ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04647

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 03/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04647
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   GAGNARLI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il 26 novembre 2014 la Commissione europea ha sollecitato l'Italia, attraverso una richiesta formale (parere motivato) a porre fine all'utilizzo su larga scala di metodi di cattura non selettiva di uccelli selvatici, come appunto le reti vietate dalla direttiva n. 2009/147/CE;
   in alcune regioni italiane, infatti, per molti anni è stata autorizzata ed effettuata la cattura con le reti di certe specie di uccelli (Columba Palumbus, Turdus pilaris, Turdus philomelos, Turdus iliacus, Turdus merula, Vanellus vanellus, Alauda arvensis) destinati ad essere impiegati come richiami vivi;
   a febbraio 2014 la Commissione dell'Unione europea aveva inviato all'Italia una lettera di costituzione in mora invitandola a interrompere questo metodo vietato di cattura degli uccelli e concludendo che le condizioni per applicare deroghe non erano soddisfatte, ma poiché l'Italia, in questi mesi, non ha posto rimedio in maniera adeguata alle violazioni del diritto dell'Unione europea derivanti da autorizzazioni concesse in modo illegittimo dalle regioni e ancora in vigore, la Commissione ha deciso di procedere con il parere motivato;
   dall'invio del suddetto parere l'Italia disponeva di due mesi per adottare tutte le misure necessarie per garantire la conformità tra il diritto italiano e quello comunitario in materia: se il nostro Paese non ottempererà a tale obbligo la questione potrà essere deferita alla Corte di giustizia dell'Unione europea;
   rispondendo ad un'interpellanza urgente (2-00779) in data 12 dicembre 2014, il Sottosegretario di Stato all'ambiente e alla tutela del territorio e del mare, onorevole Silvia Velo, ha annunciato l'intenzione di inserire nel disegno di legge europea 2014, una nuova norma che stabilirebbe che l'attività di cattura, per l'inanellamento e per la cessione ai fini di richiamo, può essere svolta esclusivamente con mezzi, impianti o metodi di cattura che non siano vietati ai sensi dell'allegato IV della direttiva n. 2009/147/CE. Pertanto, la cattura di uccelli selvatici tramite le reti, espressamente vietata dall'allegato IV, lett. a), della direttiva, non sarà più consentita, neanche attraverso lo strumento delle deroghe;
   nel caso si arrivasse al deferimento alla Corte europea, questa procedura potrebbe costare al nostro Paese decine di milioni di euro: la sanzione minima per l'Italia è stata determinata in 9.920.000 euro, mentre la penalità di mora può oscillare tra 11.000 e 700.000 euro per ogni giorno di ritardo nel pagamento, in base alla gravità dell'infrazione –:
   essendo trascorsi oltre due mesi dall'invio del parere motivato, quali siano state le azioni del Ministero interrogato in seguito alla risposta all'interpellanza succitata e se ci siano state delle ulteriori comunicazioni ufficiali tra la Commissione europea e il Governo italiano, al fine di mettere fine alla procedura di infrazione e scongiurare così il deferimento alla Corte di giustizia. (5-04647)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

procedura CE d'infrazione

Commissione CE

uccello