ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04729

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/03388
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/02/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/02/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 19/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04729
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   NESCI, PARENTELA e DIENI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   Sorical spa, acronimo di «Società Risorse Idriche Calabresi», gestisce, con capitale misto pubblico-privato, l'approvvigionamento e la fornitura all'ingrosso dell'acqua ad uso potabile sul territorio della regione Calabria;
   la stessa spa, di cui l'ente regione detiene il 53,5 per cento delle quote, rifornisce 391 comuni calabresi di 260.000.000 metri cubi/anno di acqua, risultando beneficiario dei contributi pubblici finalizzati all'attuazione degli interventi previsti nella misura 1.1 del POR Calabria, nonché soggetto attuatore degli interventi previsti dal cosiddetto «Accordo di programma quadro ciclo integrale delle acque»;
   gli impegni della suddetta società consistono, per la sintesi pubblica che la medesima ha fornito sul proprio sito Internet, nell’«eseguire tutti i lavori, fornire tutte le prestazioni e tutti i materiali e mezzi d'opera occorrenti per la custodia, la conservazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria ed il corretto esercizio delle opere affidate in gestione», nonché nello «svolgere i previsti controlli chimico-fisici e biologici sulle acque potabili prodotte ed erogate alle utenze, da effettuarsi secondo le modalità previste dalla normativa vigente», anche assicurando «la guardiania, il controllo dei manufatti nonché la reperibilità dei responsabili delle diverse funzioni operative nei giorni non lavorativi e festivi, in modo da garantire, un valido servizio continuativo»;
   gli adeguamenti tariffari applicati ai comuni calabresi dalla Sorical spa sono stati determinati dalla regione Calabria sin dal 2005 ed applicati addirittura sulle tariffe a partire dall'anno 2002;
   la sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei conti, nell'adunanza pubblica del 5 dicembre 2011 circa la gestione delle risorse idriche e dei relativi impianti in Calabria anche con riferimento alla costituzione ed alle attività delle società miste, ha mosso alcuni rilievi riguardanti il metodo tariffario, i valori di tariffa del prezzo iniziale dell'acqua e l'errore di conversione lire/euro, stabilendo che «la esatta conversione del primo valore di tariffa stabilito in lire 286,04 risulta pari a euro 0,147727 e non pari a euro 0,15, la conversione del secondo valore di tariffa stabilito in lire 468,75 risulta pari a euro 0,242089 e non pari a euro 0,25»;
   la stessa sezione della Corte dei conti ha altresì rilevato che la tariffa ha registrato, pertanto, un aumento immediato per l'acqua fornita a gravità dell'1,5386 per cento e per quella fornita per sollevamento del 3,2678 per cento;
   la Corte Costituzionale con diverse sentenze (n. 246 del 24 luglio 2009, n. 29 del 4 febbraio 2010, n. 142 del 23 aprile 2010, n. 67 del 12 aprile 2013) ha ribadito che la competenza dello Stato nella determinazione delle tariffe idriche è esclusiva e che tale attività è preclusa alle regioni (sentenza n. 142 del 2010);
   il Consiglio di Stato (sentenza n. 4301 del 9 settembre 2008) ha ribadito il principio della illegittimità degli atti amministrativi che, nello stabilire nuove tariffe per la fornitura dell'acqua, ne prevedono l'applicazione in via retroattiva;
   la regione Calabria, con proprio decreto (n. 9614 del 1° giugno 2009), aveva stabilito un nuovo adeguamento tariffario che, in ottemperanza a quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale, avrebbe dovuto essere ritirato per chiaro vizio di costituzionalità;
   la regione Calabria, con decreto n. 6348 del 24 aprile 2013, ha determinato nuovi adeguamenti alle tariffe per l'erogazione del servizio idrico all'ingrosso per i comuni circa gli anni 2010 e 2011 e dalla tariffa dell'anno 2011 sarebbero stati calcolati i nuovi adeguamenti tariffari del 2012 e del 2013, richiesti di recente ai comuni con una lettera di Sorical spa;
   tali aumenti, che avrebbero decorrenza dal 1° gennaio 2013, sarebbero stati determinati in base alle delibere dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas;
   i suddetti adeguamenti (anno 2012 e 2013) devono ancora essere autorizzati dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas;
   il comune di Borgia (Catanzaro) ha impugnato il decreto regionale (n. 6348 del 24 aprile 2013) al TAR della Calabria;
   il coordinamento calabrese per l'acqua pubblica «Bruno Arcuri» ha promosso un sit-in presso la sede del consiglio regionale della Calabria mercoledì 8 gennaio 2014 in cui ha invitato Sorical ad adeguarsi alle decisione della Corte Costituzionale, manifestando contro l'illegittimità dell'adeguamento delle tariffe;
   il consigliere regionale della Calabria Giuseppe Giordano ha presentato un'interrogazione a risposta scritta con cui ha chiesto di sapere se «la regione Calabria nella determinazione delle tariffe per le annualità 2010 e 2011 abbia tenuto conto della normativa di settore e delle decisioni dei diversi organi giurisdizionali intervenuti negli anni, se per quanto concerne le tariffe 2012 e 2013 sia intervenuta la formale approvazione da parte dell'AEEG e se debba ritenersi legittima l'applicazione retroattiva delle stesse»;
