ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04720

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PREZIOSI ERNESTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/02/2015
Stato iter:
01/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/04/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 01/04/2015
Resoconto PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2015

DISCUSSIONE IL 01/04/2015

SVOLTO IL 01/04/2015

CONCLUSO IL 01/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04720
presentato da
PREZIOSI Ernesto
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   PREZIOSI, MARCHETTI, LODOLINI, MANZI e MORANI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in relazione all'annunciato piano di riorganizzazione aziendale annunciato da Poste italiane su tutto il territorio nazionale questo rischia di percuotersi pesantemente in una regione come le Marche già pesantemente penalizzata nel corso degli ultimi anni;
   nelle Marche rischiano la chiusura circa 10 uffici postali e per altri 23 si parla di rimodulazione di orari e giorni di apertura;
   le organizzazioni sindacali hanno già dichiarato «irricevibile» tale piano e chiedono l'apertura di un confronto con l'azienda;
   Poste italiane rappresenta un presidio pubblico fondamentale in molti comprensori che non possono essere condannati da meccanismi statistici che non hanno nella giusta considerazione le peculiarità e le specificità territoriali e demografiche soprattutto per un territorio orograficamente particolare come quello delle Marche;
   suddetti tagli andrebbero ad essere operati nei settori del recapito e degli uffici decentrati, quindi a danno evidentemente delle zone più complesse sia socialmente che economicamente;
   gli interventi pesano per il 36 per cento sulla provincia di Pesaro (9 razionalizzazioni, 3 chiusure), per il 24 per cento su quella di Macerata (6 razionalizzazioni, 2 chiusure), per il 21 per cento su Ascoli Piceno (3 chiusure razionalizzazioni), per il 12 per cento su Ancona (1 chiusura, 3 razionalizzazioni) e per il 6 per cento su Fermo (1 chiusura, 1 razionalizzazione) –:
   quali iniziative il Ministro intenda assumere nell'ambito delle prerogative previste, anche in considerazione di quanto previsto dal contratto di servizio, al fine di indurre Poste italiane a rivedere il piano di tagli previsto per il territorio marchigiano e avviando un confronto con organizzazioni sindacali ed enti locali al fine di assicurare la permanenza di un servizio pubblico essenziale in considerazione della sua rilevanza sociale i per i cittadini e il comprensorio. (5-04720)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 aprile 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-04720

  In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per effetto del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214.
  Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l'evoluzione delle esigenze dell'utenza verso una significativa differenziazione dell'offerta dei servizi.
  In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa.
  Il Contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste Italiane prescrive all'articolo 2, comma 6, che quest'ultima trasmetta all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l'elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione.
  L'Autorità, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un'attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale.
  Su tale aspetto, si evidenzia che l'Agcom con delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane» ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale 7 ottobre 2008, attraverso l'introduzione di specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori.
  Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate.
  Ciò premesso, in merito alle previste iniziative di chiusura o rimodulazione degli orari di apertura degli uffici postali sul territorio nazionale, e in particolare nella regione Marche, la società Poste Italiane interpellata al riguardo, ha evidenziato che le misure di efficientamento e razionalizzazione previste nel Piano di riorganizzazione, non comportano, nell'effettività dell'attuazione, un ridimensionamento della rete degli uffici postali, in misura tale da ridurre significativamente la fruizione da parte degli utenti di un servizio universale ragionevolmente accessibile.
  In particolare, nella regione Marche, attualmente sono attivi 416 uffici postali retail e 7 uffici dedicati alle imprese, oltre a 230 ATM (di cui 225 fruibili h 24), rispetto ai quali sono previsti 10 interventi di chiusura e 23 interventi rimodulazione delle giornate di apertura.
  Al riguardo, tuttavia, la società Poste Italiane tiene a sottolineare che gli interventi inseriti nel Piano risultano essere pienamente rispettosi della normativa in materia e che l'attuazione degli stessi avverrà solo dopo aver completato il dialogo avviato con le istituzioni locali.
  Si auspica, quindi, nel rispetto delle esigenze dell'utenza, la massima concertazione tra Poste Italiane e le amministrazioni locali. Tale impegno è stato, peraltro, evidenziato anche durante l'incontro del 12 febbraio scorso avuto con l'amministratore delegato di Poste Italiane ed il presidente dell'AGCOM.
  A tal fine, ci siamo attivati affinché Poste si impegnasse a discutere il piano di razionalizzazione degli uffici postali con le regioni, con l'Anci e con i comuni interessati. Poste si è impegnata in tal senso.
  La tematica della razionalizzazione degli uffici postali è anche oggetto di attenta considerazione nel nuovo Contratto di programma in corso di predisposizione.
  Per completezza di informazione si rappresenta che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sentita al riguardo, ha evidenziato che al fine di consentire una valutazione più puntuale dell'impatto del suddetto Piano sulla popolazione locale, nonché l'eventuale individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale, l'articolo 5 comma 1 della citata delibera n. 342/14/CONS ha previsto l'obbligo di notifica preventiva ai sindaci dei comuni interessati almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell'intervento.
  La stessa Autorità ha, altresì, assicurato che proseguirà nell'attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

contratto di prestazione di servizi

sindacato