ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04698

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 10/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04698
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 10 febbraio 2015, seduta n. 374

   RIZZETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la legge di stabilità per l'anno 2015 ha introdotto l'estensione dell'ambito di applicazione del meccanismo di inversione contabile (cosiddetto reverse charge), anche alle prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici; tale legge ha altresì introdotto lo strumento dello split payment, di cui il decreto ministeriale 23 gennaio 2015 prevede le regole applicative;
   sebbene tali strumenti siano stati previsti al fine di ridurre l'evasione fiscale relativa all'iva, l'Esecutivo non ha tenuto in debito conto le rilevanti e gravi conseguenze che vi saranno nella gestione dei flussi di cassa delle imprese fornitrici;
   al riguardo, si apprende dell'appello rivolto al Governo di Rete Imprese Italia che denuncia le criticità che derivano dall'ampliamento del reverse charge e dall'introduzione dello split payment, che generano seri problemi di liquidità per le imprese interessate;
   in particolare, l'impossibilità di incassare l'iva sulle vendite determina, sul breve periodo, uno squilibrio nella gestione finanziaria delle imprese che operano nel settore dell'impiantistica, dell'edilizia, dei servizi di pulizia, nonché della grande distribuzione alimentare. Le imprese, infatti, dovranno sempre anticipare l'iva ai propri fornitori, ma non avranno più le entrate finanziarie derivanti dall'iva sui corrispettivi di vendita di beni o servizi. Peraltro, tale meccanismo genererà crediti iva che potranno essere recuperati, qualora il credito superi i 15.000 euro, solamente a fronte di maggiori costi e oneri amministrativi connessi all'obbligo di apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni iva. Sicché, per evitare di accumulare crediti con l'erario, il cui recupero è lungo e oneroso, diventa vantaggioso effettuare gli acquisti all'estero in regime di esenzione e tale scelta da parte delle imprese determinerebbe un danno all'economia nazionale;
   ancora più irragionevoli, risultano gli effetti dello split payment per i soggetti che operano stabilmente con le amministrazioni pubbliche, considerando che sono già colpiti dalla mancanza di liquidità dovuta ai ritardati pagamenti della pubblica amministrazione. Inoltre, non può essere tralasciato che tale strumento danneggia anche soggetti, quali i Caf, che prestano un importante servizio ai cittadini e alla amministrazione finanziaria;
   pertanto, si ritiene che il contrasto all'evasione con l'applicazione degli istituti in questione vada a determinare delle conseguenze troppo gravose per le imprese. Risulta quindi necessario e urgente intervenire per riparare alle problematiche conseguenti all'attuazione di questi strumenti;
   sul punto, come proposto da Rete Imprese Italia, si potrebbe fronteggiare il problema attraverso la diffusione della fatturazione elettronica che, dal mese di marzo 2015, sarà obbligatoria per tutte le amministrazioni pubbliche e il cui utilizzo tra i privati può essere incentivato;
   difatti, si ricorda che l'introduzione della fatturazione elettronica trova la sua ratio proprio nel contrasto all'evasione dell'iva. Pertanto, si ritiene necessario abrogare lo split payment con l'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria per tutte le operazioni con la pubblica amministrazione. Del pari, alla scelta di adottare la fatturazione elettronica tra imprese deve seguire l'esclusione dell'applicazione del reverse charge –:
   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato sui fatti esposti in premessa;
   se e quali iniziative intenda adottare il Ministro per riparare alle criticità emerse dall'applicazione dello split payment e del reverse charge, in particolare, ai conseguenti e gravi problemi di liquidità delle imprese interessate;
   se il Ministro intenda, in particolare, adottare iniziative per procedere all'abrogazione dello split payment ed all'esclusione del reverse charge, attraverso l'adozione della fatturazione elettronica come descritto in premessa. (5-04698)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

IVA

evasione fiscale

prestazione di servizi