   il suddetto consigliere regionale ha chiesto, nell'atto succitato, una revoca in autotutela del decreto n. 6348 del 24 aprile 2013 e la rideterminazione, nel rispetto della normativa di settore, delle tariffe applicate, che hanno provocato difficoltà di bilancio ai vari comuni calabresi;
   sempre il consigliere Giordano, ha aggiunto, nella menzionata interrogazione, l'opportunità di avviare un tavolo di confronto fra i vari soggetti istituzionali (regione, Sorical, comuni, province, Comitati per l'acqua pubblica), per una risoluzione definitiva ed equa che ponga fine a contenziosi e disservizi, garantisca alla comunità calabrese un servizio efficiente ed economicamente sostenibile, anche alla luce dei risultati referendari del 2011 con i quali i cittadini italiani si sono espressi per una gestione pubblica dell'acqua fuori dalle logiche di mercato;
   Sorical spa, in una nota stampa del 16 gennaio 2014 apparsa sulla testata elettronica Crotone24news ha dichiarato che «nessun organo giurisdizionale competente ha mai dichiarato l'illegittimità delle tariffe idriche applicate dalla Sorical e della connessa procedura di adeguamento tariffario, dunque i corrispettivi addebitati negli anni dalla Società sono sempre stati calcolati con l'applicazione di tariffe contenute in atti amministrativi regionali definitivi, perché mai impugnati, validi ed efficaci»;
   la riferita spa ha contestualmente asserito che il rilievo «della Corte dei Conti è invece un parere consultivo che guarda al più generale assetto del sistema idrico calabrese», aggiungendo che «per quel che concerne, poi, le tariffe idriche anni 2012/2013 e successive, competerà all'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) approvare i relativi incrementi», che, «per legge, decorreranno dall'1.01.2013»;
   il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Ottavio Sferlazza, nell'ambito dell'operazione «Ceralacca 2» ha disposto la misura cautelare nei confronti di 16 persone tra imprenditori, funzionari e pubblici dipendenti in Calabria, Veneto, Marche e Toscana ed eseguito il sequestro di beni e società per un valore di circa 40 milioni di euro, ipotizzando una vera e propria organizzazione che prevedeva il pagamento di tangenti per truccare gli appalti della Sorical spa;
   con atto ispettivo n. 4-15546 del 29 marzo 2012, la deputata Angela Napoli, richiamando la relazione della magistratura contabile calabrese, ha evidenziato il problema della tariffa del servizio idrico integrato che ha gravato per circa 1,8 milioni di euro all'anno sui comuni e, quindi, sui cittadini, calabresi, nonché il fatto che Sorical non sia mai stata posta sotto il controllo della stazione unica appaltante regionale (SUAR);
   nell'interrogazione parlamentare n. 4-16711, la deputata Napoli considerò che nel marzo del 2012 l'inchiesta giudiziaria «Ceralacca», condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, determinò arresti anche di funzionari Sorical, con l'ipotesi di reati particolarmente gravi;
   nel suddetto atto, la deputata Napoli ha riportato anche risultanze dell'inchiesta «Acqua sporca», della procura di Vibo Valentia, riguardanti pregiudizi per la salute pubblica in relazione all'invaso artificiale «Alaco», su cui gli interroganti hanno presentato l'interrogazione a risposta scritta n. 4-00244 nella seduta n. 9 della corrente legislatura rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della giustizia, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione;
   nell'anzidetta interrogazione, finora senza risposta, è stato chiesto ai destinatari «se non ritengano necessari interventi per la chiusura dell'invaso, in attesa delle verifiche circa i sedimenti e previa predisposizione, secondo competenze, di un piano per un diverso approvvigionamento idrico dei comuni finora serviti» e «se non intendano acquisire, ogni ulteriore elemento in relazione alla gestione del servizio idrico integrato in Calabria da parte di Sorical e ai protocolli di comunicazione tra questi, le aziende sanitarie provinciali e l'Arpacal»;
   il comune di San Giovanni in Fiore (Cosenza), governato dalla medesima parte politica che sovrintende all'assessorato ai lavori pubblici della regione Calabria, di recente ha corrisposto oltre un milione di euro per le tariffe del servizio idrico di Sorical, indipendentemente dai rilievi generali della Corte dei conti più sopra esposti;
   occorrerebbe avviare una verifica, da parte degli organi di competenza, circa la congruità dell'importo corrisposto a Sorical – qui rammentato – dal comune di San Giovanni in Fiore –:
   se siano a conoscenza dei fatti qui esposti, di quali elementi dispongano in ordine ai richiamati problemi delle tariffe del servizio idrico, e quali iniziative di competenza intendano assumere anche sulla scorta di tutte le sentenze e indicazioni fornite sul punto dalle Corti citate nel presente atto;
   quali iniziative, per le proprie competenze, intendano adottare a garanzia della salute pubblica dei cittadini dei comuni che ricevono acqua potabilizzata dall'invaso dell’«Alaco», anche in considerazione del quadro giudiziario, riportato in premessa, riguardante Sorical. (5-04729)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' pubblica

risorse idriche

giorno festivo