ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04780

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 378 del 19/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 19/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 19/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04780
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 19 febbraio 2015, seduta n. 378

   RIZZETTO, BARBANTI, ROSTELLATO, MUCCI, BALDASSARRE, ARTINI, PRODANI, SEGONI, TURCO e BECHIS. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   è ormai un dato di fatto che in Italia il meccanismo previsto per rendere operativo il piano Garanzia Giovani non ha funzionato per una moltitudine di criticità, quali i ritardi nell'attuazione del piano da parte degli enti locali e l'assenza di un'efficace struttura di coordinamento, la cui istituzione era prevista in una Raccomandazione del Consiglio della Ue che stabiliva, l'identificazione di un'autorità pubblica incaricata di istituire e gestire il sistema di garanzia, lo sviluppo di partnership tra servizi per l'impiego pubblici e privati e il potenziamento dell'apprendistato come forma contrattuale;
   in merito alle gravi criticità del piano sono stati presentati diversi atti di sindacato ispettivo. A riguardo, l'interrogante ha presentato un'interrogazione (4-05982) il 4 novembre 2014 chiedendo, tra l'altro, quali iniziative intenda adottare il Ministro del lavoro affinché vengano promosse delle misure correttive al piano che consentano allo stesso di essere efficace;
   in data 4 febbraio 2015, il sottosegretario Teresa Bellanova ha dato riscontro ad un atto di sindacato ispettivo (5-03047) sull'attuazione del piano Garanzia Giovani. Rispetto al riscontro ricevuto gli interroganti hanno desunto il fallimento del piano, ormai comprovato anche dall'Istat che nel certificare un tasso di disoccupazione giovanile salito al 43,3 per cento fornisce prova della totale inefficacia delle politiche attive nei confronti dei giovani soprattutto nel caso dei cosiddetti Neet, ossia giovani che non lavorano, né frequentano alcun corso di istruzione e di formazione;
   per cercare di contrastare le criticità riscontrate nel piano, il Governo ha deciso di intervenire con due decreti. Il primo per correggere l'attuale sistema di «profilazione» dei giovani, il secondo per allargare il bonus anche ai contratti a termine (di durata inferiore a 6 mesi) e a quelli di apprendistato. Si è, secondo gli interroganti, preso atto del fallimento del piano, tuttavia, si ritiene che il Governo voglia intervenire con dei correttivi, che per gli interroganti non porteranno alcun beneficio;
   si mette in evidenza che, l'Italia ha ottenuto per il funzionamento del piano più di un miliardo di euro. Nello specifico, sono stati stanziati 567 milioni a carico del finanziamento europeo straordinario, a cui si aggiungono altri 567 milioni a carico del FSE, oltre al cofinanziamento nazionale. Alle regioni, individuate come organismi intermedi del Piano operativo nazionale di Garanzia giovani è delegata la definizione e la realizzazione delle misure e tra esse sono suddivise le risorse complessive, in base al tasso di disoccupazione delle diverse aree geografiche. Rientra poi tra le facoltà delle singole regioni affiancare al finanziamento europeo e nazionale eventuali altri stanziamenti regionali;
   orbene, proprio rispetto all'operatività delle regioni si è riscontrato uno dei seri problemi nel programma. In molte di queste, soprattutto quelle con i più alti tassi di disoccupazione e dispersione giovanile, la Garanzia Giovani non è ancora operativa rivelandosi mera occasione per l'organizzazione di convegni e per l'apertura di nuovi siti internet pubblici che non funzionano e non mettono in contatto domanda e offerta di lavoro, configurandosi dunque un assurdo spreco delle risorse destinate al programma;
   addirittura, in Sicilia il bando è stato aperto e poi subito ritirato sollevando dubbi sulla trasparenza delle procedure adottate nell'erogazione dei finanziamenti;
   si ritiene, dunque, che il piano si stia rilevando irrimediabilmente un fallimento con conseguente grave spreco di risorse finanziarie;
   ma vi è di più, si teme che proprio un'errata gestione dei fondi che potrebbe presentare profili di dubbia legittimità sia tra i motivi per i quali è disastroso l'andamento di garanzia giovani;
   pertanto, appare urgente individuare come e se avviene un efficace controllo sull'utilizzo delle risorse e sulla loro reale destinazione –:
   quali siano i fondi stanziati per ciascuna regione per rendere operativo il piano Garanzia Giovani;
   quali siano i dati al fine di verificare per quali iniziative specifiche siano state impiegate le risorse finanziarie, in modo da verificare l'andamento del piano e il concreto livello di operatività di ciascuna regione;
   se e quali iniziative siano state disposte per il controllo sul corretto utilizzo e destinazione delle somme erogate per il piano Garanzia Giovani, al fine di evitare che vi siano sprechi per azioni inadeguate al funzionamento del piano o illegittimi utilizzi;
   in particolare, se e quali azioni siano state poste in essere per verificare se effettivamente l'impiego da parte delle regioni dei fondi di loro spettanza, avvenga nel rispetto degli obiettivi specifici ed operativi per attuare il piano;
   se e quali azioni di intervento siano state previste laddove vengano riscontrati casi, come in Sicilia, dove sono stati sollevati dubbi sulla trasparenza delle procedure adottate nell'erogazione dei finanziamenti. (5-04780)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanziamento comunitario

politica della gioventu'

raccomandazione