ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04605

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/01/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/02/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 17/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04605
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   DE ROSA, BUSTO, DAGA, ZOLEZZI, ALBERTI, CANCELLERI, PESCO, PISANO, RUOCCO e VILLAROSA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   nel nostro Paese, oltre il 40 per cento di lavoratori dipendenti, pubblici e privati, privi di mensa aziendale, utilizzano come mezzo di pagamento per i loro pasti un ticket restaurant (o buono pasto) di importo prestabilito, fornito dal datore di lavoro;
   il buono pasto viene utilizzato normalmente (in modalità cartaceo o elettronica), da oltre 2,5 milioni di utenti, di cui 1,6 milioni occupati nel privato e 900.000 nel settore pubblico (Stato, enti locali, Asl, università, e altro);
   la legge di stabilità 2015 (articolo 1, comma 16), nel modificare l'articolo 51, comma 2, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, è intervenuta a modificare l'attuale disciplina in materia di tassazione dei buoni pasto;
   secondo la nuova normativa, il valore del singolo buono pasto per il quale non sono previsti oneri fiscali o previdenziali a carico del datore di lavoro né del lavoratore, ora fissato ad euro 5,29 diverrà, a partire dal 1o luglio 2015, di euro 7;
   tale soglia di defiscalizzazione sarà aumentata, però, solo per i buoni pasto cosiddetti elettronici, quando invece il settore dei cosiddetti ticket restaurant è ancora fortemente incentrato sul cartaceo, il mercato dei buoni pasto elettronici rappresenta infatti, attualmente, solo l'11 per cento del totale;
   la diversa soglia di defiscalizzazione tra i ticket elettronici e cartacei comporterà quindi un pregiudizio nei confronti di quei lavoratori cui viene riconosciuto un ticket di importo pari a euro 7 in formato cartaceo;
   per il sistema degli e-ticket, inoltre, gli esercenti si dovrebbero dotare degli hardware necessari che ne consentano l'accettazione (POS, linea internet, campo GPRS) e, se non dotati di linea internet o ubicati in zone con campo gprs, la normativa non concede loro un lasso di tempo sufficientemente adeguato per realizzare tali investimenti;
   attualmente, inoltre, sarebbe necessario un apposito POS per ciascuna società emettitrice, generando un aggravio di costi insostenibile per i piccoli esercenti;
   così come suggerito anche dall'ANAC, prima dell'introduzione di una norma che ne incentivi l'utilizzo, sarebbe stato opportuno definire un quadro regolamentare ad hoc per l'utilizzo del buono pasto elettronico;
   sarebbe stato più opportuno innalzare, inizialmente, il limite della defiscalizzazione a 7 euro, indistintamente per tutti i buoni pasto e, fissare un congruo lasso di tempo, non certamente 7 mesi, per consentire a tutte le realtà economiche interessate, anche quelle di più piccole dimensioni, di attrezzarsi per il passaggio al formato elettronico;
   per quanto riguarda il settore pubblico, la normativa in materia di acquisizione di beni e servizi da parte delle pubblica amministrazione prevede per gli enti locali l'obbligo di avvalersi di convenzioni CONSIP, (la centrale acquisti nazionale della pubblica amministrazione italiana, controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze);
   la Consip ha appena indetto la nuova gara del valore complessivo di un miliardo di euro destinata alle società emettitrici, per l'attivazione di una convenzione relativa alla fornitura di buoni pasto per le pubbliche amministrazioni;
   la suddetta gara verrà effettuata a procedura aperta e verrà aggiudicata con la modalità dell'offerta economicamente più vantaggiosa, favorendo le società emettitrici di e-ticket che, potendo proporre un prezzo più basso, avranno un vantaggio competitivo rispetto alle altre –:
   quali motivazioni abbiano portato ad alimentare la sopra citata disparità fra buoni pasto elettronici e cartacei;
   se il Governo non ritenga opportuno mettere in atto misure atte ad innalzare contestualmente per i buoni pasto cartacei la soglia di defiscalizzazione pari ad euro 7, per esercenti e lavoratori, al fine di evitare disparità di trattamenti e favorire una libera ed equa concorrenza;
   quali iniziative intenda adottare il Governo per conformarsi alla segnalazione dell'ANAC, in cui si riteneva auspicabile «un processo di riforma complessiva della regolamentazione in tema di servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto, che tenga in particolare conto le possibilità di ottimizzazione del servizio legate alla diffusione di soluzioni innovative da disciplinare nel quadro normativo di riferimento». (5-04605)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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beni e servizi