ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04547

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 368 del 22/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/01/2015
Stato iter:
18/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2015
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/02/2015
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/01/2015

DISCUSSIONE IL 18/02/2015

SVOLTO IL 18/02/2015

CONCLUSO IL 18/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04547
presentato da
COMINARDI Claudio
testo di
Giovedì 22 gennaio 2015, seduta n. 368

   COMINARDI, TRIPIEDI e CIPRINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   da quanto riportato in data 27 dicembre 2014 da «Il Fatto Quotidiano» nell'edizione cartacea del medesimo quotidiano, in un articolo dal titolo «il tirocinio per Mc Donald's: “Turni come gli altri, ma gratis”» si evince che «E poi c’è Luca (nome di fantasia), stagista al McDonald's a Roma che ogni sera, da sei mesi, torna a casa con gli abiti impregnati di fritto. “Lavoro 30 ore a settimana con un rimborso spese di 500 euro al mese, senza malattia o ferie. Servo in sala, pulisco tavoli, bagni e pavimenti. Perché mi devo ammazzare di lavoro come il mio collega che ha uno stipendio vero ?”. Luca non ha stipulato un normale contratto di lavoro, ha attivato un tirocinio formativo presso un ente privato che ha fatto da ponte tra lui e il titolare dalla filiale di McDonald's. Nel progetto formativo si legge che “il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro”, eppure Luca viene messo puntualmente in turnazione con gli altri dipendenti. Il tirocinio è uno strumento formativo che dovrebbe essere la porta di ingresso al mondo dei lavoro. E invece diventa esso stesso un vero lavoro ma pagato meno del normale»;
   tuttavia, ragionando sulla natura giuridica del tirocinio formativo va ricordato che tale strumento è stato introdotto con l'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, con la finalità di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro, agevolando le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del lavoro a favore di soggetti che hanno già assolto l'obbligo scolastico. Il tirocinio, a parere dell'interrogante, dovrebbe assolvere completamente alla funzione di strumento di, formazione in favore dei giovani che intendono accedere al mondo del lavoro;
   inoltre, in attuazione dell'articolo 1, comma 34 – 36 della legge 28 giugno 2012, il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano hanno concluso il 24 gennaio 2013 un accordo per la definizione di linee-guida condivise in materia di tirocini formativi e di orientamento, determinando in 300 euro lordi mensili l'indennità minima di partecipazione al tirocinio;
   tra l'altro, all'articolo 35 della legge 92 del 2012 è stata prevista l'irrogazione di una sanzione amministrativa variabile da un minimo di 1.000 ad un massimo di 6.000 euro, a carico del trasgressore, per la mancata corresponsione dell'indennità di cui all'articolo 1, comma 34, lettera d) della legge 92 del 2012;
   tuttavia, a giudizio dell'interrogante, le disposizioni vigenti potrebbero ritenersi ancora insufficienti per garantire una maggiore tutela delle condizioni dei tirocinanti durante il periodo della loro formazione e appare imprescindibile pervenire quanto prima a seri interventi che elevino le condizioni di lavoro in cui sono costretti ad operare tali soggetti, con specifico riferimento alle condizioni contrattuali agli stessi applicabili, alla qualità dell'attività e agli spazi ove svolgono la loro formazione;
   nonché, al fine accertare il corretto utilizzo da parte delle imprese di tale strumento contrattuale ed impedire che il tirocinio possa eventualmente essere utilizzato per regolare un rapporto di lavoro subordinato, è auspicabile l'incremento delle sanzioni a carico dei trasgressori e l'aumento dei controlli da parte dei soggetti istituzionali coinvolti –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quali azioni intenda intraprendere al fine di appurare le eventuali criticità connesse all'utilizzo del tirocinio formativo sul territorio italiano, anche con particolare riferimento ai fatti riportati in premessa per il tramite del «Il Fatto quotidiano», che peraltro riguardano in modo specifico l'azienda Mc Donald's rispetto alla quale sarebbe opportuno procedere con l'avvio di una procedura di ispezione da parte degli organi ministeriali competenti.
(5-04547)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 febbraio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04547

