ai fini del contenimento dell'offerta di posti letto, attualmente in esubero.
  Le medesime considerazioni valgono per il tasso di ospedalizzazione: infatti, la regione Molise fa registrare un valore superiore allo standard di riferimento nazionale di 160 per mille abitanti, definito dalla legge n. 135 del 2012.
  A tale riguardo, la regione ha elaborato strategie per la riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera, basate su principi di integrazione e sulla diversificazione dell'offerta in base ai livelli di complessità assistenziale, al fine di riallocare correttamente le attività ospedaliere e territoriali.
  Relativamente agli ospedali della stessa regione, con la delibera commissariale n. 8 del 2013, «Piano Sanitario Regionale», la regione Molise aveva previsto «la riconversione degli ospedali di Agnone, Larino e Venafro che da ospedali per acuti si trasformano in Presidi di Assistenza Territoriale, mantenendo le funzioni ospedaliere per Lungodegenza e Riabilitazione». Nei presidi riconvertiti sono allocate le funzioni distrettuali relative all'assistenza primaria, avendo cura di separare rigorosamente la rete della emergenza urgenza in capo al 118 dalla rete territoriale, allo scopo di evitare pericolose ambiguità per il cittadino e ulteriori implementazioni di risorse impropriamente utilizzate. In particolare, l'ospedale «A. Cardarelli» di Campobasso è sede di DEA di II Livello, mentre gli ospedali di Isernia e di Termoli, che assorbiranno le funzioni degli ospedali riconvertiti, rispettivamente di Agnone e Venafro per Isernia e di Larino per Termoli, assumeranno il ruolo di ospedali sede di DEA di I livello dovendo servire ognuno di essi un'area di circa 1.500 kmq ed una popolazione residente di circa 100.000 abitanti.
  Alla costituzione della Rete per l'Emergenza concorrono l'IRCCS «Neuromed», per la sua vocazione alle Neuroscienze, e la Fondazione di ricerca e cura «Giovanni Paolo II», per la sua caratteristica di centro di Cardiochirurgia e di Emodinamica Interventistica.
  Per tutte le altre specialità non presenti in regione si farà riferimento ai centri delle regioni limitrofe attraverso accordi e protocolli concordati.
  Tale documento regionale è stato valutato positivamente dai Ministeri affiancanti, con l'invito a tenere in considerazione alcuni specifici suggerimenti attinenti, in particolare, alle reti dell'emergenza, del territorio e dell'assistenza ospedaliera.
  Successivamente, con la delibera commissariale n. 21 del 2014, di adozione dei Programmi Operativi 2013-2015, la regione ha provveduto a delineare i posti letto per acuti per gli ospedali degli ambiti territoriali (Campobasso, Isernia, Termoli).
  I Ministeri affiancanti hanno valutato negativamente il Programma Operativo 2013-2015 anche riguardo alla rete ospedaliera, alla rete dell'emergenza e alla definizione dell'assistenza da erogare; tale provvedimento non ha trovato attuazione, in quanto sospeso dal Tar Molise.
  Per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Agnone, la particolare collocazione geografica del comune di Agnone ne ha recentemente giustificato la classificazione, tra le Aree Interne italiane, ovvero ricompreso nei tre quinti del territorio nazionale significativamente distante dai grandi centri di offerta dei servizi essenziali (salute, istruzione e mobilità) e caratterizzati da forte caduta demografica.
  La strategia Aree Interne, si propone il rilancio di tali aree, attraverso progetti di sviluppo locale finanziati dai fondi strutturali e di investimento europei, nell'ambito della programmazione 2014-2020, affiancati da risorse nazionali addizionali.
  Il Ministero della salute interviene nel processo istruttorio finalizzato all'individuazione delle aree candidabili alle iniziative di sviluppo locale, per quanto riguarda la rete dei servizi sanitari territoriali.
  A tal proposito, la regione Molise ha candidato quattro aree al percorso di sviluppo, su cui recentemente è stata completata la procedura di istruttoria (aree del Matese, del Fortore, dell'Alto-Medio Sannio e delle Mainarde).
  Il comune di Agnone è incluso nella terza area: l'istruttoria sui servizi sanitari, basata sulle informazioni in possesso del Ministero della salute, ha rilevato in tale area un elevato tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra 75enne (pari a 394,4 ricoveri per 1000 anziani, rispetto ad un valore nazionale di 381) ed una bassa quota di anziani in Assistenza Domiciliare Integrata (pari a 2,6 per 100 anziani con 65 anni e oltre, rispetto ad un valore nazionale di 3,5).
  Dunque tali caratteristiche del territorio potrebbero essere considerate dai Tavoli tecnici, che saranno istituiti per verificare tutta la fase di implementazione del Regolamento standard, favorevolmente nel caso in cui intervenga una specifica proposta regionale in tal senso.
  Da ultimo, comunico che si sono riscontrate criticità nell'efficienza della rete territoriale dell'emergenza-urgenza, come evidenziato dall'intervallo medio intercorrente tra l'inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l'arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto, pari a 32 minuti e fortemente superiore alla soglia di adeguatezza individuata dal Comitato Lea (pari a 18 minuti).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

coesione economica e sociale

rete viaria