ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04584

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 370 del 26/01/2015
Abbinamenti
Atto 5/04622 abbinato in data 12/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: GINEFRA DARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 12/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/01/2015
Stato iter:
12/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/03/2015
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/03/2015
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/01/2015

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/02/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/03/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/03/2015

DISCUSSIONE IL 12/03/2015

SVOLTO IL 12/03/2015

CONCLUSO IL 12/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04584
presentato da
GINEFRA Dario
testo presentato
Lunedì 26 gennaio 2015
modificato
Giovedì 12 marzo 2015, seduta n. 390

   GINEFRA, BENAMATI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
fondata nel 1853 come «Ansaldo», nel 2001 Ansaldo Caldaie è stata acquisita da Sofinter Spa, holding a capitale privato che controlla un gruppo di società operanti nel settore dell'energia e del trattamento delle acque;
con oltre 150 anni di esperienza e oltre 1.000 unità installate nel mondo, pari a oltre 80.000 megawatt, Ansaldo Caldaie spa è una società leader nel settore della progettazione, costruzione ed installazione di caldaie di grande taglia per impianti di produzione di energia elettrica;
negli ultimi 30 anni la società è stata il primo produttore al mondo di caldaie supercritiche a olio;
tra i suoi valori, sul suo sito istituzionale, Ansaldo Caldaie nello svolgimento delle proprie attività, dice di rispettare l'insieme dei principi fondamentali relativi ai diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione derivanti:
dalla Dichiarazione universale dei diritti umani;
dalla Dichiarazione ILO (International labour organization);
dalla Dichiarazione di Rio;
dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione;
si apprende da comunicati delle organizzazioni sindacali la decisione di Ansaldo Caldaie, Gruppo Sofinter, di cessare l'attività produttiva del sito di Gioia del Colle con la collocazione in mobilità di tutta la forza lavoro di 197 addetti. Tale decisione sarebbe stata annunciata dall'azienda con una lettera inviata ai dipendenti. Il 10 aprile 2015 l'unità produttiva di Goia del Colle, che si occupa esclusivamente della fabbricazione di boiler, terminerà la propria attività produttiva;
tra le motivazioni vi sarebbe la riduzione degli ordini di acquisti, una «forte contrazione dovuta alla crisi mondiale e alla competizione con aziende a livello globale che producono in Paesi “low cost”»;
l'analisi effettuata anche con consulenti esterni avrebbe evidenziato come il costo di produzione dello stabilimento di Goia del Colle «sarebbe la causa determinante della perdita di competitività del Boiler Ansaldo» e non sarebbe stato possibile trovare soluzioni alternative alla cessazione dell'unità produttiva;
tale circostanza viene negata dalle organizzazioni sindacali che in un loro comunicato affermano che il tutto avverrebbe «nonostante l'aggiudicazione di diverse commesse che si attendevano da tempo e che avrebbero dovuto assicurare la saturazione delle maestranze»;
tale decisione, se confermata, intaccherebbe gravemente il tessuto produttivo pugliese e nazionale facendo venir meno una serie di impegni assunti dall'azienda negli incontri con le stesse organizzazioni sindacali;
nell'unità produttiva di Gioia del Colle sono occupati un dirigente con funzioni di responsabile dello stabilimento, 46 impiegati e 150 operai addetti alla produzione;
il mercato Ansaldo Caldaie è oggi quasi esclusivamente centrato su Paesi extra europei. Dal 2008 al 2013 il fatturato di Ansaldo Caldaie si è progressivamente ridotto da 250 milioni di euro a 88 milioni di euro nel 2013. Gli ordini acquisti si sono ridotti da 340 milioni di euro nel 2008 a 58 milioni di euro nel 2013 e «questa situazione ha costretto la società alla fruizione di contratti di solidarietà per la sede di Gallarate e cassa integrazione ordinaria per l'unità produttiva di Gioia del Colle»;
di fronte a questa situazione nel 2014 la società si è vista costretta a rivedere la propria politica di offerta «che è stata allineata ai prezzi di mercato generando una conseguente drastica riduzione dei margini tale da rendere insostenibile – si sottolinea – la situazione attuale ove non si considerassero drastici interventi»;
le organizzazioni sindacali che hanno denunciato pubblicamente tale iniziativa unilaterale datoriale hanno proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di 10 ore di sciopero –:
se sia a conoscenza di tale vertenza e quali iniziative intenda assumere per salvaguardare i livelli occupazionali e per incentivare l'azienda a rivedere la propria strategia. (5-04584)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 marzo 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04584

  Si risponde congiuntamente agli atti in epigrafe, poiché gli stessi sono volti a conoscere quali siano le iniziative si intendano assumere per salvaguardare i livelli occupazionali del sito industriale di Gioia del Colle (Bari) di Ansaldo Caldaie e per incentivare l'azienda a rivedere la propria strategia.
  A riguardo si rende noto che, si sono tenuti più incontri presso il Ministero dello sviluppo economico che hanno visto la presenza dei rappresentanti del Ministero stesso, delle istituzioni locali, dei vertici aziendali, di Confindustria (Bari) e delle OO.SS. nazionali e territoriali dei metalmeccanici.
  In un primo incontro interlocutorio svoltosi il giorno 4 febbraio 2015, si è discusso sul futuro del citato stabilimento e dei circa 200 lavoratori nei confronti dei quali l'azienda aveva attivato la procedura di messa in mobilità.
  Il rappresentante dell'azienda Ansaldo Caldaie ha argomentato tale scelta con la trasformazione di mercato e i costi troppo alti che si trova costretta a fronteggiare.
  Nelle successive riunioni, il rappresentante del MiSE e la Regione Puglia hanno innanzi tutto invitato la Ansaldo Caldaie a ripensare la chiusura del sito di Gioia del Colle e chiesto tempo per esaminare la sostenibilità di un piano industriale finalizzato alla prosecuzione dell'attività dello stabilimento pugliese.
  Il percorso messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico ha consentito di verificare, con esito positivo, la disponibilità a proseguire l'attività dello stabilimento.
  Infatti, a seguito di questi incontri è stato concluso un accordo sindacale in sede locale, tra l'azienda e le OO.SS. L'accordo prevede la continuità della produzione con l'intervento della Sofinter, adeguati investimenti destinati alla riorganizzazione produttiva ed all'inserimento di nuove attività.
  L'accordo sarà ratificato entro il mese di marzo presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza della Regione Puglia e delle OO. SS.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

convenzione ONU

industria elettrica