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Cominardi – inerente alle possibili criticità connesse all'utilizzo dei tirocini formativi – faccio presente quanto segue.
  Preliminarmente, è opportuno ricordare che il 24 gennaio 2013 la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha definito – in conformità a quanto stabilito dall'articolo 1, comma 34, della legge n. 92 del 2012 – le Linee guida in materia di tirocini, al fine di fornire alle Regioni e alle Province autonome un quadro di riferimento comune per la disciplina dei cosiddetti tirocini extracurriculari che costituiscono una misura formativa di politica attiva volta a favorire l'inserimento lavorativo mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e l'acquisizione di specifiche competenze professionali.
  Le linee guida in materia di tirocini sono state adottate con lo scopo di dettare gli standard minimi di tutela nei confronti dei tirocinanti, lasciando inalterata la facoltà per le Regioni e le Province autonome di fissare – nell'esercizio delle rispettive potestà normative ed amministrative – disposizioni di maggiore tutela.
  In particolare, le linee guida in materia di tirocini prevedono – in linea con quanto disposto dell'articolo 1, commi 34 e 35, della legge n. 92 del 2012 – una sanzione amministrativa per la mancata corresponsione al tirocinante dell'indennità di partecipazione al tirocinio (il cui importo non può peraltro essere inferiore a 300 euro lordi mensili). È, altresì, stabilito che l'ammontare della sanzione debba essere proporzionato alla gravità dell'illecito commesso, in una misura variabile da un minimo di 1.000 ad un massimo di 6.000 mila euro.
  Inoltre, ed è bene precisarlo, le Linee guida in materia di tirocini prevedono che – qualora, nel corso verifiche da parte delle competenti Direzioni territoriali del lavoro, venga accertato un uso non corretto del tirocinio – il personale ispettivo dovrà procedere, sussistendone le condizioni, a riqualificare il rapporto come lavoro subordinato, disponendo il recupero dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.
  Con particolare riferimento alla Regione Lazio, faccio presente che la stessa ha provveduto al recepimento delle Linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento con delibera della giunta regionale del 18 luglio 2013, n. 199.
  Tale delibera, in particolare, ha fissato in 400 euro l'importo dell'indennità minima mensile di partecipazione al tirocinio e ha stabilito che il mancato rispetto delle disposizioni relative alle modalità di attuazione del tirocinio comporta per i soggetti ospitanti l'impossibilità di ricorrere al tirocinio per un periodo massimo di 24 mesi. È dunque evidente che – nella specifica ipotesi segnalata con il presente atto parlamentare – il presunto tirocinante abbia percepito una indennità di importo superiore a quello stabilito nella predetta delibera regionale.
  Successivamente, il 18 aprile dello scorso anno - in conformità a quanto stabilito dall'articolo 14 della delibera regionale n. 199 del 2013 – la Regione Lazio ha stipulato con la Direzione regionale del lavoro del Lazio (ora Direzione interregionale del lavoro del Lazio) del Ministero che rappresento un Protocollo di intesa per il coordinamento delle attività svolte da entrambe le Parti al fine di monitorare, verificare e sostenere le esperienze di tirocinio attivate nel Lazio, con azioni dirette a prevenire o sanzionare gli abusi ed un uso distorto del tirocinio extracurriculare.
  Con tale documento, le Parti riconoscono l'importanza di un'azione sinergica ed integrata da parte di tutti i soggetti istituzionali che hanno competenza in materia, di lavoro sul territorio nazionale. A tal fine, le Parti si impegnano a scambiarsi i dati informativi in loro possesso allo scopo di effettuare un monitoraggio periodico relativo all'andamento dei tirocini.
  Ciò posto, con particolare riferimento al quesito posto dall'onorevole interrogante, posso assicurare che la competente Direzione territoriale del lavoro del Ministero che rappresento – compatibilmente con l'assolvimento degli altri adempimenti di competenza – terrà nella debita considerazione la segnalazione effettuata con il presente atto parlamentare, attraverso una programmazione di verifiche ispettive presso le filiali McDonald's di Roma.
  Quanto sinora esposto, mi consente di poter affermare che il Governo e le Regioni stanno proseguendo sulla via di una disciplina sempre più coordinata e di una attuazione sempre più appropriata di un istituto, qual’è il tirocinio, che, come noto, costituisce uno strumento fondamentale di apprendimento e un canale strategico di transizione dei giovani dallo studio al mondo del lavoro, mediante una formazione a diretto contatto con quest'ultimo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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