ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04613

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: AGOSTINI ROBERTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE 29/01/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04613
presentato da
AGOSTINI Roberta
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   ROBERTA AGOSTINI. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
    figura della consigliera di parità, disciplinata dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, cosiddetto codice delle pari opportunità tra uomo e donna, e successive modificazioni, come è noto, ha rappresentato un consistente e significativo passo in avanti sulla via della lotta alle discriminazioni e sul terreno della promozione e del monitoraggio della parità di genere e delle pari opportunità nel mondo del lavoro;
   le consigliere di parità a livello regionale e provinciale sono nominate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e su designazione delle regioni e delle province, e in caso di mancata designazione entro 60 giorni successivi alla scadenza del mandato, vi provvede direttamente il Ministro del lavoro e delle politiche sociali;
   tuttavia, come è noto, la recente riforma del sistema delle province e delle città metropolitane avvenuta con la legge n. 56 del 2014 ha profondamente ridisegnato confini e competenze dell'amministrazione locale, generando alcune incertezze sull'assetto istituzionale complessivo che vanno ad incidere anche sull'articolato tema delle consigliere di parità e che rendono necessaria una indicazione attuativa della legge che permetta una comparata e coerente applicazione in tutto il territorio nazionale della nuova normativa, salvaguardando gli interessi pubblici perseguiti e costituzionalmente protetti dell'ufficio delle consigliere di parità;
   da un lato, proprio perché quello del controllo dei fenomeni discriminatori e della promozione delle pari opportunità risulta essere tra le funzioni fondamentali assegnate alle nuove province, così come ridisegnate dalla «legge Delrio», e alle città metropolitane, non è chiaro se questo nuovo assetto porterà anche ad una modifica delle funzioni e dei compiti attuali delle consigliere di parità;
   dall'altro, non è ancora chiaro come la ridefinizione delle funzioni degli enti di area vasta e delle città metropolitane inciderà sui compiti e le funzioni attribuite dal capo IV del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, alle consigliere di parità –:
   quale sia lo stato di attuazione della legge n. 56 del 2014 con particolare riferimento alla lotta alla discriminazione sul terreno delle pari opportunità e della parità di genere nel mondo del lavoro, nonché se, a seguito dell'avvenuto riordino operato dalla citata legge n. 56 del 2014, e in attesa che vengano definitivamente adottati tutti i decreti di attuazione, sia intenzione dei Ministri interrogati, assumere iniziative per ridisegnare anche le funzioni e i compiti delle consigliere di parità. (5-04613)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la discriminazione

regime politico