ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04663

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: FONTANA CINZIA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
CIVATI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
GASPARINI DANIELA MATILDE MARIA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
MONACO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015
RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04663
presentato da
FONTANA Cinzia Maria
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   CINZIA MARIA FONTANA, GNECCHI, CASATI, CIMBRO, CIVATI, COVA, FIANO, GASPARINI, LAFORGIA, MALPEZZI, MAURI, MONACO, PELUFFO, POLLASTRINI, PRINA, QUARTAPELLE PROCOPIO e RAMPI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 147 del 2014, recante «Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico» (cosiddetta «sesta salvaguardia»), prevede le condizioni necessarie affinché alle categorie di lavoratori nello stesso riportate, che maturano i requisiti per il pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011, continuino ad applicarsi le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214/2011;
   in particolare, l'articolo 2, comma 1, lettere b), c) e d) della legge n. 147 del 2014 prolunga di un anno il termine entro il quale debbano esser perfezionati i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico da parte di categorie di lavoratori già previsti nei precedenti provvedimenti di salvaguardia, confermando di fatto i criteri e le procedure ivi disciplinati;
   a quanto consta agli interroganti la direzione territoriale del lavoro (DTL) di Milano, in apparente contrasto con il dettato e lo spirito della legge istitutiva della legge n. 147 del 2014 e difformemente da altre Direzioni territoriali del lavoro presenti sul territorio nazionale, avrebbe deciso di considerare non riconducibili ai criteri di ammissibilità alla «sesta salvaguardia» i soggetti mobilitati il cui rapporto di lavoro si sia risolto «in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivi all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale», inviando a questi ex lavoratori, che hanno presentato domanda di ammissione secondo i criteri previsti dall'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge n. 147 del 2014, un «preavviso di diniego» alle domande da essi formulate;
   le domande presentate con riferimento ai precedenti provvedimenti di salvaguardia, riconducibili a pari posizioni e pari requisiti di quelli previsti dall'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge n. 147 del 2014, sono state regolarmente accolte, anche dalla stessa Direzione territoriale del lavoro di Milano –:
   se il Ministro non ritenga necessario intervenire con la massima urgenza per dare indicazioni precise e chiare alla Direzione territoriale del lavoro di Milano, al fine di superare una situazione di esclusione e di profonda iniquità nei confronti dei lavoratori rientranti nella fattispecie prevista dall'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge n. 147 del 2014, e considerato che altre Direzioni territoriali del lavoro hanno già deciso l'accoglimento delle istanze presentate per «pari posizioni». (5-04663)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cessazione d'impiego